Aldo ha scritto:ho dimenticato la più rustica di tutte, la gasconne, però mi rendo conto che siamo decisamente fuori tema
, vorrei dire soltanto un'altra cosa, il mio concetto non è quello di importare le razze estere e fare estinguere le nostre, ma mi chiedo perchè le nostre sono ancora allo stato in cui si trovavano secoli fà e in altri paesi, invece, hanno pensato bene di migliorare anche le produzioni? la gasconne, appunto, presente sui pirenei ha mantello grigio che ricorda le vacche podoliche della mia zona ma ha le forme che assomigliano quasi alla piemontese.
secondo me questo andrebbe fatto anche con le nostre razze, maremmana, podolica e magari la pontremolese, se no come dice ricky, se non serve a niente che ne facciamo?
Tornerei al post di Alessio Zanon nel quale afferma:
"Grinto visto che giro in lungo in largo le zone Appenniniche di cui parliamo ti posso dire che attualmente li vengono allevati Bovini di razze specializzate da latte e carne.
MAI HO VISTO ANIMALI TANTO SCADENTI SIA DAL PUNTO DI VISTA PRODUTTIVO CHE CONFORMAZIONALE .
NESSUNO DEI CAPI PRESENTI ALLE LOCALI MOSTRE BESTIAME RAGGIUNGEVA I PARAMETRI MINIMI DI MACELLAZIONE.
Parliamo di Limousine, BBB, Frisone, Brune, Valdostane,Bionde d'Aquitania , Pezzate Rosse e meticci fra i più vari.
MI SEMBRA CHE QUESTO SIA UN ELOQUENTE ESEMPIO DI COME NEL 2009 IN QUELLE ZONE UN CAMBIO RADICALE DI RAZZE NON ABBIA PORTATO IL BEMCHE' MINIMO MIGLIORAMENTO PRODUTTIVO.
Motivo per cui mi sento di poter dire con ragionevole approssimazione che questi bovini locali in determinate località ed opportunamente seguiti sono e sarebbero indicati allo sfruttamento delle risorse locali ".
Se in determinate zone, con l'introduzione delle razze e non razze sopra citate, non si è realizzato il benchè minimo miglioramento produttivo, perchè non considerare positivamente l'eventualità del recupero di razze a rischio estinzione sicuramente più vocate ed "indicate allo sfruttamento delle risorse locali"?
Mi pare ovvio che una Pontremolese non possa diventare una Piemontese o una frisona, in termini di resa. Nè si è sostenuto ciò. Ad ogni buon conto, sempre in determinati contesti, non mi sembra si raggiunga un gran risultato riducendo una frisona, una bruna o una valdostana ad un animale non in grado di raggiungere i "parametri minimi di macellazione". Magari si potrebbe recuperare quanto di buono una razza può esprimere, esaltando le sue caratteristiche al meglio; meglio che va conseguito facendo ricorso a quel miglioramento cui fai giustamente riferimento.