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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Aldo, e su questo siamo pienamente d'accordo, ci vediamo bene tutti, ma la domanda da porsi è: ma sono nate cosi o sono state portate ad essere cosi??? non è possibile portare negli anni anche qualche ns razza a tali livelli??? e non ci sarebbe maggiore soddisfazione in senso pieno nell'allevare nel vedere il migliorarsi della propria razza???.. Partendo da questi punti si fanno le migliorie non credo che l'origine di quella razza era cosi perfomante senza un tocco di semino diverso..... Quindi se la razza si estingue sarà impossibile per gioco forza migliorarla io sono per tenerla in vita è migliorala anche con anni ma tenerla in vita e ripeto migliorala l'estinzione è una grossa sconfitta per tutti noi allevatori e non, poi per chi vede il marcio ovunque la panacea non esiste per nessuno essere umano o animale.
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19/12/2009, 22:20 |
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Aldo
Sez. Bovini
Iscritto il: 24/08/2008, 23:25 Messaggi: 2028 Località: Sant'Agata di Esaro (CS)
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sono daccordissimo, l'ho già detto bisognerebbe farlo su tutte, maremmana, podolica, pontremolese, modicana, il problema è che siamo con diversi decenni di ritardo e insieme a voi vorrei cercare di capire il perchè, perchè in Italia non si riesce, non si è voluto o non si è saputo lavorare nell'ambito della selezione e del miglioramento delle produzioni di molte razze in modo da poter competere "un tantino" con quelle di altri paesi? non dico esasperazioni come i blu belga in foto sotto, ma a renderle più commerciabili e permettere a chi le alleva e a chi le lavora di trarne un certo reddito e scegliere le nostre anzichè quelle estere.
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Eternel,%20lot%20d'Eternel%20025.jpg [ 66.26 KiB | Osservato 764 volte ]
_________________ L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
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19/12/2009, 23:18 |
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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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Aldo ha scritto: il problema è che siamo con diversi decenni di ritardo e insieme a voi vorrei cercare di capire il perchè, perchè in Italia non si riesce, non si è voluto o non si è saputo lavorare nell'ambito della selezione e del miglioramento delle produzioni di molte razze in modo da poter competere "un tantino" con quelle di altri paesi?
già,siete mai stati nel sud della francia d'estate? non sarà come la sicilia,ma non è che non sia secco.... comunque,io credo che lungo tutto l'appennino(che sarebbe ben più sfruttabile della alpi) si sarebbe potuta creare una serie di allevamenti in linea vacca-vitello incredibile,e non saremmo qui a mandare i miliardi di euro(si,i miliardi) in francia in cambio di vitelli da ingrasso. o forse non è mai interessato più di tanto sviluppare un'agricoltura in questo senso....
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19/12/2009, 23:33 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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no paolo , se ognuno fa x sse la selezione nn va avanti.
stasera ne parlavo col vet. fecondatore , che a torino abbaimo un arap che va un po contro corrente.
in tutto il mondo si sa che il vaccino contro al blu tongue e' causa dia aborti , e qui si dice che e' colpa dell'alimentazione se abortiscono , solo x nn creare un precedente x nns scornarsi con asl..
il discorso della selezione e' che bisogna porsi degli obbiettivi primari e secondari.
se si fa carne , prima viene l'allevamento e poi al carne , per nn cadere in quello che e' successo nella BBB , che in ptica nn escono e ce il 70% di tagli.
io la mia idea e' un po filoamericana cieo linne fattrici e linee tori da monta ..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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20/12/2009, 0:41 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Aldo stravero siamo in ritardo di anni luce, bene, allora iniziamo a lavorare non dico recuperare, ma avvicinarsi a loro, proprio per non mandare da loro dei soldoni che sono la molla che fa girare tutto. E pensiamo a quanto indotto si può creare. Richy è vero che nell'Appennino si può lavorare meglio (però la torre di feudozzo da un lato recupera e tutela razze a rischio in ampio spazio demaniale chiuso e dall'altra parte fa il ripopolamento selvaggio di cervi, caprioli, daini ecc ecc e ti conta i peli nell'uovo) qui vedi molti miei scritti al merito. Grinto io non sono cosi sciocco da pensare o consigliare di migliorare la vacca da solo, con quali mezzi e soldi, e con pochi capi rimani fermo o peggiori la cosa. Il succo del problema è uno, siamo in 10 a scrivere qui ognuno dice la sua, partendo da giusti punti fermi, ma che a mio avviso devono essere di stimolo non di resa. Se ogni scienziato si fermasse ai primi tentativi, forse oggi non avremmo il pc, che è un grande mezzo che può aiutare la Pontremolese e altre. Qui molti di noi non hanno mai consigliato razze locali per uso domestico, consigliamo Ferrari a chi non ha la patente (colpa anche dell'arroganza presunzione di noi tutti che ci sopravalutiamo) Tutelare la ns biodiversità è tutelare noi stessi, se domani per assurdo noi dipendiamo in modo totale dall'estero siamo sicuri che sarà un bene?? La pontremolese, è una razza rustica, che forse messa a condizioni di alimentazione idonea può partire per essere migliorata. Io quando vedo cosa danno da mangiare a dei cavalli penso che vivono grazie a volontà superiori…… Diamo una chance a tutte le razze, oggi abbiamo mezzi e capacità per abbreviare i tempi, e non vedo nulla di male se un giovane parte con 5 pontremolesi e altre nell'attesa che la razza sia migliorata, o è un reato o un'onta sprecare del fieno per queste razze???. Secondo dati Fao l'Italia era una dei Paesi e più ricco di razze e varietà locali, ed è anche uno dei messi peggio nella difesa delle proprie razze a rischio…..
Come ho scritto sempre in molti topic vi è una cattiva educazione, perché, se ogni persona che non deve tranne reddito nell'immediato mettesse dentro un solo animale, uno non 50, di razza a rischio, salveremmo molte razze senza arrecare danni.
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20/12/2009, 2:16 |
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xsempremaledetto
Iscritto il: 10/10/2008, 14:41 Messaggi: 122
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Purtroppo il più grande problema è la mentalità delle persone, sono perfettamente d' accordo con paolo, si dice che al momento la razza non ha ragione di essere allevata perché non porta reddito e che se è scomparsa un motivo ci sarà, ma non c' è nessuno che voglia veramente provare a crearsi un redditto con una razza locale, il che da un lato è comprensibile perchè con le buone intenzioni e con la buona volontà non si mangia.. ma se gli enti credessero veramente nell' iniziativa e soprattutto un buon gruppo di allevatori credesse veramente nella razza sono sicuro che si arriverebbe a un buon risultato. Con i mezzi tecnici di cui disponiamo ora (sempre se applicati nella maniera corretta e in modo efficace) il miglioramento di una razza sarebbe moooooolto più veloce che in passato. Purtroppo il recupero di razze locali è quasi sempre una iniziativa di enti che si preoccupano della tutala delle biodiversità e sono pochi gli allevatori che che si interessano del progetto e la maggior parte di questi sono interessati solamente a ciucciarsi i contributi e una volta finiti i contributi salutano i quattro capi schifosi che hanno mantenuto in vita ( mantenere in vita è molto diverso da allevare) e si dedicano a altro; se gli allevatori coinvolti credessero nelle potenzialità della razza e fossero seguiti dalle persone giuste, capaci di indirizzare una selezione, credo che in relativamente poco tempo si possano raggiungere dei buoni livelli.
_________________ Diffida dal bue davanti, della mula dietro, del monaco da tutte le parti. (Miguel De Cervantes, 1547-1616)
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20/12/2009, 4:30 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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pero finche lo sviluppo di una determinata attivita' e' legata allo sviluppo economico commerciale , va da se che se vogliamo fare selezione , non deve essere verso un tragurdo. a tal fine non so neanche trovare la parola esatta per esprimere il concetto esatto.
se facciamo un parallelo con le razze avivole italiane , poche sono quelle che son uscite dal guscio , del prodotto nicchia.
oltre tutto il latte e ancor piu la carne , hanno un processo di lavorazione , che e' abbastanza dispendioso ( cioe non e' come il marrone della val di susa , che una volta setacciato , calibrato essiccato e messo nei sacchetti , puo essere venduto..), e cio ha bisogno di una struttura alle spalle notevole.
nel passato ognuno x la sua ragione ha avuto un po la mania di protagonismo , pensiomo quando si lezionava la piemontese (fino agli anni 60) anche per il altte, come se da ogni razza si potesse ottenere tutto latte e carne .
oggi nn e' cosi', ormai le razze da altte sono meno di una decina, quelle da carne un po di piu..
il limite sulla carne e ottenere degli ibridi da carne ,
sara' questo il futuro?si no forse.
secondo me non facciamo l'errore di voler a tutti i costi selezionarla x la carne. avete detto che e' una buona fattrice , bene cerchiamo di sviluppare questo punto , e non andiamo a pestare i piedi in sun settore (carne) dove gia ne arriva da tutto il mondo , ma cerchiamo di collaborare tra razze (cioe incorci) per far fronte comune alla concorrenza estera.
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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20/12/2009, 9:52 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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Condivido molti dei concetti espressi dai molti partecipanti . Vi aggiungo una curiosità che molti forse non sanno. Le Aubrac,Parthenaise postate da Aldo non sono solo simili alla nostra Pontremolese. Ricordate il discorso dei "CEPPI"!!! Ebbene queste razze fanno parte di un unico gruppo e le evoluzioni morfologiche positive sono possibili ed auspicabili anche sui nostri gruppi etnici.
Ma come si fa ad indurre modificazioni tanto radicali in una razza ????? Se vi facessi vedere le foto della Parthenaise del 1925 rimarreste stupiti. NESSUNA DIFFERENZA DALLA PONTREMOLESE.
L'allevamento e la selezione deve tornare ad essere obbiettivo DEGLI ALLEVATORI
Non ci sono scienziati in laboratorio a rendere belle le razze francesi ma allevatori che credono in modo caparbio nel fatto che lavorando si ottengono i risultati.
Purtroppo noi italiani siamo del tutto ignari di quanto si può fare con il proprio lavoro unito al lavoro di altri che remano nella stessa direzione .
Piemontese, Marchigiana, Chianina, Romagnola ci vengono invidiate ma sono il frutto di lavoro di ALLEVATORI del secolo passato . Occorre interrogarsi se nonostante sia sfaldato il tessuto allevatoriale italiano valga la pena ancora una volta credere nelle proprie possibilità e non cedere come dice bene Grinto di incrociazzare tutto e buona notte .
E pensare che gli agricoltori di una volta avevano a disposizione una stalla 10 vacche e la loro fatica e pensavano di cambiare il mondo.......
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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20/12/2009, 12:27 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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si ma la selezione e' una conseguenza dei tempi,
non per altro le aubrac e le parthenaise in francia sono usate da incrocio come fattrice..,
se si vuole portare la pontremolese di nuovo in auge , non bisogna fare gli errori fatti con le altre razze da carne italiane , tra gli anni 50 e gli anni 80/90
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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20/12/2009, 12:39 |
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alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
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_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
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20/12/2009, 12:45 |
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