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Grinto scusa ma un esempio stupido ma se "tu" (per dire allevatore) tutti i giorni avessi 1000 famiglie che vengono a comprare 1l di latte saresti più felice o no? Non dovresti forse venderlo al prezzo al quale lo vendi alla grossa distribuzione (quanto 0.30-0.20-0.25) e potessi venderlo, magari un po' meno latte, ma a 80 o 90 cent il litro a famiglia che viene da te a comprarlo. Con la possibilità magari di dover strizzare di meno le mucche all'osso per farle produrre e magari potendone tenere anche un pochino meno per avere dei guadagni decenti. Saresti contento o no?

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17/06/2010, 10:21
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Il giornalismo secondo me in quel caso voleva far capire alla gente che il problema c'è, ovviamente non può essere annozero a risolverlo però può creare la coscenza nelle persone di dire anziche mangiare la m.... vado dal produttore più vicino e lo compro direttamente e so cosa compro, e nelle grandi città magari la macchinetta come diceva andrex70 poterebbe essere un punto di incontro. Immagina se tutti i milanesi dovessero prendere la tangenziale per andare a comprare 1L di latte fuori milano :D :D :D

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17/06/2010, 10:38
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La vendita del latte porta a porta era un esempio,

adesso ho visto siti internet doe hanno l attezzatura per la vendita del latte fresco tramite distributori automatici,

distributori che possono essere anche su camioncino per fare i mercati,

cmq credo che un pò bisogna avvicinarsi alle famiglie con quello che costa la benzina.....

e comunque il mio concetto è quello di trovare soluzioni alternative alle multinazionali, unirsi per difendersi.


17/06/2010, 10:47
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Poi per l argomento delle famiglie che si iuniscono per acquistare grosse quantità, ricordo che in quella trasmissione avevano fornitori fissi e affidabili.

Il problema è che in italia una mela costa 20 centesimi all agricoltore e 1,20 euro ala vendita, e così per tutti i prodotti.

Questi gruppi cercano di puntare sulla qualità del prodotto selezionando i fornitori e nello stesso tempo saltare quel passaggio oscuro dove misteriosmente i prezzi rincarano del 600%,

quindi vanno direttamente dall agricoltore e pagano es le mele 0,60 che nn è 0,20 e neanche 1,20.

Questi son solo piccole soluziuoni per difendersi...è come essere in guerra a sto mondo.

In tutti i prodotti esiste un problema, dall olio certificato italiano ed è fatto con olive straniere..e avanti....chi + ne ha + ne metta.


17/06/2010, 11:04
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noi abbaimo esperienza di vendita diretta , ma negli ultimi 10 anni si e' ridota del 70% , sopratutto nell'ambito della frutta e verdura.

oltrte tutto teniamo rpesente che x avere un buon ritorno , devi avere una persona impegnata nello spaccio, e non e' detto che la gente in modo continuativo viene a rifornisi da te.

prendiamo le macellerie in casa , il boom e lo sboom e' durato un paio ,quando in un area di 50mila persone ,cisono una quindicina di macellerie, mi dite se vi e' ancora il ritorno?

avere 1000 persone che vengono a rpendere il latte ogni gg(mi acconteterei di 100) sono un via vai a tutte el ore del gge della sera, ma per noi sono neve al sole , nel periodo estivo del latte cosa ne fai che in citta non ce nessuno?

facciamo uan campagna abbonamenti?

350euro l'anno x avere 1litro di latte al gg , da ritirarlo a non ritirarlo? tra le 8 e le 16 ?

non so fare un abbonamento di 100 euro l'anno x 1 dozzina di uova la settimana ,da ritirare entro il sabato? beh ma li x 15 gg le uova si consrvano..

pacchi famiglia x la carne da 10kg?


noi la buona volonta di venre incotro a voi ce la mettiamo , ma nn chiedeteci i miracoli

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17/06/2010, 11:53
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ma infatti non stiamo cercando miracoli, secondo me appunto il gioranlismo e l'informazione dovrebbero servire per formare la coscenza nella gente che vuole sapere cosa compra da dove viene com'è fatto. Quando si hanno clienti informati e coscenti il metodo secondo me si trova. E ne dico una di più secondo me il futuro ci mostrerà che il mercato e il reddito non è sulle grosse produzioni ma sul piccolo e diretto. Pensa se ogni 3000 persone ci fosse un distributore del latte secondo voi funzionerebbe? e un camioncino che gira a ricaricarli? e vero che bisogna mettere in piedi un sistema di vendita di distribuzione ma in quel modo io sono convinto che al solito prezzo si avrebbero prodotti migliori e più posti dei lavoro. Non credete? A scapito dei trasportatori, dei grossisti, delle multinazionali e di chi produce benzina. Perchè devo andare a comprare il latte al supermercato se posso andare da chi lo produce? Secondo me ci vuole ripeto tanta informazione per creare la coscenza nella gente. Poi magari ci sarà qualcuno che prefersice comprare al supermercato ma se si arrivasse anche ad un 25-30% della popolazione che ragiona così sarebbero già passi da gigante

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17/06/2010, 14:58
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alessandro il discorso sta nella volonta di cambiare.

e su questo punto la pubblicita della grande distribuzione sta facendo molto.

fa a paprire che la vita e' semplice , che le scelte piu difficili le fanno loro x noi , annullando un po la volonta e il senso critico.

io il piu delel volte le mie scelte che incidono significativamwnte sul redidto
sono scelte che faccio ponderando molto e non in scioltezza.

idem se calcoliamo che il10% di quello che guadagante va in cibo, a fine anno incide per quanto da 1500 a 2500 euro x famiglia?

e voi mi venite a dire che spendere 2500 lo fate in scioltezza?

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17/06/2010, 15:12
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IO NN CONFIDO ASSOLUTAMENTE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE. Diciamo che stanno avendo il monopolio del commercio , delle vendite al dettaglio nel territorio ( che se lo suddividono), e poi credo che mettano in ginocchio i fornitori obbligati a vendere loro i prodoti con prezzi ridotti al'osso e con pagamenti lunghissimi.

L'idea dei distributori di latte è già in atto da qualke anno e spero dia i suoi frutti.

C sono realtà di piccole aziende che producono latte, formaggi e carne tutto da filiera, tutto produzione propria.

Io credo che questa sia la strada giusta.


17/06/2010, 15:49
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qui i distributori del altte li stanno togliendo , diciamo che era la moda del 2009 ..

un po perche qualche furbone aveva imparato a scassinarli e a recuperare le monetew, un po perche i vari caseifici volevano l'acquisto esclusivo del latte , per cui taglaivano fuori coloro che avevano anche i distributroi del altte, un po anche perche i veterinari hanno ferocemnte fatto i controlli , mettendoli all limite della legalita, con uan campagna mediatica ..

poi voglio vederti piazzare 2000 /3000quintali di latte all'anno con questo sistema.

il problema e' che chi abita nei centro di milano , torino , roma ,oppure in liguria , che e' la regione piu lontana dalle grandi produzioni agricole , raramente si fanno piu di 20 km per fare i loro acquisti , per cui per una persona che evita categoricamnete la gdo , ce ne sono 100 che nn en possono( o vogliono) farne a meno..

anche se ti diro che epr tutto quello che riguarda il NON alimentare , io sono uno che si approvvigiona , sopratutto come ferramenta, e fai da te, e mobilio di basso rango.

su altre cose preferisco il picccolo negozio dove conosco cosa chi come e perche lo vendono

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17/06/2010, 17:04
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Io non ho visto anno zero!!
Ma la problematica è molto chiara, oggi nella Sicilia Orientale sbuca dal nulla in pochi mesi un centro commerciale da 150 negozi su 5000 mq, e un azienda cerealicola-zootecnica o agricola su due chiude.
Dove prima sorgeva una delle stalle più grosse dell'Italia La Fattoria Sole, con 3000 capi in mungitura, che dava lavoro a moltissime persone anche nell'idotto con un adetto all'anagrafe che compilava cartoline di nascita per 11 mesi all'anno oggi ci sono capannoni vuoti.
Per non parlare dei nostri agrumeti, o del granaio delle due Sicilie!!!!!!
Io sono allevatore di nascita e tecnico per vocazione, mi ricordo che circa 20 anni fà le persone venivano in azienda a piedi per comprare i nostri prodotti è mio nonno raccoglieva i soldi a tagli da mille lire nelle bisacce del mulo!!!!!!!
Oggi con le strade asfaltate, con i cellulari, con internet,con la zoonosi,con la publicità,con il pachetto igiene,con i disciplinari di produzione,con la globalizzazione e con tutte le camurrie che ci sono non si riesce a campare una famiglia.
Questo lavoro stà diventando storia, tende a scomparire perchè e un lavoro duro ansi non lo possiamo definire lavoro ma arte che si fà solo per passione e la passione nei giovani di 20 anni è finita!!!!!!!!!
Il consumatore non compra più niente in azienda perchè al super ci sono le promozioni e gli sconti, e con tutte le finanziarie che una famiglia ha risparmiare sul genere alimentare è diventata una consuetudine.
Dopo ci sono le nuove generazioni che prediliggono prodotti di 4gamma, gia precotti pronti per il consumo senza perdere il tempo per la cottura, perchè oggi di tempo non ce ne, andiamo tutti di fretta perchè la vita è diventata una frenesia, non ci fermiamo più a guardare le belle cose della nostro pianeta.
Per concludere mio nonno quando io 10 anni fa mi sono diplomato all'agraria e volevo continuare la sua attività mi disse, " carusu vidi ca i tempi canciaru cecchiti nautra strata picchi ca si pignia a fami", parole sacre, e dopo un'estate di pascolomento mi sono iscritto alla facoltà di agraria per mia "sfortuna"........... ma si sà ognuno di noi ha il proprio destino segnato, ed il mio era quello di restare in mezzo al letame,fumeri,munnizza,rasciura,pascolo,pecore,capre,vacche,vitelli,cavalli,sole e natura.
Quindi noi che abbiamo il destino segnato dobbiamo lottare per fare il modo che questo mondo non scompaia.


17/06/2010, 18:59
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