si ma rimane il punto di partenza x venirne fuori , bisogna essere piu conorrenziali , o riduciamo le spese.
anche nei bovini da carne , tanto x rimanere nel forum guadagnano di piu chi fa del babby beef coi frisoni , o chi spende 15 volte tanto inun limousine/piemontese blonde d'acq. o bbb?
grintosauro ha scritto:si ma rimane il punto di partenza x venirne fuori , bisogna essere piu conorrenziali , o riduciamo le spese.
Vedi che stiamo dicendo le stesse cose? Ma come fa il piccolo o medio produttore a competere con i prezzi della grande distribuzione? Gli ingredienti, per me, rimangono due: associazionismo e maggiore educazione del consumatore, che diventi consapevole e responsabile. Presupposto necessario: allargamento della capacità di consumo a maggiori fasce della popolazione, il che - attenzione - non deve essere raggiunto con una maggiore tassazione ma tramite una diversa veicolazione degli investimenti pubblici. Non grandi opere eh, basta restituire le terre agli agricoltori e metterli in condizione di tornare a vivere una vita dignitosa: il resto viene da sè. Una buona giornata a tutti
educazione del consumatore , non significa obbligo..
secondo me il rpoblema di fondo e un altro .
premettimao io x un presupposto di equita' credo buona parte di coloro che lavorano nel mondo abbiano el stesse capacita , dopo tutto io considerei come culturalmente europe anche l'america latina( come discendeti culturalmente da spagnoli e portoghesi) e buona parte delle ex colonie inglesi del comwelt , quello che cambia lo stile di vita , e l'economia , oggi come oggi sono le regole , e gli usi del comune vivere.
e' nutile fare 10mila seghementali , sul motivo per cui in certi paesi l'agricoltura da reddito e qui no..
mi sa che ci sono troppe parole e poche situazioni facili da comprendere.
SU TUTTO SI PUO? GIOCARE ma non sull'alimentazione Credete che un qualsiasi sogetto acquisti carne per risparmiare o preferisca pagare qualcosa in più pur di avere un prodotto sano???
io sono per il pagare di più e di saper da dove viene e chi "aiuto"
ieri al super mercato mia moglie si è avvicinata alle arance "spagnole" ha chiesto se ne avevano di italiane, la commessa ha detto che al momento non ne avevano e allora abbiamo preferito non comprarle anche se erano in offerta € 1.00 al Kg sono andato da un fruttivendolo soprannominato "il gioielliere" capite voi il perchè e ho chiesto arance italiane, mi ha presentato la sua bella cassetta con tanto di bollino "SICILIANE" a € 1.50 a me cosa mi è costato spendere 2 euro in più penso a me nulla ma se tutti facessimo così credetemi la sicilia venderebbe le sue arance e i supermercati incomincerebbero a non acquistare il prodotto che non viene richiesto. 1+1=2
nell'abigliamento oggi molti preferiscono comprare ITALIANO CERTIFICATO perchè non c'è più richiesta di made in cina, il problema è l'inverso di mosche bianche che producono in italia TOTALMENTE siamo davvero rimasti in pochi ma credetemi il mercato a capito e la domanda cresce ogni anno di più quest'anno è +60%
a me sembra strano pagare delle arance siciliane 1,5 euro quando all'origine vengono pagate meno di 30centesimi .... meno di un mese fa ho comprato un paio di carpe antifortunuistiche , 54 euro ivate , provenienza tunisia, cuoio di cammello , devo dire , un po me girate le balle comprare un paio dis arpe chew sicuramente all'origine , non le avranno pagate piu di 10 euro , pero effettivamnete cuoio di cammello o dromedario , in italia nnc e ne somo molti , e divo dire che rispetto a quelel sintetiche che pagavo 70 euro , ne entra l'acqua ne scoppi da caldo sul tratotre in questi gg..
secondo em il rpobelma e' il ricarico piu che altro , perche x anni ci hanno frantumato el gonadi dicendo che la ns agricoltura nn era competittiva xhe abbiamo i costi fissi troppo alti , poi come un apravento nessuno va avedere perche le arance , che partono gia confezioante nell'arco di 4 giorni passano da 40 centesimi a 1,6cioe 4 volte tanto.. eche cavolo nn mi vnegano a dire che un tir che trasporta 250q.li di emrce , cosuma cosi tanto..
ermes ha scritto:io sono per il pagare di più e di saper da dove viene e chi "aiuto"
Ecco cosa intendo per "educazione del consumatore". Nessun obbligo, solo consapevolezza negli acquisti.
Avete ragione entrambi, a parer mio: occorre sia un consumatore più "solidale" sia una filiera di produzione più equa, una cosa non esclude l'altra, anzi.
Non ricordo bene,mi pare che tempo fà ci fosse stata un'iniziativa per far comparire in etichetta il prezzo pagato al produttore.Non so a quanti potesse interessare ma se sul banco della macelleria ci mettono giustamente che quel bovino l'ho allevato io è giusto che sappiano quanto ci rimetto.
Si sarebbe un passo avanti notevole verso la trasparenza e l'informazione per il consumatore, che molto spesso non conosce le dinamiche sottese al prezzo di un prodotto..