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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Per mia conoscenza ... le "evenuali" cifre in Blu (attivo), dopo che sono state sottratte tutte le spese e gli investimenti e le perdite e ... tutto il resto vengono conguagliate ai soci. Certamente se quelle cifre in blu ... vengono "annullate" dalle spese ... ecco è li che le cose "potrebbero" NON andare bene. Troppo spesso le spese fatte e le vendite compiute da "certe" cooperative sarebbero da osservare con un bel microscopio.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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05/07/2010, 20:08 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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suglia ngoli bui delel coopertaiva si puo discuterne all'infinito. il fatto e' che i dividendi si pososno suddividere ai soci o aumentando il corrispettivo sui conferimenti o come servizi..
quello chesecondo me e' fondamnetale , e che il prodotto una volta confezionato va distriuito , ee a aprte il ricarico , la scelta degli approvviginonamenti , non e' spesso legata all'effettiva vendita da quello che mi pare capire.
faccio uj esempio stupido.
presumo che un direttore di supermercato debba decidere il ricarico sui prodotti venduti.
secondo prassi ha 2 scelte , o ricarica in % sul prezzo di acquisto , o ricarica una cifra forfettaria x prodotti omologhi.
ossia se io vendo x esempio 4 mache diverse di latte , a confezioni da 1 litro , posso fare un polica dei prezzi diversa x ognuno dei lmarchi , se uno lo acquisto a 80centeimio , uno a 90 uno a 1 euro e uno a 1,2
poisso ricaricare di 30centemi dal rpezzo di acquisto , oppure il 20% su tutti.
ricaricando del 20% vado pero a rendere meno conveniente il latte piu caro( italiano??) mentre rendo appetibile quello piu scadente( siero +latte in polvere??)
peroq uesot e' un campo in cui i produttori posso dire al loro??? forse si forse no
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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05/07/2010, 20:18 |
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andrex70
Iscritto il: 04/12/2009, 22:20 Messaggi: 386
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Il prezzo di vendita dipende dalla qualità, pubblicità, marchio,da mille fattori, e cmq sotto l'euro nn si trova,
ma che in generale all'ingrosso si paghi il latte 30/35 c'è qualcosa che nn va.
Io non voglio prendere le difese di nessuno, ma all'apparenza sembra un mercato malato, perchè NN può essere che i produttori di latte siano tutti con la corda alla gola.
Oppure se cè qialkosa di sbagliato, se questi allevatori produttori di latte sbagliano qualcosa,trovare una soluzione affinchè i loro sforzi siano ripagati.
Se devono sopravvivere con 30 cen il litro, ok, fornire loro le materie prime insegnare loro come si fà a guadagnare con 30 cent.
Ma se è impossibile bisorrebbe prendere atto di questo e aumentare il prezzo soprattutto perchè siamo in sottoproduzione confronto i bisogni nazionali.
Sperare nei contributi per sopravvivere penso sia la cosa + deleteria, i conributi sarebbe giusto finalizzarli per migliorare la genetica, le attrezzature la ricerca etc, secondo me.
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05/07/2010, 20:50 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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ciao roby, dopo aver detto che avevo clamorosamente toppatto ho scritto che ne ero contento................ ma sarei più contento se i post di corrado oltre che a sponsorizzare l' azienda per la quale lavora fossero chiarificatori del probblema di cui stiamo discutendo, che a questo punto è diventato il prezzo del latte se è equo o meno. sarà anche vero che le coop non possono distribuire utili (sulla carta) maaaaaaaaaaaaaaaaa i membri del consiglio d' amministrazione sotto che voce incassano gli utili che si distribuiscono perchè per cortesia non offendete la mia poca intelligenza, non venite a dirmi che non traggono profitto dai capitali impegnati, e se hanno trovato un escamotage per loro perchè non trovano un escamotage anche per i soci oppure non vogliono un produttore che munge 100 vacche, con la rimonta, con la stalla, con i macchinari, con i terreni, con le sale di mungitura e le cisterne frigor, con i robot, con tutto quello che gli fanno spendere in silos, rimorchi miscelatori computerizzati ecc.ecc. e che ha una media stalla di 45 lt. fattura circa 500.000 eura annui (iva esclusa) ma se a lui per produrre tale latte deve spenderne 499.000 (eufemismo) i 1000 euro che rimangono vi sembra possano bastare per rientrare in possesso degli interessi del capitale impegnato (obbligatoriamente) per produrre il latte che serve per arricchire ....................chiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii se loro non possono avere redistribuiti gli utili che gli altri fanno con il loro sudore dobbiamo pensare che le loro menti (sicuramente eccelse per i loro tornaconti) calcolano la nascita dei vitelli sanno che oggi molti produttori feconda il 50% delle vacche con la blu bbelga in modo da incassare il quadruplo nella vendita del vitello perchè i produttori di latte vengono mantenuti divisi tra loro perchè hanno paura che i produttori possano associarsi in una congregazione unica che possa sedersi al tavolo delle trattative con il più ampio mandato e controbattere punto su punto le proposte fatte dalle aziende trasformatrici che hanno l'appoggio dei grandi produttori che hanno tutti gli interessi che non si uniscano i piccoli a loro altrimenti i contributi dovrebbero essere a favore di molti e non più di pochi perchè la gente non si ribella a questa coercizione chi mi sa rispondere ciao
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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05/07/2010, 22:54 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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il rpoblema ivano e' un altro , e cioe' che in teoria , dovrebebro chiudere el aziende meno efficenti.
il rpolema e' che la quota di mercato che si perode , non e' supportata dalle altre aziende, cosi facendo aumenta a dismisura la quota di altte importato.
e qui ce una riflessione da fare se all'interno della CEE, nessuno puo splafonare , e un paese come l'itaia cala la produzione nazionale , sto CAPPERO DI LATTE da dove cavolo arriva?
sul fatot che gli amministratori si spartiscono l'utile della coppertaiva ( sotto varie forme , dirette e indirette come i fringe benefit) se il modo in cui lo fanno e' legale, come fai a fermarli? ( vedasi anche gli amministratori della gdo, quando questi gruppi sono delel COOPertive..)
terzo come e' che per aprire un centro comemrciale nuovo nelel citta , le giunte comunali si fanno in 4 per agevoalrle(modifica della viabilita , piani regolatori ,e ctect) e quando si vuoel fare uno spaccio diprodotti agricoli anche in forma colelttiva , in citte ci sono 100000 magagne?
tutti si almentano che il 10% delle eprsone in italia detengono l'80% delal ricchezza ( e poi vaia vede sono smepre di loro , dentisti , comemrcianti all'ingrosso, pilitici di rpofessioni , gruppi dirigenziali di enti...) ma quando dal absso si cerca di fare delel cose che potrebebro essere di aiuto a tutti , si bloccano
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05/07/2010, 23:51 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Cari colleghi e non, ripeto nuovamente il mio pensiero. Non tutti in Italia PURTROPPO possono permettersi di acquistare del latte fresco ad 1,40 o più. Molti non riescono a comperarlo nemmeno ad 1 euro un UHT Italiano, quindi è giusto trovare latte anche a 0,60. Ma questo latte DEVE ESSERE DICHIARATO DA DOVE ARRIVA E COME. Se è latte RIGENERATO DA POLVERE DI LATTE basta che si dica. In Spagna ho bevuto latte ri-generato e non era male come gusto,considerando che sono abituato a bere il latte fresco... (il resto ... lasciamo perdere), ma era dichiarato ! Quello che mi da fastidio è che la UE da contributi per fare latte spry (in polvere) per mantenere un prezzo accettabile sul mercato. Ma quella polvere che "dovrebbe" essere destinata all'allevamento, rientra nel circuito come latte ricostituito a 18-20 euro/cent contribuendo a far scendere il prezzo del latte "normale". Questo MI FA INCAZZARE !!!!!! e credo che debba dar fastidio anche alla UE. Io proporrei ... mettiamo un tracciante nel latte in polvere, facciamo verde !!!! per i vitelli non cambierebbe nulla, ma alla massaia che trovasse in una busta il latte colorato di verde... credo che cambierebbe idea. .
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06/07/2010, 19:09 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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UDITE UDITE oggi pomeriggio io e mia moglie ci siamo recati presso un centro commerciale dove vi è un notisimmo marchio per il food (e non solo) avevamo bisogno del latte, ed immaginatevi la mia sorpresa dopo aver controllato tutti i tipi di latte fresco sia intero che parzialmente scremato con i marchi delle più svariate latterie, anche di zona, non ho trovato su nessuna confezione la dicitura <<solo latte italiano>> e nemmeno la famosa bandierina, ed ho notato anche una cosa stranissima i prezzi da euro 1,22 a euro 1,77 ragazzi tra uno e l'altro vi è la differenza del 45 % lo scrivo in corsivo in modo che non ci siano dubbi "quarantacinque" e non 4,5 ma come caz.... è possoibile la latteria che permette il gruppo di gdo di vendere il latte fresco a quel prezzo (NON ERA IN OFFERTA) credete sia formata da benefattori oppure credete che abbia un minimo utile che gli permette di soppravivere oppure paga il latte a chi lo conferisce ad un prezzo inferiore ai 20 centesimi litro oppure è vero l'inverso che è sproporzionato il prezzo di 1,77 se il latte viene pagato a chi lo conferisce 0,31 cent l'unica differenza ad onor del vero è che il latte a 1,77 è confezionato in bottiglia di vetro, ma una bottiglia di vetro rispetto a una di plastica può costare 55 cent in più io dico che se vi è uno solo che dice si gli darei del pazzo e del bugiardo io resto allibito, chi mi può far capire come cavolo sia possibile ciao
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LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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06/07/2010, 22:35 |
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andrex70
Iscritto il: 04/12/2009, 22:20 Messaggi: 386
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Su un punto Roby NN sono dacordo con te.
IL latte secondo me va venduto al giusto prezzo( dopo averlo pagato al giusto prezzo agli agricoltori) abolendo totalmente quello in polvere ( la produzione di latte inpolvere è vietata mi sembra in Italia) che rovina il mercato ed è scadente.
In tunisia il latte lo vendono a 0,60 litro e lo acquistano nelle stalle a 0,30.
La differenza TRa Italia e Tunisia è che qui uno stipendio è sui 1.200 euro + controbuti+ 13cesima+14cesima
in tunisia sui 200/250 euro mese.
Quindi mettendo tutti i NOSTRI bei costi credo che trovare latte italiano a meno di 1 Euro sia impossibile in Italia.
Scendere di prezzo per dare una schifezza al compratore anche con le dovute diciture, NN lo trovo giusto,
la gente i soldi per sigarette e telefoni li trova sempre, quindi se vuole il latte lo paga minimo 1 euro e di buona qualità.
Se tu fai il paragone del latte a 0,60 cent i euro in Tunisia con uno stipendi medio di 250 euro vedi che con le dovute proporzioni che costa quasi + di noi.
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07/07/2010, 11:58 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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messaggio x corrado, ho cercato in rete lo statuto della "" cooperativa granlatte " che dovrebbe essere la proprietaria di granarolo, ma aimè non l' ho trovato, mancanza di chi ha inserito i link oppure dimenticanza voluta saresti così gentile di farcelo avere oppure devo provvedere diversamente domanda ai produttori di latte del forum, chi di voi è socio della granlatte, oppure di una delle 24 cooperative facenti parte a loro volta di granlatte ciao da ivano che consuma latte ma purtroppo non lo produce ( o per fortuna )
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07/07/2010, 21:28 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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per vie traverse ho saputo che ieri al brennero vi è stata una manifestazione dei produttori di latte, corrisponde al vero cosa è successo siete stati dei duri (mi auguro di si) chi ha notizie, o sa dirmi dove reperirle vista la totale mancanza di notizie nei telegiornali nazionali ciao
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07/07/2010, 22:42 |
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