|
Autore |
Messaggio |
alessiozanon
Sez. Polli
Iscritto il: 05/05/2008, 12:36 Messaggi: 3626
|
Le finalità di questo post non sono e non vogliono essere le caratteristiche produttive della razza . Tali non erano neanche le discussioni che ci hanno impegnato per mesi sulla Podolica se ricordate. Come avrete notato non entro nelle dinamiche relative a produzione di carne e redditività dell'allevamento . Osservo comunque che questo importante tassello relativo all'allevamento non può e non deve essere l'unico modo di approcciare un argomento come il settore bovino.
Dire cosa ce ne facciamo di queste bestie brutte e improduttive quando non si riesce a fare reddito con le bestie belle non mi sembra significativo.
Anche un Parco nazionale ,un acquedotto romano ,un bel paesaggio non produce reddito se non indotto dal piacere di osservare , capire, conoscere eppure non mi sembra che questo desti particolari preoccupazioni.
_________________Dobbiamo avere più coraggio di guardare la realtà, così ci farà meno paura. Alessio Z.
|
18/12/2009, 17:50 |
|
|
|
|
ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
|
alessiozanon ha scritto: Anche un Parco nazionale ,un acquedotto romano ,un bel paesaggio non produce reddito se non indotto dal piacere di osservare , capire, conoscere eppure non mi sembra che questo desti particolari preoccupazioni. giusta osservazione. però,parlando di bovini,parliamo,come c'è scritto anche nei titoli del forum,di "animali da reddito". ora,io non discuto che una vacca simile alla pontremolese o a tante altre possa vivere in luoghi dove le altre razze non riescono a sopravivere; però,per quanto poco possa costare un vitello prodotto da una vacca del genere, ma cho lo dovrà poi ingrassare,che reddito ne potrà ricavare? e badate che non voglio disprezzare la razza,un esempio: una vacca charolais e una garonnese mangiano più o meno uguale, ma il prodotto finale (il vitello) nel garonnese vale qualche 100 € in più. io credo che chi vuol trarre del reddito dall' allevamento debba guardare anche (soprattutto)quello. se poi si vuol conservare la razza come tante altre al pari di un museo,non sono certo io a impedirlo,però potrà servire principalmente per "osservare,capire,conoscere"
|
18/12/2009, 23:18 |
|
|
Driu
Iscritto il: 17/04/2009, 14:11 Messaggi: 165
|
"ora,io non discuto che una vacca simile alla pontremolese o a tante altre possa vivere in luoghi dove le altre razze non riescono a sopravivere; però,per quanto poco possa costare un vitello prodotto da una vacca del genere, ma cho lo dovrà poi ingrassare,che reddito ne potrà ricavare?"
...presumo se ne possa ricavare un reddito comunque maggiore rispetto al non reddito derivante da una vacca di una razza che in determinati luoghi non riesce a sopravvivere ( nè la vacca, nè, conseguentemente, il vitello).
|
18/12/2009, 23:53 |
|
|
Aldo
Sez. Bovini
Iscritto il: 24/08/2008, 23:25 Messaggi: 2028 Località: Sant'Agata di Esaro (CS)
|
ma poi veramente altre razze non riescono a sopravvivere? è un dato certo che se vi porto degli incroci limousin dopo qualche tempo queste muoiono? secondo me anche questa è un po una forzatura, lo sò che sono un po esterofilo però non ci sono solo blu belga, blonde d'aquitaine, charolais, limousin e piemontesi, ci sono razze che per rusticità non hanno nulla da invidiare alla podolica o alla maremmana però nello stesso tempo i francesi hanno pensato a migliorare la conformazione e le rese in carne, secondo voi queste bestie in foto non riuscirebbero a sopravvivere nelle nostre zone più difficili? vi sembrano tanto delicate?
Allegati:
11842_163939893892_93185073892_2908414_5108316_n.jpg [ 60.01 KiB | Osservato 808 volte ]
7830_156104463892_93185073892_2839566_395267_n.jpg [ 55.49 KiB | Osservato 807 volte ]
_________________ L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
|
19/12/2009, 1:27 |
|
|
Aldo
Sez. Bovini
Iscritto il: 24/08/2008, 23:25 Messaggi: 2028 Località: Sant'Agata di Esaro (CS)
|
mi riferivo solo al concetto sopra citato, il fatto di recuperare una razza italiana in estinzione è un'altro discorso che merita tutto il rispetto
qui sotto, da me fotografati, gli incroci derivati dalle razze sopra illustrate, aubrac e salers, con toro charolais
Allegati:
DSCN1452.JPG [ 88.52 KiB | Osservato 807 volte ]
_________________ L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
|
19/12/2009, 1:38 |
|
|
Aldo
Sez. Bovini
Iscritto il: 24/08/2008, 23:25 Messaggi: 2028 Località: Sant'Agata di Esaro (CS)
|
ho dimenticato la più rustica di tutte, la gasconne, però mi rendo conto che siamo decisamente fuori tema , vorrei dire soltanto un'altra cosa, il mio concetto non è quello di importare le razze estere e fare estinguere le nostre, ma mi chiedo perchè le nostre sono ancora allo stato in cui si trovavano secoli fà e in altri paesi, invece, hanno pensato bene di migliorare anche le produzioni? la gasconne, appunto, presente sui pirenei ha mantello grigio che ricorda le vacche podoliche della mia zona ma ha le forme che assomigliano quasi alla piemontese. secondo me questo andrebbe fatto anche con le nostre razze, maremmana, podolica e magari la pontremolese, se no come dice ricky, se non serve a niente che ne facciamo?
_________________ L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
|
19/12/2009, 2:00 |
|
|
grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
|
se fosse cosi rustica , perche allora in friuli hanno importato gli yacht , dalla germania , che venivano dal pakistan , e non hanno preso una razza autoctona?
in molti casi di salvaguardia delle razze in via di estinzione ,non so perche , o forse x esperienza , ce sempre puzza di bruciato....
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
|
19/12/2009, 8:32 |
|
|
horse87
Iscritto il: 21/01/2009, 18:01 Messaggi: 223 Località: Regione: Trinacria
|
Scusate se mi intrometto, nella mia zona ho saputo che i giovani allevatori che iniziano un'attività possono ricevere quattro vitelle razza modicana, che poi dovranno restituire dopo 4/5 anni. Così penso sia un incentivo sia per i giovani, che una soluzione per evitare l'estinzione di alcune razze. Scusate l'ot ma penso sia una discreta soluzione che si potrebbe riproporre per altre razze. Sbaglio? Già che ci sono, se allevando razza modicana, la incrocio con razze come limousin o charolaise, cosa pensate si avrà come prodotto finale (è una soluzione per migliorare la razza?). Grazie a tutti e scusate se ho sparato cavolate (anzi ditemelo).
_________________ Il valore della vita non sta nella lunghezza dei suoi giorni, ma nell’uso che se ne fa: si può vivere molto a lungo, ma molto poco.
Megghiu co picca godiri ca cu assai triuliari
|
19/12/2009, 9:32 |
|
|
paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
|
1)E' risaputo che i cammelli sopravvivono al deserto altri animali no, questa è evoluzioni di adattamento (poi si trovano cammelli anche nei zoo norvegesi) 2)Come detto io uso un toro limousine come secondo toro, credo che l'errore ns e di non leggere le affermazione legate al contesto del topic. 3)Paragonare miglioramenti fatti dove vi è pascolo sempre verde con zone senza pascolo non ha senso, portiamo tutte le razze nel deserto e vediamo se ci sarà una normale e naturale involuzione della specie,...... (il brumby, il mustang,) siamo tutti del settore le forzature sono la chiusura. La biodiversità va tutela come patrimonio genetico, grazie ad un ampio e variegato patrimonio genetico che possiamo migliorare le cose, senza biodiversità ci si ferma per evidenti limiti raggiunti da ogni singola razza (tranne per mutamenti spontanei dei geni ma è un evento rarissimo perché è una cambio radicale della stessa razza), la doppia groppa non è un miglioramento delll'uomo è un miglioramento genetico (spontaneo su qualche animale veicolato a seguire dopo su altri) in sintesi più è variegato il patrimonio genetico più evoluzione può esserci. 4)Esempio fuori topic, i PSI sono ormai fermi da anni sulle velocità di punta, tanto che hanno tentanto incroci fuori razza per aumentarne la velocità, se non vi era una razza diversa per testare su cosa lavoravano?????
Siamo coerenti e diamo valore alle cose, se i prodotti di nicchia deve essere fatti con disciplinari (poi sono una truffa, non sempre, perché qui tutti truffano e noi siamo immacolati) e razze tipiche, non vedo il rischio per le razze cosmopolite. Secondo me non ha senso vendere un cacio cavallo dop di frisona è una palese forzatura commerciale, su questi canali bisogna lavorare con queste razze. Io ai francesi invidio solo una cosa il loro saper valorizzare i propri prodotti senza se e senza ma, ricordando che il movimento non global nasce proprio in Francia a difesa dei propri prodotti, possiamo anche dire che le razze francesi sono migliori, ma se qualche fesso non tutela le ns razze la vedo molto dura. Con questo non intervengo più sulla cosa, per evitare continui fuori topic da me indotti. Saluti Paolo
|
19/12/2009, 12:44 |
|
|
Driu
Iscritto il: 17/04/2009, 14:11 Messaggi: 165
|
Aldo ha scritto: ho dimenticato la più rustica di tutte, la gasconne, però mi rendo conto che siamo decisamente fuori tema , vorrei dire soltanto un'altra cosa, il mio concetto non è quello di importare le razze estere e fare estinguere le nostre, ma mi chiedo perchè le nostre sono ancora allo stato in cui si trovavano secoli fà e in altri paesi, invece, hanno pensato bene di migliorare anche le produzioni? la gasconne, appunto, presente sui pirenei ha mantello grigio che ricorda le vacche podoliche della mia zona ma ha le forme che assomigliano quasi alla piemontese. secondo me questo andrebbe fatto anche con le nostre razze, maremmana, podolica e magari la pontremolese, se no come dice ricky, se non serve a niente che ne facciamo? Tornerei al post di Alessio Zanon nel quale afferma: "Grinto visto che giro in lungo in largo le zone Appenniniche di cui parliamo ti posso dire che attualmente li vengono allevati Bovini di razze specializzate da latte e carne. MAI HO VISTO ANIMALI TANTO SCADENTI SIA DAL PUNTO DI VISTA PRODUTTIVO CHE CONFORMAZIONALE . NESSUNO DEI CAPI PRESENTI ALLE LOCALI MOSTRE BESTIAME RAGGIUNGEVA I PARAMETRI MINIMI DI MACELLAZIONE. Parliamo di Limousine, BBB, Frisone, Brune, Valdostane,Bionde d'Aquitania , Pezzate Rosse e meticci fra i più vari. MI SEMBRA CHE QUESTO SIA UN ELOQUENTE ESEMPIO DI COME NEL 2009 IN QUELLE ZONE UN CAMBIO RADICALE DI RAZZE NON ABBIA PORTATO IL BEMCHE' MINIMO MIGLIORAMENTO PRODUTTIVO. Motivo per cui mi sento di poter dire con ragionevole approssimazione che questi bovini locali in determinate località ed opportunamente seguiti sono e sarebbero indicati allo sfruttamento delle risorse locali ". Se in determinate zone, con l'introduzione delle razze e non razze sopra citate, non si è realizzato il benchè minimo miglioramento produttivo, perchè non considerare positivamente l'eventualità del recupero di razze a rischio estinzione sicuramente più vocate ed "indicate allo sfruttamento delle risorse locali"? Mi pare ovvio che una Pontremolese non possa diventare una Piemontese o una frisona, in termini di resa. Nè si è sostenuto ciò. Ad ogni buon conto, sempre in determinati contesti, non mi sembra si raggiunga un gran risultato riducendo una frisona, una bruna o una valdostana ad un animale non in grado di raggiungere i "parametri minimi di macellazione". Magari si potrebbe recuperare quanto di buono una razza può esprimere, esaltando le sue caratteristiche al meglio; meglio che va conseguito facendo ricorso a quel miglioramento cui fai giustamente riferimento.
|
19/12/2009, 12:57 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|