Premetto che concordo con tutto quello che ha detto la tua compagna, ebbene sì sono di parte
bisogna pensare come un imprenditore e ottimizzare tempo e denaro.
Negli States la mentalità imprenditoriale è fondamentale per vivere. Non si ragiona col “vogliamoci bene” o col “vivi e lascia vivere”. E' tutto organizzato al millesimo. Nel tuo caso è essenziale che tu decida se partire da solo o in due. Significa parlare con la tua compagna e capire se è pronta a dividere il sogno con te oppure no. Significa che se sei davvero convinto di trasferirti in un altro Paese potresti essere costretto a sacrificare la vita sentimentale a vantaggio di quella economica e partire da solo.
Quando hai deciso al 1000% che partirai, hai due strade da percorrere:
la prima è partire per una lunga vacanza, visitare i luoghi che ti piacciono, parlare con i rancheri e prendere informazioni. Non si può lavorare col visto turistico quindi se trovi chi ti fa lavorare in nero, e non è detto che trovi perché son rogne, prendi poco sei sfruttato se ti fai male son grane serie comunque se ti va il rischio fallo. Decidi del tuo tempo, rimani sei mesi o più spassandotela alla Easy Rider, magari torni a casa e devi ricominciare daccapo perché non hai trovato ciò che sei andato a cercare ma almeno ti sei divertito abbèstia
costo dell'operazione 10.000 euro di base e non hai raggiunto il tuo obbiettivo.
La seconda è CONCRETIZZARE. L'attività che ancora funziona benissimo all'estero come business è la ristorazione italiana. L'idea della fidanzata assomiglia a quella che avevo pensato io... non l'acquisto di distese sconfinate e millemila vacche ma un tuo piccolo allevamento bovini, la linea produttore consumatore in un bel locale Italiano aperto in un posto strategico. Hai una laurea in legge? Bene, in Usa anche il fruttarolo all'angolo ha un avvocato personale. Inizia - dall'Italia - un serio lavoro di ricerca sul luogo adatto per quel tipo di impresa, sui mercati di carne bovina in Usa, sul marketing che occorre, sulle spese primarie che devi affrontare, sulle tempistiche di realizzazione.
Fatto ciò, ti vesti per benino e organizzi un viaggio là con appuntamenti mirati, date fermate già dall'Italia, se parli un inglese elementare non importa ma ti porti un amico interprete o trovi qualcuno là, devi parlare di cose tecniche e ne va della tua credibilità come imprenditore e per gli Americani la credibilità è tutto.
Si dorme in alberghi anche da poco ma alberghi, metti che uno ti chieda un incontro per concludere un affare o siano solo due chiacchiere per il pezzo di terra... mica gli puoi dire “venga, ho la tenda piantata qui fuori”
Fatto ciò, puoi anche tornare senza aver concluso un buon affare, per ora, ma hai le idee precise su cosa sia un buon acquisto, su come vada il mercato, ecc.
costo dell'operazione 10.000 euro più o meno. Anche se poi ci ripensi e per adesso non ti trasferisci, hai lasciato a chi ti ha conosciuto là una buona impressione di te, professionale e preparata, che ti permette di ricontattarli senza problemi anche tra anni e vederti rispondere all'istante. Cosa che in Italia te lo scordi. E senza questa preparazione là non fai nulla.
oh ricordo che sto scrivendo col mio lawyer a fianco e sono in conference call col mio accountant, ho già il business-plan già su excel, ciò che scrivo è sotto copyright e se avrai dei buoni feedback e facciamo il deal mi prendo le joint