Parmalat sta dismettendo alcuni marchi di fresco, e si dice nei corridoi, io lavoro con Parmalat nella distribuzione del latte fresco, che questa politica continuera' . A noi non dicono nulla di preciso, ci fanno allungare il collo. Se dovesse subentrare Lactalis non credo che questa tendenza possa cambiare. Parmalat dice che la distribuzione del fresco è troppo impegnativa e onerosa.......... pur pagando il latte sotto i 40 cent.
Riporto l'odierno comunicato stampa del neo-ministro dell'agricoltura.
“E' necessario fare il possibile e l'impossibile per mantenere Parmalat in mani italiane. Il comparto lattiero-caseario costituisce una risorsa importante per l'economia nazionale, basti considerare che la produzione del latte nel nostro Paese è pari a 11 milioni di tonnellate, con un numero di allevamenti pari a circa 60 mila, e oltre duemila imprese che impiegano 25mila addetti, per un indotto che supera i 100mila lavoratori. Difendere i produttori significa difendere la qualità, difendere la produzione significa difendere il lavoro diretto e l’indotto. E in tal senso non può che essere auspicabile un dialogo sempre più proficuo con i sindacati e con le organizzazioni professionali. Il Ministero delle Politiche Agricole intende, per questo, promuovere un tavolo di filiera. Riteniamo che meriti grande attenzione per la sua lungimiranza la proposta avanzata dal Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, relativa alla necessità di norme anti-Opa, utili a proteggere, da scalate straniere, i settori strategici della nostra produzione, come quello, appunto, lattiero-caseario. In ciò deve ravvisarsi anche e soprattutto un obiettivo di difesa dei lavoratori”. Fonte MiPAF
la ferrero non intende entrare nel comparto lattiero aseario , con l'accordo sull'impianto di moretta x la produzione di 5autotreni di latte in polvere al giorno con latte italiano (certificato aggiungo io...) e' quasi autosufficente per i 3 stabilimenti che ha da quanto mi risulta (uno in campania e 2 al nord)
e' anche vero che avendo anche stabilimenti in europa potrebbe portare anche la' il latte in polvere italiano, ma li la guerra commerciale sarebbe durissima (e riaggiungo, alla faccia della armonizzazione delle politiche economiche della comunita' europea, che quando si tratta di far entrare in Italia prodotti alimentari, son gia' li pronti , quando viceversa si tratta di esportare prodotti italiani all'estero, sono gia' con le baionette inserite..)
Marco ha scritto:Riporto l'odierno comunicato stampa del neo-ministro dell'agricoltura.
la produzione del latte nel nostro Paese è pari a 11 milioni di tonnellate, con un numero di allevamenti pari a circa 60 mila, e oltre duemila imprese che impiegano 25mila addetti, per un indotto che supera i 100mila lavoratori
povera agricoltura! trattata come merce di scambio in europa,in italia vede passare ministri su ministri,solo perchè si deve dare una poltrona a qualcuno. quello nuovo non solo ha in corso due processi per associazione mafiosa,ma non riesce nemmeno a farsi dire quanti allevamenti da latte ci sono in italia...(circa 40mila,una bella differenza,non trovate?) e pensare che ci sono in ballo i negoziati per la pac post-2013...
Notizia di stasera TG Radio ore 17.00 RAI 1, "... l' O.P.A. sull' acquisizione PARMALAT, secondo LACTALIS non era necessaria, poichè avendo "solo" il 28% (circa se non ricordo male) del capitale PARMALAT, questa "quota" non determina un'acquisizione. Con questo comunicato, che si commenta da solo ... si può ben comprendere come "queste" persone possono "interpretare" il nostro livello di "comprensione". Per quanto riguarda poi FERRERO, la mia era una ... "speranza", dopo che alcuni giorni fa alla televisione avevo sentito nominarla tra le ... papabili. Comprendo comunque la posizione della FERRERO che ancora una volta dimostra attenzione ed intelligenza nell'osservare le opportunità, ma soprattutto valuta i propri limiti. Sull'acquisizione da parte della GRANAROLO ... mah ... considerando alcuni scenari "forse" credo farebbe meglio a vedere cosa fa la FERRERO piuttosto che tuffarsi in un avventura/gorgo che non si sa dove possa portare. Ma questa è una mia personale affermazione, che non ha certo dati specifici, se non mie personali considerazioni guardando alcuni movimenti di mercato. Probabilmente a migliaia di chilometri dalla realtà GRANAROLO, ma se così NON fosse ... non mi spiacerebbe che GRANAROLO lo mostrasse con i fatti ai suoi soci. Sulla ... "presenza" di aziende zootecniche e di produzione latte (praticamente uguale a quella Olandese con una popolazione di poco superiore a 15.000.000 di abitanti), stendo un velo pietoso, ma è per questo che siamo così scarsamente tutelati dai nostri politici, portiamo pochi voti. Sui ministri ... dopo il povero ministro Marcora (padre) negli anni '60 non abbiamo più avuto un ministro all'altezza della situazione. Di fatto quanti erano gli addetti all' agricoltura in quegli anni ? (domanda retorica).