Sia nei sintomi della malattia che nella terapia...coincide perfettamente. Ho avuto altri casi tutti risolti, tranne in uno. Una vitella di circa 12 mesi, nonostante fatta la terapia, è rimasta cn incapacità di cibarsi. Praticamente mastica e rumina perfettamente se inserisco manualmente il foraggio in bocca...ma nn riesce da sola. Credo che dopo circa 40 gg di prove...sia arrivato il momento di mollare. Comunque grazie
Fortunatamente non ho una "diretta" esperienza, ma come ti ha detto in precedenza il buon Grinto, la vitamina B1 è la terapia più diffusa per il problema della PEM, infatti si è sempre ipotizzato dipendesse da una carenza della B1 (tirannia) la cui produzione è assicurata dai batteri cellulosolitici situati nel rumine. La tiamina viene resa utilizzabile mediante un processo epatico e la sua carenza o indisponibilità blocca due principali e basilari processi della degradazione degli zuccheri il ciclo di Krebs ed il ciclo dei pentosi. Quindi una razione ricca di glucidi facilmente fermentescibili (concentrati) può alterare lo sviluppo della flora endoruminale e determinare lo sviluppo di batteri aminolitici, che sono consumatori di vitamine del gruppo B, con conseguente loro possibile deficit. Diete che a livello ruminale possono selezionare alcuni microrganismi in grado di sintetizzare enzimi ad attività antivitaminica (tiaminasi), sono state individuate 2 tiaminasi che agiscono con meccanismo biochimico differente, il Bacillus thyaminoliticus e Clostriduium sporogenes ed il Bacills aneurinoliticus. Ma anche alcuni farmaci sono in grado di antagonizzare la Vit B1, quindi SEMPRE PRIMA DELL'USO DI QUALSIASI FARMACO CONSULTARE UN MEDICO VETERINARIO. Ma la carenza di tiamina può essere dovuta anche ad un ridotto assorbimento a causa di processi patologici a carico dei prestomaci e/o dell’intestino. Inoltre Diete carenti in rame, zinco, molibdeno e ferro sembrano essere coinvolte nella patogenesi delle forme di PEM zolfo-indotte. Quindi un dieta equilibrata con giusto apporto di fibra grezza (che stimola le secrezioni salivari ed i movimenti ruminali), di vitamine e minerali un corretto apporto di tiamina, controllo attento ai dosaggi in zolfo e metalli pesanti con la dieta ed Individuare dove vi possano essere fonti occulte di zolfo nell’allevamento (acqua di abbeverata !!), ed infine un corretto bilanciamento nei componenti tra fieno e concentrati ad evitare pericolose acidosi
In un altro caso, con la somministrazione di B1, il problema è subito rientrato ed il bovino a riacquistato anche la vista. In questo invece, credo abbia ragione Grintosauro...ci sarà stato un danno cerebrale irreversibile
Io dato un consiglio tecnico pratico Roby nella qualità di doct. Ha dato una conferma o meno della prassi profilattica per prevenire. E lo spunto su eventuali analisi chimiche degli alimenti x la presenza di muffe batteri che limitanogli effetti delle vit del gruppo B. Sottovalutare anche questo aspetto potrebbe essere una leggerezza .
C'e' una pianta tossica che prospera nelle zone molto umide, da me e' pieno, non so come si chiama, domani faccio una foto... oltre ad una propria tossicita', nei ruminanti, ha il potere di inibire la produzione di vitamina B1 da parte della flora ruminale per il suo alto contenuto in zolfo
Aldo, quando ti è possibile...fai vedere questa pianta? Nel mio di caso, la vitella si è sentita male dopo 2/3 gg di pascolo...potrebbe essere anche qualche particolare pianta