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tracciabilità bovina linea allevatore consumatore 
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Ecco cosa ho trovato casualmente in interner sull'argomento. Mi sembra interessante.

http://www.youtube.com/watch?v=bTrocXfrPYc


http://www.youtube.com/watch?v=_dDkQNRM ... re=related


28/09/2010, 14:28
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Sez. Bovini
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Carissimo Andrea, interessante ... ma certo iniziativa non nuova. Esistono già da anni aziende che operano in quella direzione. I controlli espressi dal veterinario (credo), sono controlli basali obligatori per legge. I controlli per l'alimentazione non sono stati menzionati e nel caso ... ci sarebbe da discutere sugli stessi e sull'applicabilità.
Da anni un "qualcosa" del genere è in essere in diverse coop. che sono disseminate tra Piemonte, Toscana, Veneto e Sardegna. Rimane il problema della vendita. Mi spiego meglio ... se io macellaio (furbetto), acquisto un tot di "sleppe" e quindi a tutto diritto di esporre il marchio ed entro nel circuito ... e poi ne compero "altre" e le mischio in vendita ? Come può il consumatore essere certo che quella carne ha i controlli pubblicitarizzati ?
Una costruzione completa di filiera, (nel settore carni), mi è stata commissionata un po' di tempo fa, ed ho sviluppato per loro il progetto, supportato anche nella lacuna anzi menzionata. Ovviamente con qualche limitazione. Certamente spero che prima o poi la realizzino ... ;) .

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28/09/2010, 19:56
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nn so , se accetterebbero i amcellai di venire controllati
, coem si dve sopratutto quelli dei circuiti

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28/09/2010, 20:30
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Caro Grinto è a tutti gli effetti un contratto. Se vuoi la mia pubblicità ... devi darmi pur una sorta di esclusiva no ?

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28/09/2010, 20:49
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quello si ,chi fa i controlli?e come li fa
ricordiamoci che i cda deiconsrzi di tutela sono compost dal 50% DI ALELVATORI E 50% DI MACELLAI
e cane nn mangia cane

io nn capisco uan cosa
se io vado in un consorzio di tutela del barbera d'asti , mica ci sono gli osti , ristoratori

nn capisco perche nei ns consorzi di devono essere rappresentanti dei dettaglianti

posso capire i macellatori che macellano da 10 capi in su di bovini
ma quellic he comprano la mezzena o el sezioni

perche devonoa vere i loro rappresentanti?

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28/09/2010, 21:02
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Che sappia io, da dopo la mucca pazza, c'è l'obbligo da parte della macelleria di esporre i dati sul bovino macellato o sulla cane acquistata.

Il mio macellaio di fiducia lo fa ( ma son quasi sicuro sia un obbligo) e sono esposti i dati del bovino macellato, quindi l'azienda agricola dove è stato acquistato, peso morto, il macello dove è stato macellato e la classifica.

Oppure se è carne acquistata morta, il laboratorio di sezionamento venditore, il macello dove è stato macellato e se è stata allevato in Italia.

Normalmente c'è u numero e una lettera che identifica il macello M o il sezionamento S es 345M o 456S

Ho trovato il video interessante anche per la filiera, nel fatto che si può avere i vitelli senza dover andare in Francia.

Riguardo l'alimentazione l'agricoltore ha detto che è tutta roba di sua prduzione quindi quasi biologica, però in effetti credo nn esistano controlli specifici in questo senso per garantire 100% il prodotto.

Poi a dir il vero son contento quando vedo che ci sono realtà che puntano sulla qualità e credo siano conenti anche i Consumatori, che se sono messi in condizione di poter scegliere la qualità la comprano :-)


28/09/2010, 23:48
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Che sappia io, da dopo la mucca pazza, c'è l'obbligo da parte della macelleria di esporre i dati sul bovino macellato o sulla cane acquistata.

Il mio macellaio di fiducia lo fa ( ma son quasi sicuro sia un obbligo) e sono esposti i dati del bovino macellato, quindi l'azienda agricola dove è stato acquistato, peso morto, il macello dove è stato macellato e la classifica.

Oppure se è carne acquistata morta, il laboratorio di sezionamento venditore, il macello dove è stato macellato e se è stata allevato in Italia.

Normalmente c'è u numero e una lettera che identifica il macello M o il sezionamento S es 345M o 456S

Ho trovato il video interessante anche per la filiera, nel fatto che si può avere i vitelli senza dover andare in Francia.

Riguardo l'alimentazione l'agricoltore ha detto che è tutta roba di sua prduzione quindi quasi biologica, però in effetti credo nn esistano controlli specifici in questo senso per garantire 100% il prodotto.

Poi a dir il vero son contento quando vedo che ci sono realtà che puntano sulla qualità e credo siano conenti anche i Consumatori, che se sono messi in condizione di poter scegliere la qualità la comprano :-)


28/09/2010, 23:52
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giusto andrex nulla da eccepire

pero riprendo un argomento che circa un annetto fa era in discussione qui sul forum e cioe che abbaimo perso lo spirito critico verso le cose , cieo il saper riconoscere le cose piu elementari.

cieo abbaimo perso l'occhio di saper riconoscere le cose di quailta , dalle cose normali.

oggi uan cosa normale , viene venduta di qualita, solo x un pezzo dic arta appiccicato sul vetro del banco frigo , ma noi che nnabbimo l'occhio clinico nn ci accorgiamo della differnza..

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29/09/2010, 8:12
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Ti faccio un esempio:

vado all x supermercato compro la carne etichettata TEDESCA, la mangio nn mi piace NN la compro +
vado all'x supermercato compro la carne etichettata FRANCESE, la mangio se mi piace bene se nn mi piace amen
stessa cosa col mio macellaio di fiducia che ha carne ITALIANA.

Però primo sò la provenienza della carne, dove è stata macellata etc.e poi a tavola la qualità si sente.

QUANTOMENO SONO IN CONDIZIONE DI POTER SCEGLIERE.

Se poi come giustamente dice Roby bisorrebbe fare un passo ulteriore ed arrivare anche a certificare ciò che ha mangiato l'animale per un ulteriore garanzia del prodotto ben venga,

però noto anche che nelle discussioni di questo forum c'è un problema di fondo sui mangimi che hanno le etichette poco chiare....quindi ciò è un bel prblema per l'allevatore e per certificare una futura alimentazione.

Cmq il prodotto di filiera cioè nato in Italia, allevato in Italia, macellato in Italia è comunque una buona garanzia e se confrontata con altri prodotti come l'olio o la passata di pomodoro che nn hanno etichette chiare sulla provenienza del prodotto..è un bel passo avanti.

Certo bisogna sempre migliorare.


29/09/2010, 11:48
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Buonasera cari colleghi, certamente dopo vacca pazza qualcosa in più è stata fatto. Ma come spesso accade... fatta la legge e trovato l'inganno. Quindi il problema di un eventuale "scambio" di un pezzo di carne con un omologo pezzo di un'altra bestia comunque c'è. Ed a questo punto è più probabile che questo "eventuale" scambio avvenga più facilmente in macelleria che non al supermercato. Sulle etichette del supermercato di fatto è tracciato tutto, ma se io costituisco un marchio a tutela di ... quelllo che si vuole, il buon macellaio potrebbe terminato il pezzo di carne acquistato dal consorzio ... venderne ancora utilizzando la stessa etichetta. Ha il DDT ha tutti i documenti ok ... può fare quello che vuole. Se c'è un controllo "eventuale" tutto è ok. Lui ha venduto prima l'altra bestia ed ora ... sta vendendo quella del consorzio. A me è capitato di vedere DDT per agnelli Sardi e vedere anche DDT di agnelli Romeni, Greci o Arzaigiani. Secondo voi che accadeva per magia al banco ? Questo è molto frequente, ma si può limitare secondo me. E si DOVREBBE eliminare. I controlli li deve fare il titolare della filiera con un certo impegno, facendo uscire dei tecnici che CONTROLLINO le derrrate alimentari, lo stato di salute degli animali e soprattutto il loro benessere. "Se" ci sono questi presupposti al macello arriva quello che ci si aspetta. Se uno sta in ufficio ed aspetta ... allora ... arriva quel che arriva. Una filiera deve essere controllata prima-durante-dopo. Così si può tutelare quel che si vende. Questo avviene anche nel settore latte. Molto ramente.

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29/09/2010, 19:23
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