chiariamo una cosa: alla asl veterinaria deve interessare il percorso dell' animale vivo fino al macello e che non venga macellato clandestinamente. poi fattura e affini deve preuccupare la finanza e vi ricordo che iva sulla carne macellata si versa per intero. per i privati si prende un blocchetto di scontrini fiscali e si emette lo scontrino con importo della mezzena o quarto che sia. la fattura non si può fare a codice fiscale, anche se non c' è evasione di iva si viene sanzionati per errato documento. Io uno spaccio aziendale autorizzato, e vado al macello con ddt in conto lavorazione, poi ritorno con camion frigo e o vendo a taglio o ha quarti, sempre con scontrino fiscale. nel caso il quarto vada diretto dal cliente finale si parte dal macello con ddt intestato al cliente e poi si fa scontrino fiscale.
ma se tu vendi l'animale vivo a un privato e glielo fatturi e poi autorizzazione x l'autoconsumo e la lavorazione il costo viene addebitato a lui , nn devi fare nessun altro versmento che l'iva della fattura stop
una volta venduta la bestia , se poi loro vogliono dividerla in 2 , su documento di certificazione x l'autoconsumo , metteranno le 2 destinazioni e stop .
a me sembra strano il caso di un privato che ceda a terzi un animale x autoconsumo debba pagare l'iva sulla carne , penso sia più ovvio che la paghi sull'animale vivo .
ma dopo tutto i centri di assistenza fiscali sono aperti x queste problemi, tenuto conto che ogni zona le norme in fatto di pagamento tasse e imposte , vengono applicate "ad minchiam" , per cui a seconda della interpretazione che l uffico delle entrate da, gli uffici iva si adeguano..
ciao grinto, premesso che mi posso sbagliare, ma come fatturi un animale vivo? l' animale lo cedi al consumatore finale già macellato. quindi nel caso fatturi un animale vivo ( esempio al macellaio) l' iva è al 10 con sconto del 8.80 e da versare la differenza nel caso fatturi un animale macellato l' iva è al 10 e si versa tutta. nel caso di consumatore finale nessuno gli vieta di acquistare un quarto macellato intero per un x importo e poi provvede lui a tagliarselo. purchè il trasporto fino da lui avvenga con veicolo adibito allo scopo. se poi lui si compra un vitello a settimana ( datemi l' indirizzo) e lo taglia e lo rivende sono problemi suoi, e non nostri che fino al macello siamo regolari e fatturiamo o scontrino che sia. sarà poi il mattatoio che consegna la carne a chiedere eventualmente al consumatore finale di produrre un autocertificazione di autoconsumo. la nostra responsabilità secondo il mio punto di vista finisce al macello. poi posso anche sbagliarmi perché avendo uno spaccio aziendale autorizzato non mi sono mai posto il problema, anche perché il consumatore difficile che chiede un quarto ma preferisce la carne già tagliata e anche sottovuoto!
ti da indirizzo e codice fiscale e glielo fatturi .e porti la fattura al caf poi se ne occupano loro della registrazione e versamenti dell'iva. quello che se ne fa del vitello una volta macellato sono fatti loro. sui ddt metti cessionario i dati del privato e luogo di destinazione il macello
sulla fattura metti i dati del ddt , il numero marca auricolare ,
x scrupolo ti fai pagare x assegno cosi e' tracciato , mi spieghi dove starebbe l'evasione fiscale?
nn andiamo a fare ipotesi di reato sulle truffe.., questa e' la via più corta per rimanere nelle legalità.. poi la fantasia italiana e' infinita..
forse mi sono espresso male. non c' è nessun problema e nessuna evasione da parte di noi allevatori. volevo soltanto dire che se uno viene e mi compra un quarto io gli faccio scontrino o fattura che sia poi sono fatti suoi se è per autoconsumo o ecc. tutto qua!!