Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
02/10/2010, 12:09
Cari colleghi sono un vero sostenitore della filiera COMPLETA che non vuol solo dire comperare da chi si conosce, ma verificare se negli allevamenti esistono i presupposti per il benessere animale, che gli ambienti siano a posto e che l'allevatore abbia le campacità di allevare, per poi passare ai controlli alimentari delle derrate prodotte in azienda ed a quelle acquistate. Comporre la razione e soprattutto verificarne gli effetti. Seguire il trasporto e lo scarico, tutte le fasi della macellazione, il sezionamento, la classificazione qualitativa ed organolettica. L' inizio della catena del freddo, la frollatura e le fasi di carico della carne, per poi essere consegnata al cliente. Senza saltare i controlli veterinari, lo smaltimento dei residui di macellazione (sangue, visceri ecc), ed il controllo dell' ambiente con analisi dell'acqua e degli ambienti di lavorazione ed ovviamente della carne stessa. Questo per me è FILIERA COMPLETA . Questo vuol dire, per me, DARE LA GARANZIA A CHI COMPERA LA CARNE. Utopia ? mah ... io continuo a crederci se trovo persone che come me credono in questo può darsi che qualcosa di buono si potrà fare.
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
02/10/2010, 13:43
a me non fà piacere che venga importata tanta carne dall'estero mentre le nostre aziende muoiono di fame, sia chiaro! però mi fa rabbia anche il fatto di riscontrare una pessima qualità in certa carne prodotta in italia
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
02/10/2010, 14:10
Caro Aldo la qualità va perseguita, va imposta come regola di comportamento, come miglioramento del rapporto allevatore/macellaio/cliente. Va istruito l'allevatore su come deve essere la carne per avere un maggior risultato e quindi un maggior profitto. Secondo il mio parere non basta dire "non va bene" o tagliare il pagamento senza dare critiche e motivazioni costruttive. Così si migliora con il confronto, lo stimolo e le immancabili correzioni.
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
02/10/2010, 14:18
quello e' vero , ma sopratutto secondo em si puo fare qualita anche con dei frisoni ,bisogna visto che oggi abbaimo tutti i mezzi x valorizzare tutte el razze e gli incroci , fare la scelta giusta
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
02/10/2010, 21:51
Sono certamente daccordo con Andrea, la qualità si può fare con tutti i bovini. Poi ci sono razze che hanno limiti ed anche vantaggi. A seconda delle limitazioni, delle capacità e delle possibilità si opta per una razza o per l'altra ma la qualità è ovunque . TRASVERSALMENTE !!
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
03/10/2010, 0:53
Volevo rispondere ad Aldo che l'import della carne estera è dovuto sia alla mancanza di idee politihe. la politica è assente in questo settore, ma soprattuto come ho già detto molte volte, in Italia mangiamo tante bostecche ed il bovino ha anche altre parti. Finchè NN valorizzeremo tutte le parti dl bovino facciam fatica a venirne fuori.
E dopo dicono la carne è cara, ma se tu butti via l'anteriore per far pari devi umentare il posteriore.
A napoli l'anteriore vale soldi, la trippa vale soldi.
Lo sò che forse sembra strano quello che dico, ma i soldi si son sempre fatti quando le parti meno nobili valevao soldi.
Oppure inventiamo il bovino con 18 filetti e tutto posteriore
Un'altra cosa che voevo dire, che forse la qualità della carne varia da zona a zona, io vivo in mezzo ad una miriade di allevamenti bovini, di macellerie.e macelli.
Se io la trovo in molti punti vendita buona e altri in altre località d'Italia nn riesconono a trovarla ( gdo esclusa) vuol dire che ci son zone con carne - buona.
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
03/10/2010, 8:30
guardiamola da una ltro verso , se l'antriore che e' buono quanto il poteriore e vale la meta , e' considerato scarto , e' sintomo che siamo un paese di pecoroni. trasversalmente
Re: tracciabilità bovina linea allevatore consumatore
03/10/2010, 10:00
Ritengo corretto che nel nostro paese entri la carne estera, la decisione di comperare questa o quella carne deve rimanere libera da parte del consumatore che deve avere il diritto di sciegliere in base alle sue idee ed esperienze. Importante che sappia quello che mangia. Se la qualità italiana sarà la migliore la comprerà se no acquisterà quella estera. Il consumatore non deve essere "costretto" ad acquistare un tipo o l'altro di carne. Questo vale anche per le costrizioni psicologiche ... che sono le peggiori in quanto infide. Senza contare che un' po' di confronto ha sempre giovato, (a parità di condizioni). Sulla predilezione dei tagli che la gente compera ... c'è ahimè poco da fare, se non quello che avete detto, costano meno e sono per lo più qualitativamente uguali. Ma che possiamo fare ? campagne di sensibilizzazione ? divulgare nei tanti programmi culinari ricette con l'uso dell'anteriore ? ma è comunque una libera scielta del consumatore. Come lo è quella di comperare made in Italy o made in .... !