Tranquillo Aldo sono sicuro che te ne prenderesti cura . Inoltre magari riusciremmo a mangiare anche qualche gustosa bistecca da questa razza . Le razze stanno bene in mano agli allevatori, magari con un adeguato supporto tecnico ma sempre in mano agli allevatori .
Se non ricordo male, anticamente era a triplice attitudine - latte, carne e lavoro. Si tratta di una razza molto frugale. Ma le rese in latte non credo siano eccezionali. Per quanto riguarda la carne non so davvero..
La scrosa estate sono stato nelle valli di Zeri. Ho fotografato una vacca che potrebbe essere un meticcio di Pontremolese. Volevo condividere con voi la foto, ma non so come inserirla. Ce l'ho allegata ad una email. Come posso fare per metterla qua sopra?
Le osservazioni su resa ecc ecc sono purtroppo molto datate e riferite ad osservazioni su allevamenti lontani dalle odierne possibilità. Considerate comunque che essendo attualmente meno di 20 capi non ne farei un discorso di resa . Ho degli allevatori che allevano vacche Tortonesi con razionamento e tevcnica di allevamento e razionamento ottimale ottenendo produzioni e rese del tutto soddisfacenti. questo per dirvi , prima salviamola poi con pazienza miglioriamola....
Poi volevo brevemente rispondere a
ricky75 Inviato: 16/12/2009, 21:25
scusate,io sarò più terra terra,ma di animali così,cosa ce ne dobbiamo fare? oggi non si fa reddito con le bestie belle,figurarsi con queste.... però,giustamente,ognuno fa come vuole,non voglio offendere nessuno
Ogni parere è utile ma io personalmente devo ancora capire il significato di questo intervento?????????????
Grinto visto che giro in lungo in largo le zone Appenniniche di cui parliamo ti posso dire che attualmente li vengono allevati Bovini di razze specializzate da latte e carne. MAI HO VISTO ANIMALI TANTO SCADENTI SIA DAL PUNTO DI VISTA PRODUTTIVO CHE CONFORMAZIONALE . NESSUNO DEI CAPI PRESENTI ALLE LOCALI MOSTRE BESTIAME RAGGIUNGEVA I PARAMETRI MINIMI DI MACELLAZIONE. Parliamo di Limousine, BBB, Frisone, Brune, Valdostane,Bionde d'Aquitania , Pezzate Rosse e meticci fra i più vari.
MI SEMBRA CHE QUESTO SIA UN ELOQUENTE ESEMPIO DI COME NEL 2009 IN QUELLE ZONE UN CAMBIO RADICALE DI RAZZE NON ABBIA PORTATO IL BEMCHE' MINIMO MIGLIORAMENTO PRODUTTIVO.
Motivo per cui mi sento di poter dire con ragionevole approssimazione che questi bovini locali in determinate località ed opportunamente seguiti sono e sarebbero indicati allo sfruttamento delle risorse locali .
La vacca che vedi in foto ( detto dall'allevatore e non da me che sono di parte) ha partorito in modo naturale , presenta una conformazione mammaria adeguata e mantiene una curva di lattazione soddisfacente ( ricordiamoci però che ora mangia mangime, insilato, fieno buono ed ha incrementato il suo peso corporeo di olte 1 quintale.)
Anche io sono convinto del valore aggiunto delle razze locali. A me piace la vacca in foto ideale per la macchia. Qui da me ormai parlare di razze spinte è utopia, le razze spinte sono tenute in stalla, le uniche che riescono a vivere bene sono incroci, maremmane e podoliche, da giugno a dicembre piove pochissime volte e il terreno è aridissimo le vacche sopravvivono solo di fronde (poche razze alzano la testa per cibarsi a routine) e pochissima erba di sottobosco la falasca, per chi conosce l'erba sa di cosa parlo. Per la mia visione, cioè linea vacca vitello, le razze locali sono le migliori balie utilizzando tori da carne spinti. Ovvio parlo del ns metodo di allevamento, tenendo le vacche sempre libere in ampi recinti e catturate (con gli incastrini) solo per le analisi e menate varie, alcune razze spinte non superano l'inverno.
tutte ste difficolta non le vedo , forse nel latte nelle disametabolie, e un po nelle caratteristiche del parto le altre .
forse un po piu di rusticita ci vorrebbe, ma l'ultima volta che in un assemblea anaborapi ho chiesto di avere degli animali piu rustici, mi hanno risposto che con 1,45 di igm , la rusticita ce eccome.. dimenticando che i difetti genetici ci sono eccome
non dimentichiamo che un prodotto di nicchia dve avere almeno 2500 capi
Grinto, le difficoltà per le persone preparate se ne presentano meno a prescindere dalla razza, le razze locali devono essere usate proprio per sfruttarne le capacità di rusticità e resistenza a condizioni “estreme”, unico modo per rientrare nei costi. Prima ho parlato dei recinti, nei recinti da noi ci entrano il 1 Dicembre e escono a Marzo, in questi periodi il 60/70 % degli allevatori alimenta 2 balle di paglia 1 di fieno (proporzione foraggio non solo3 balle) e non tutti i giorni.... se hanno molto spazio.