Cari colleghi ed amici eccomi qui. Prima cosa ... evitiamo pubblicità, grazie.
Allora vi ringrazio per l' invito, l'argomento è decisamente interessante, almeno per me, e spero lo sia anche per gli altri frequentatori del sito. La disponibiltà di prodotti a base di acidi grassi omega 3 crea una frequente "proposta" del mercato per noi allevatori. Dato che ho delle mie idee in merito gradirei non influenzare il vostro giudizio con quello che io penso. Quindi inviterei TUTTI ad a sviluppare una "propria" idea in merito, visto che i costi di questi alimenti è decisamente elevato e che l'industria non riconosce, almeno in Italia, l'arricchimento "naturale" di acidi grassi omega 3.
La prima considerazione è ... "
Per cosa li si vuol addizionare alla dieta delle vostre bovine ? "
Credo che questa sia la BASE da cui partire. Poi dobbiamo prendere in considerazione che per ... "funzionare", devono essere rispettate determinate ... "condizioni". La prima è quella di "creare" le migliori condizioni perchè questi acidi grassi svolano la loro azione al meglio e quindi razioni ricche in anti-ossidanti. La seconda è che vi sia un rapporto corretto tra omega 3 e omega 6 (il rapporto corretto è 1 a 6 ). Fatte queste prime ... precisazioni preniamo in analisi le varie "fonti" di approvvigionamento di questi "omega 3". Nel regno vegetale il più disponibile è il seme integrale di lino che ha una percentuale di olio di circa il 27-30 % , la percentuale di acidi grassi omega 3 in quest'olio è di circa il 53-57%. Quindi ... su 100 grammi di prodotto abbiamo 30 grammi circa di olio di lino e circa 15-18 grammi di omega3. Altri prodotti vegetali che contengono acidi grassi omega3 sono i semi di Chia che comunque non sono facilmenti reperibil presso i nostri allevmenti. Altri acidi grassi che sono disponibili nelle razioni per le nostre bovine sono gli altrettanto famosi omega6. Sono ovviamente più facili da reperire e si trovano nel nostro caso nel mais, nella soja e nel girasole integrale. Nel caso della farina di mais che ha circa il 4% di grassi per lo più omega6, ma anche acido oleico e palmitico. Quindi dobbiamo calcolare che se ina razione somministriamo ad esempio 5 Kg. di mais apporteremo 200 grammi di olio (di cui 120 gr. circa di omega6) a questo conteggio vanno aggiunti i gr. di grassi che provengono dall'insilato di mais e da altri prodotti oleosi e dal lino stesso. Fatto questo conteggio ... vedremo più o meno quanto acido linolenico servirà per creare il famoso rapporto 1:6 tra omega3 e omega6.
A questo punto dobbiamo prendere in considerazione la sicurezza dei vari prodotti e l'efficacia degli stessi. Già poichè in base al tipo di catena e dalla quantità degli atomi di carbonio presenti, un acido grasso omega3 può essere più o meno "efficace". In termini di efficacia i migliori sono l'acido eicosapentaenoico (20:5 EPA) e L'acido docosaesaenoico (22:6 DHA) che sono presenti soprattutto nei pesci. Per chiudere ... l'olio di lino è molto sensibile all'ossidazione, alle temperature ed alla luce solare. Non a caso, in natura, questi preziosi acidi grassi si trovano abbinati a grandi apporti di vitamina E.
La mie future considerazioni saranno in virtu della risposta che darete alla prima domanda che vi porgo... in questo post. che tra l'altro è già stato eccessivamente lungo. IMPORTANTE che gli omega3 non siano una delle troppe "scorciatoie" o un metodo per "imbonire" il gonzo di turno con semplici "aggiunte" che non risolvono il problema principale. W gli omega3 certamente ma ... non come soluzione ad un problema che probabilmente non viene risolto con i soli omega3.
A presto