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Il Mondo Bovino a 360 gradi
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Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

16/07/2010, 19:08

non per scrediditare gli inglesi , ma la turnazione del pascolo e relativo calcolo , c'era gia sui libri di agronomia zootecninia negli Ipsa 20 anni ne terzo anno dopo l'esame di qualifica...

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

17/07/2010, 8:06

Andrè Voisin era un agronomo francese nato alla fine dell' 800, gli inglesi c'entrano poco..
Semplicemente il manuale più recente l'ho trovato solo in quella lingua.
Però se è vero che è contenuto anche in libri di testo italiani mi spiace che non sia preso in considerazione dai tecnici, ma ribadisco che parliamo di vacche da latte, probabilmente in Italia sulla carne si è fatto qualcosa in più

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

17/07/2010, 15:59

abbiamo dei limiti di costo goirnaliesro piu stretti e come si dic e, di neccessita virtu'..

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

20/07/2010, 13:09

... ma quindi per quanto tempo si potrebbero tenere le vacche al pascolo qui da noi ? ... nel senso di tempo in mesi ... da che mese a che mese si potrebbe fare? capisco che dipenda dalla corretta gestine degli appezzamenti, come sicuramente dalla stagionalità e dalle condizioni climatiche ... ma a grandi linee ...

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

20/07/2010, 15:11

io vado di falciauutocaricante dal mese di fine aprile , a tutto novembre, penso che si posso iniziare da inizio aprile , saltando i gg di pioggia pero..

in genre la mia rotazione ideale , e' primo e secondo taglio di medica, poi secondo taglio +farina di mais , dopo terzo taglio di prato perenne integrato con del mais trinciato 1 e 2 semina , poi da fine settembre in poi alterno un gg prato stabile di 4 taglio con erba medica, e finito il trinciato fresco integgo con un po di farina di mais.

in inverno fieno di erba medica alernato a maggengo e mangime

deta cosi e' complicato , pero sul livello pratico no, a aprte che le fattrici da carne , hanno delle esigenze molto ingferiori e leggermente piu rutiche che quelle da latte..

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

21/07/2010, 10:41

3 anni fa si è iniziato a fine marzo, 2 anni fa a fine aprile, quest anno inizio aprile, direi che mediamente inizio aprile è il periodo dove si può iniziare, è chiaro che dipende dalle piogge.
Per la chiusura stesso discorso, se il terreno tiene ok, sennò devono stare dentro, settembre va sempre bene ma anche ottobre di solito è praticabile.

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

17/10/2010, 22:49

Ciao daniele,davvero interessante la tua esperienza col pascolo! ma con le performance delle lattifere puoi fornire qualche dato?e quali integrazioni alimentari extrapascolo fornite?grazie

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

18/10/2010, 18:54

Buonasera gentiluomini. Per quanto io adori vedere le vacche al pascolo, credo che sia scarsamente praticabile in molte Italiche zone. Alcuni giorni fa sono stato nella zona di Valpolicella (sopra Verona), li si vedono parecchie vacche nei pascoli ed è uno spettacolo. Ma in pianura ... con i costi che ha la terra e con la quantità che ne servirebbe e con i costi che ha il latte ... la vedo davvero dura. E' un po' il problema che abbiamo anche nella carne. Non possiamo essere competitivi con i Francesi perchè non abbiamo abbastanza terra. E quella poca che c'è ... costa tre occhi della testa.
Certo con i dovuti sussidi potrebbe essere un validissimo aiuto per evitare lo spopolamento della montagna e delle colline. Ma anche li ... ci sarebbe tanto da dire. Ma soprattutto MOLTISSIMO DA FARE !!!!

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

18/10/2010, 18:59

pero cambiare l'unifeed da silomais a siloerba mi sa che sta diventando realta in molte zone..

Re: Produrre latte dai pascoli di pianure o collina

19/10/2010, 15:09

ci sono certe inefficienze negli attuali sistemi foraggicoli... per esempio il fieno a volte si produce senza fare conto delle numerose perdite di conservazione (=perdite economiche sottovalutate)
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