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Tecniche di insilamento per foraggi verdi, cerosi ecc
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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grazie Dondavi è difficile stare a galla ... bisogna ingegnarsi, alla fine è legittima difesa. Questo ... "sistema" non vuole essere una panacea, me ne guardo bene, ma un' alleviamento ai problemi, seguendo la certa logica, partendo quindi dal problema, magari si. L 'ho visto fare negli States un paio d'anni fa. Un collega Statunitense mi spiegava le sue problematiche, tra l'altro comuni ..., sulla gestione delle bovine, sulle difficoltà incontrate nella gestione dello steaming-up, tra l'altro avevo anche io. Ci ho pensato per tutto il mio soggiorno, cercando di "adattarla" alle nostre Italiche esigenze. E dai ... dai ... dai ... alla fine ho buttato giù il primo straccio di razione, con il panico addosso, era sconvolgente, mi faceva anche un po' paura. Mi ricordavo le parole del mio prof. e di come definiva le mie soluzioni alle problematiche, ed ho attaccato. Mi ricordo mio cugino che vedendo la razione mi disse "... hai sbagliato a scaricare ?" il timore era folle. Ma ostentavo sicurezza. Non vi dico i rappresentanti e ... qualche collega. Ero il matto del paese, ma tacevo e non dicevo nulla ... come oggi. Poi i primi parti ... oplà ! test e profili metabolici, qui l'azienda che mi fornisce gli integratori è stata fantastica ! meglio ma ... migliorabile. dopo circa tre turni, (2 mesi e mezzo dopo), ci siamo arrivati. Ed ora non è perfetta certo, ma molti meno problemi SI ! Poi ho cominciato ad adattarla a casa dei miei assistiti e di quelli della ditta di integratori ... tutti storcono il naso, ma ho le spiegazioni scientifiche ... e sono certamente valide. Poi a maggio l'ho presentato ad un collega Francese che si è innamorato. Adesso anche lui è contento. Una tantum ci sentiamo ed aggiorniamo i test. Ovviamente ci sentiamo anche con il collega Statunitense e... collaboriamo e condividiamo alla grande. Data la natura molto particolare del sistema, sarebbe meglio parlarne di persona. Poi non immaginate o credete di aver risolto tutti i problemi ... magari cerchiamo di alleviarli un po'.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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26/08/2009, 20:46 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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mmm roby , per te il periodo dell'aciutta e' corto
per noi e' molto lungo e la sua gestione nn facile
so potrebbe dire che il periodi delle ns vacche si divide da 260 gg di gestazione alla fecondazione vera e propria , poi un periodo fino allo svezzamento del vitello/a e poi all'asciutta vera a prorpia
tornando la discorso delgi insilati diversi dal mais e dei cereali in genere , qualcuno sa delle crucifere o dell'erbaio "mais girasole"?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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26/08/2009, 21:04 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Caro Grinto le cose devono essere adattate. Tu vedi un'asciutta corta per me è verissimo io oggi ho l'asciutta a 52 giorni di media, la tua asciutta è più lunga certo. Allora cerco di spiegarmi in un altro modo ... e se nel tuo caso parlassimo di steaming-up "largo" il risultato è lo stesso. . Sulle crucifere non ho alcuna esperienza, che io sappia non conosco esperienze di insilamento della lunaria. Anche se presumo tu ti possa riferire alle brassicacee colza, cavolo, rapanello ... seape ? anche li buca. Ho visto usare qualche mix con brassicacee in Israele. Ma ipotizzo vi sia qualche problema anche di gusto. Ma sono solo ipotesi. Sul girasole ... grinto buio completo. Ma credo non sia facilissimo ... a occhio.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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26/08/2009, 21:40 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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piu che altro che in genere ho visto fare l'insilato di mais dopo il set aside no food a base girasole
visto che e' un po rinettante , facevano che trinciare tutto ....
be un po aumentava al proteina..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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26/08/2009, 21:47 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Grinto scusa ma non ho capito ... forse ti è saltato il cursore e quanto hai scritto è per me incomprensibile... scusa
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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26/08/2009, 21:52 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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roby hai messo il girasole no food nei tuoi terreni?
be qui fino al 2000 ce n'era molto
unico problema oltre ai colombi , era che l'anno dopo potevi di nuovo trebbiarlo senza seminarlo
usciva dappertutto , infatti o mettevi il grano e dopo diserbavi col glifosate e brucavi tutto
o molti mettevano mais da insilato e trinciavano tutto , mais e girasole sevatico
ma mi son smepre chiesto , questa strana consociazione , da dei probelmi .
perche sui vecchi manuali dell'agronomo , ce l'indicazioen di insilato di girasole , am non ho mai capito se era una presa x i fxxxxxxxdelli , o veramente cera qualcuno cehe loa veva fatto..
io ho una ristampa del 1984...
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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26/08/2009, 22:01 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ciao Grinto , io il Girasole non lo posso mettere, ho tutte le colture incastrate per l'autoconsumo, quello che mi avanza lo metto a soja, per fare un po' di rotazione. Comunque mi avevano detto che il girasole è terribile e che una volta piantato era difficoltoso liberarsene. Così mi confermi. Sull'insilamento è importante che le piante possano contenere una buona dose di zuccheri, fondamentali per innescare le fermentazioni. Sui vecchi testi, che spesso leggo, e con estremo piacere, molto spesso sono indicate pratiche colturali che oggi non hanno molto senso di esistere. Altre sono oggi passate di moda, sostituite da prodotti alternativi più soffisticati. Pur mantenendo comunque una certa validità anche oggi. C'è da ricordare che gli approfondimenti scientifici sui prodotti alimentari da destinare agli animali, ed i loro effetti, sono di recentissima acquisizione, direi massimo 35-40 anni. Prima era una sorta di vademecum, di esperienze empiriche scritte da allevatori esperti o da qualche luminare universitario ... molta esperienza, e poca scienza. Accadeva qualcosa ed allora andava bene o male. Erano una sorta di "quaderni" di vita contadina e delle loro dirette esperienze. La ricerca di fatto è cominciata dagli anni '80, e da li con notevolissimi sviluppi. Le bestie erano diverse, le produzioni anche e le problematiche anche. Oggi c'è molto meno empirismo e molta più scienza. Probabilmente ... alcuni prodotti, pur essendo stati testati, non hanno forniti numeri così performanti da essere presi in considerazione.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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27/08/2009, 20:25 |
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Dondavi
Iscritto il: 17/01/2009, 23:00 Messaggi: 656 Località: Camponogara VE
Formazione: Agrotecnico
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il "difetto" più grosso del silomais è proprio la scarsità di proteine. il tenore proteico infatti è di circa l' 8.5% della ss. questo significa che basare una dieta sul silomais vuol dire mettere in conto un grande apporto di proteina concentrata per bilanciare il tutto. aumentare anche di un solo punto % la proteina sul ss del silomais vorrebbe dire risparmiare molto, visto che la proteina "buona" costa un'occhio. siete a conoscenza di variatà studiate a tal fine? Una buona cosa è la consociazione di graminacee e leguminose a file alterne nei prati polifiti, che oltre a produrre un fieno più proteico rispetto a una graminacea pura, permette di sfruttare l'azotofissazione della laguminosa che avvantaggia quindi la graminacea divoratrice di azoto. sarebbe interessante studiare qualcosa di simile con il mais, anche se produrre tante UF/ha e avere tanta proteina sembra cosa assai difficile, visto che le rese delle colture proteiche sono basse rispetto al mais. cosa sapete a riguardo?
Curiosità, quanti qli/ha riuscite a fare di soia in primo raccolto, e in secondo? ciao
_________________ Non è necessario inventare cose nuove, basta saper imparare e copiare quelle giuste dagli altri! spirito del forumista....
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27/08/2009, 21:28 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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mmm 20 anni anno piu anno meno
la facolta dia graria a grugliasco fece una prova.
erano i primi anni in cui uscivano sul mercato el testate kemper , che permettevano di insilare colture a diverse distanza di semina, e avevano seminato con una seminatrice con l'interfila a 50cm a 6 file
2 file di soya ciclo 1+ e 4 file di mais d trincito ciclo medio
e poi a maturazione lattea cerosa del amis avevano trinciato tutto
dai risultati dell'epoca non era uscito un cattivo prodotto come conservazione e se non sbaglioa vevano il 30% in piu di proteina..
sul girasole , be quello che so io ,come esperienza e che avevo masso il girasole un anno , l'anno successivo avevo seminato l'orzo e in secondo raccolto il panico da dare verde
so solo che le vacche impazzivano nel mordicchiare le piante di girasole in mezzo al panico , letteralemnte se lo ttrappavano da in bocca uno con le altre , manco fossimo in un film porno
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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28/08/2009, 7:43 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ciao grandissimi, allora ... sono purtroppo concordo con voi che il costo della proteina buona è decisamente sfavorevole, ma ... voi alimentate mediamente i bovini con 1400 -1600 grammi di proteina ... ed io con 3500-3700. E tra l'altro con una proteina ... "particolare" non tutta va bene. Non voglio con questo che voi mi compatiate ... anche se lo fate non cambierebbe la mia situazione ... (comunque nel caso lo vorrete fare ... gradisco ... ). Quindi, facendo dei conti della serva ... calcolando le "basse" forniture di proteina da parte di mais e foraggi, mediamente, coprite il 50-60% del fabbisogno azotato. Quindi per chiuderlo con 1,5-1,8 Kg. di soja ne uscite vivi. E dell'energia che mi dite ? non è forse quella a cui maggiormente attingiamo ? Quindi se il "rapporto" mais 3 : Soja 1,5 , alla fine ci guadagnamo no ? Detto questo ricordate che è importante una quota proteica di "basso" valore biologico per digerire le fibre ... e di quella "buona" per la costruzione delle fasce muscolari. Mi permetto di ricordarvi, che le proteine a "basso" valore biologico sono principalmente quelle che apportiamo dai cereali ... (come scritto nell'altro post). Anche perchè sono anche difficilmente digeribili. Quindi cari colleghi il punto è ... vogliamo arrivare a 1600-1800 grammi di proteina per ... metterci la coscienza a posto, oppure vogliamo che i nostri bovini mettano muscolo e qualità ... scusate la freddezza dell'intervento. Ma è importante capire questa cosa, se no siamo diventati come "certi" mangimisti che hanno il loro "cedo" solo nei numeri e non in quello che ci sta dietro. Alla prossima cari colleghi.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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28/08/2009, 21:20 |
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