Lungo il tratto Heraclea-Grumentum della romana Via Herculea (segnata in celeste nella cartina che ho riportato qui sopra) transumavano gli antenati italici dei grigi bovini apulo-lucani ripresi nel suggestivo video da me richiamato ieri.
La rete tratturale che collegava la Puglia con la Basilicata era non meno importante di quella che la collegava con il Molise e l'Abruzzo.
I bovini apulo-lucani - a mio parere, tra i più antichi e più belli d'Europa - sono il frutto di millenni di selezione naturale regolata dalle transumanze. Non dimentichiamolo, per un buon futuro della nostra zootecnia!
Le podoliche sono animali autoctoni e per questo la razza va salvaguardata, si sono selezionate nei decenni a quelle condizioni ambientali e la convenienza economica del loro allevamento è strettamente connessa al territorio. In concreto, come ha già accennato prima da Grinto, se devi ingrassare in stalla un podolico dalla fase di svezzamento sino alla macellazione, di sicuro non c'è guadagno, esistono numerose razze di gran lunga più redditizie.
In effetti, l'allevamento brado transumante dei bovini apulo-lucani e calabresi è conveniente soprattutto per l'elevata qualità delle loro produzioni lattiero-casearie, ottenute in condizioni ambientali che ne esaltano in modo particolare la genuinità e le caratteristiche organolettiche.
Poi... neanche noi essere umani possiamo definirci di razza italiana, perché abbiamo avuto diverse influenze genetiche negli ultimi 10mila anni, parliamo di razze pure nei bovini?
Mi chiedo quanto il concetto di autoctoni...cità (esiste questa parola?) sia flessibile... Ad ogni modo ammettendo che queste vacche siano arrivate dai Balcani (non che abbia qualcosa in contrario) mi viene da pensare che con il passare delle generazioni si sia venuta a formare effettivamente una razza autoctona, sempre facente parte della stessa tipologia originaria...