Cara Elish ... pur condividendo appieno il senso del tuo post, e pur deplorando le lungaggini burocratiche cui spesso siamo sottoposti, credo che si debbano fare un paio di distinguo.
1) Certamente il "recupero" di alcune aree marginali, tipo le sub-alpine, sono da incentivare. Ma detti piani devono, a mio avviso, partire proprio da quello. Vale a dire dal recupero del territorio stesso. Quindi un piano economico vincolato al territorio nel quale mettere la razza tipica. Non vedo alcun senso ... finanziare il mantenimento di un animale all' interno di un contesto non suo. Certo gli zoo hanno per certi versi aiutato a salvaguardare una o più speci animali ... ma sono comunque, per me, deplorevoli. Vedere un animale fuori dal suo contesto è ... triste. Allevare una Pontremolese in mezzo alle mie frisone salvaguarda la specie ma ... a chi serve ? A me per dire che ce l'ho, o a qualche mio amico che la vede. Una sorta di zoo. Vederla pascolare nel suo ambiente ... è un'altra cosa. Io stesso quando vado in Olanda e vedo le frisone al pascolo, nel loro contesto, mi emoziono tutte le volte. Quindi va bene salvaguardare la razza ma certamente anche il suo contesto paesaggistico nelle aree dove è cresciuta.
2) Non sono poi così contento dell' estinzione della razza Italica ... in quanto orgoglioso componente della medesima ...
. Ma certamente sono favorevolissimo all'estinzione di molte procedure inutili e di tutti quei piani agricoli e zootecnici superficiali che hanno il solo scopo di tappare la bocca con quattro soldi che poi sono irrimediabilmente spesi inutilmente.
Alla prossima