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Il Mondo Bovino a 360 gradi
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Re: valutazione vitella Piemontese

22/04/2010, 7:25

samuel il mio non e' un attacco specifico a dondavi , ma a tutti quelli che crednono( e apro anche ai frisonisti ectect) che credono che la genealogia sia di questo o quell'allevatore.

la genealogia e' un concetto astratto , noi siamo propietari degli animali , ma non della genealogia fondemantelmente.

la rispost alal tua domanda , sul fatto che animali grandi danno da un alto grandi accrescimenti , ma anche difficolta al parto , ma in linea evolutiva dovrebbero avere meno problemi a pattorire ,molte volte non corrisponde alla realta , bisogna sempre vedere il rapporto tra lunghezza degli arti e grossezza delle articolazioni .

questo rapporto lo si vede molto bene alla nascita, zoccoli e prime articolazioni danno il senso pratico delal grossezza o finezza dello scheletro , che nn centra nulal con la lunghezza deglia rti..

Re: valutazione vitella Piemontese

22/04/2010, 18:01

un pensiero della sera.

ma se sparisse il buta bin , la rivista LA RAZZA BOVINA PIEMONTESE , e il centro tori , sparoirebbe la selezioen della piemontse?

forse sarebbe rallellentata questo si , ma secondo me facilita di parto e nascita a parte , si contunierebbe nella linea di selezione , come tutte le altre razze da carne , italiane ed estere..

Re: valutazione vitella Piemontese

22/04/2010, 19:41

Frisonista presente !!!!
Cari colleghi mi trovo come spesso accade di fianco a Grinto. La genealogia è spesso una scusante per sminuire le capacità di un collega più abile di noi. Credo, e parlo da Frisonista, che se si sono vendute migliaia di dosi dei migliori tori nelle nostre mandrie ... quei geni hanno comunque lavorato e quei geni si trovano dispersi in quasi tutti i nostri allevamenti. La capacità di interpretare i dati e di saperli utilizzare nella propria mandria, fa parte della capacità che qualifica un buon allevatore e NON la genetica presente in stalla che permette all'allevatore di essere bravo. Siamo onesti ... ;)
Fatta questa precisazione possiamo discutere sulla reale utilità di un determinato dato, su come viene rilevato e trascritto
sulla sua interpretazione e su molte altre ... sfumature.

Re: valutazione vitella Piemontese

22/04/2010, 20:31

con tutto il rispetto per chi usa le induzioni al parto e le induzioni al calore , per facilitare il lavoro di stalal , non mi sembra che sia nell'ottica di un corretta gestione della mandria.
purtroppo seguire le fattrici , ci va del tempo extra oltre che la semlice pulizia e l'alimentazione: vaccianzioni , rattamneti ai vitellini ectect..

a me quello che sembra strano e che tutti in staal hanno dei campioni dal piu piccolo al piu grande ..

io sono il rpimo che guardo in stalal e dopo 20 anni di selezione piu o meno azzeccata , ho ancora delle amnze da scartare , che gira rigira , x il MIO PERSONALISSIMO OCCHIO , non mi piacciono .
anche se a uno screamning , posso essere dei discreti capi come fattrici.

abbaimo messo l'accento sulla facilita di parto delle vacche

la mia idea e' che questo dato e' una variabile tra piu fattori , in primis l'effetto stalla.

lìoptimum sarebbe quello di avre una stabulazione libera con paddoks , piu la possibilita di pascolo , e cioe fare quella ginnastica funzionale , che eprmette alle articlazioni e ai legamneti del bacino di rimanere elastici .

come robyvan insegna un coretta alimentazione pre parto , cosa abbastanza difficle in un razza che tende a ingrassare facilememnte , un eccesso secondo em portrrebbe piu danni che altro ,( scusate ma e' molto piu facile nelle lattifere , son magre come una un pin up con la sesta coppa f.... )

a questo punto la genetica entra in gioco, ma quanto incide? 15/25%...

per chi crede che la fecondazione artificiale sia il meglio , correi ricordre il discordo fatto a casa dei anvone in occasioen del raduno nazionale anaborapi..,qundo era anche presente il buyer della compral sui capi della stalla , sopratutto su quelli venduti..

e ricordo che a carmagla in occasione dell'ultima mostra , un allevatore cavourese che utilizza ancora monta nautale , se portato a casa un bel po di di coppe ....
per cui...

Re: valutazione vitella Piemontese

22/04/2010, 23:49

...per cui sapete cosa vi dico, abbandono l'idea di poterci capire qualcosa. vi chiederò di volta in volta consigli su che toro utilizzare e poi ciò che esce esce, tanto da me esce poichè le mie condizioni di allevamento sono proprio con paddok e pascolo su e giu, hai voglia il movimento che fanno.

una domanda ancora: io lascio il vitello sotto la madre per circa 8/9 mesi, durante questo periodo è necessario somministrare anche mangime a volontà ai vitelli oppure latte e fieno forniscono tutto ciò che hanno bisogno e anzi magari sostenere un po' la mamma con mangime visto che allatta e porta in grembo già un altro vitello???

Re: valutazione vitella Piemontese

23/04/2010, 7:28

8mesi di svezzamente e' troppo ,gia al 3 mese si inizia a somministrre dei mangimi concentrti e a 4mesi emmezzo slattarlo e far andare in asciutta la vacca .

far andare ina sciutta la vacca vuol dire a volte mungere il latte a gg alterni fino a farlielo perdere , senza che venga una mastite.

Re: valutazione vitella Piemontese

23/04/2010, 11:17

Da ignorante e, dalla mia piccola esperienza in materia, condivido quanto detto da Grinto in merito di faclità al parto, ovvero come lui ha specificato è uno dei tanti fattori. comunque io ho una stalla a stabulazione fissa, ma da quando sposto le vacche, nel periodo dell'asciutta nei box e, cerco di fare una alimentazione piu' o meno corretta, ho pochissimi problemi al parto, anzi molte volte fanno tutte da sole per fortuna.... Invece negli anni passati sia per colpa dell'alimentazione, sia per ignoranza nostra e consigli sbagliti abbiamo avuti seri problemi.

Re: valutazione vitella Piemontese

23/04/2010, 16:05

Carissimo Samuel il tuo intervento mi ha fatto sorridere perchè affermi di rinunciare a capirci qualcosa ... caro Samuel credimi che NESSUNO (io per primo) CI CAPISCE NULLA IN GENETICA !!!! quindi sei in ottima compagnia :lol: Scherzi a parte Samuel la Genetica espressa come dati è una sequela di numeri statistici che sono "parenti" della matematica ma non sono matematica, quindi come spesso ho scritto su questi post non è detto che se alla nostra miglior manza diamo il miglior toro il risultato sia il miglior vitello/a. Sono tantissime le variabili e le condizioni in cui si può stabilire un gene. Capita anche negli umani ... un figlio assomiglia più alla madre ed uno al padre ... (speriamo non al... postino :lol: ). Quindi è fondamentale accertarsi dell'attendibilità di un determinato riproduttore e selezionare per cercare di migliorare un determinato carattere, ma il dato riportato deve essere FORTEMENTE positivo, non basta un + 0,50 per aspettarsi con una buona... probabilità quel carattere modificato nel figlio/a. Poi non è detto che il toro che io reputo migliore lo sia anche per la tua selezione. Bisogna analizzare con molta criticità la propria mandria, valutare le "magagne" e intervenire su quelle in modo pesante. Quindi se il mio problema è la taglia bassa il mio toro dovrà essere un riproduttore con minimo + 2,00 alla taglia. Se la tua mandria è già di statura elevata ... tu di un toro a + 2,00 alla taglia non te ne fai nulla. Quindi un buon toro per la mia mandria potrebbe non esserlo per la tua.
Per il buon Racing sono certissimo che la "ginnastica" sia un ottima cura, animali che sono abituati a muoversi hanno certamente meno problemi al parto. Sull'alimentazione poi ... grazie all'impegno degli allevatori ed alle nuove cognizioni tecniche effettivamente i problemi al parto sono decisamente inferiori rispetto a qualche anno fa.
Per Grinto ... grazie per avermi menzionato mi inorgoglisce che un ottimo allevatore ricordi i miei interventi ... :oops: grazie

Re: valutazione vitella Piemontese

23/04/2010, 20:02

quello che robyvan ha da insegnare , non e' solo in ambito agricolo, ma sopratutto insegni a nn mollare mai , e a cercare il sole dietro le nuvole..

sul fatto della piemontese
secondo me la genetica va fatta con uno spirito di osservazxione molto allenato,
permettetemi ma credo che da un genitore ( vacca o toro) con delle giunture molto grosse , difficilemnte si potra avere unfiglia con uan facilita di parto elevata..

questo nn lo dico io , ma e' l'insegnamento che viene da lontano..

poi x carita , un bovino ben piazzato sugli arti come giiunture e zoccoli , in montagna sara piu sicuro...

bisogna giostrarsi su molti fattori ,,e nn follissizzarsi sulla facilaitadi parto

chi ha ccercato di aumentare ala taglia , ha avuto delle sorptrse nelal conformita..

Re: valutazione vitella Piemontese

23/04/2010, 20:34

Grinto, per quanto riguarda lo svezzamento del vitello, io ho sempre creduto che poche volte l'uomo fa le cose meglio di come fa le cose madre natura. non capisco perchè 8 mesi di svezzamento sono troppi, in fondo è tutto nutrimento che il vitello riceve, mi sembra che dare alla vacca tre mesi di asciutta prima del parto siano sufficenti per ridarle tono, sbaglio?
non vedo utilità per il benessere del vitello staccarlo dopo soli 4 mesi, in fondo ho letto numerosi testi che suggeriscono un periodo di 6 mesi.
Mi aiutate a capire pro e contro di uno svezzamento lungo, grazie.

Roby, grazie mille delle esaustive spiegazioni. ritieni un dato attendibile per la valutazione della qualità di un toro, il numero di figli che ha, voglio dire, parlando di butabin, che ci sono tori vecchi che hanno ancora seme disponibile, ciò significa uno scarso impiego del loro seme, quindi mi verrebbe da scartarli, sbaglierei?
inoltre sempre il butabin da il numero di figli per ogni toro durante la sua vita riproduttiva, la mia domanda è ma ad ogni toro vengono prelevate sempre lo stesso numero di fiale oppure a seconda della richiesta ad alcuni tori viene prelevato di più ed ad altri meno. inoltre dai dati ci sono tori che hanno 4.000 figli e altri 300, ciò è un dato significativo sulla qualità del toro o è possibile che siano i dati degli allevamenti registrati e perciò il toro con 300 figli ne ha poi in giro più di 4000 poichè gli altri sono in allevamenti che non sono registrati e quindi non comunicano le nascite.
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