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Manzo di Kobe, fino a 1.000 euro al chilogrammo!
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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Quello che cerchiamo di dire , e che probabilemnte l'italia sta diventando un po tnto sfizzofrenico.... cioe schizzofrenico negli sfizzi.
da una prte vorrebbe la carne tenera , gustosa, magra , che cuocia in meno di 3 minuti , sana , e sopratutto che costi come l'insalata di campo... dall'altra e' sul piede di guerra perche secondo loro gli agricoltori vogliono arricchirsi senza lavorare sulla pelle degli altri ..e sopratutto siamo di intralcio nel traffico per strada , (ricordo 15 anni fa che mia sorella di diede del pirata delal strada , perche secondo lei quando portavo a 12 km il letame ogni 3 km dovevo fermarmi per far decorrere la coda di auto dietro di me , e mi chiedo ancora oggi perche non gli ho assestato un cazzottone sul testone una volta x tutte..)
ma questa schizzofrenia e' anche in altri campi , nel lavoro si vorrebeb che lavorassimo fino alla morte , ma poi si incazzano se i ventenni non trovano lavoro ( se non ce ricambio , dove iniziano a far pratica??)
i datori di lavoro vogliono gli"apprendisti esperti" se non ho mai lavorato come faccio a essere esperto?? idem per gli over 40 che in caso di nesessita devonoc ambiare alvoro , si troverebbero in concorrenza con gli apprendisti..
non solo al carne e' dentro quasto turpe ragionamento , am un po tutto sta societa , che sembra sempre piu una sessantennenne che si veste da quindicenne..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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11/03/2010, 22:05 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Caro Grinto Filosofo, credo tu abbia ragione ... ma dall'inizio dell'era industriale, verso la fine dell' '800, l'uomo ha smesso di lavorare per mangiare. Quindi è iniziata la vita frenetica che viviamo ad oggi. La cosa non è stata ovviamente immediata, c'è stato del tempo in mezzo, ma dal dopo guerra ad oggi, la società dei consumi è stata quella in cui siamo cresciuti, che ha raggiunto il suo apice in Italia attorno agli anni '60 con il Boum economico. E noi siamo più o meno figli o nipoti di quel boum ! Quello che ha determinato la contrazione della possibilità di consumare, e non dei consumi, degli anni '70 con l'austerity e che è dilagato negli anni '80 con uno scriteriato accesso ai crediti bancari, e con uno stile di vita al di sopra della possibilità di molti. Una società che ti "obbliga" se non vuoi essere "out" di vestire i un un certo modo, di avere una bella macchina e di permettere ai tuoi figli quello che tu lontanamente ti saresti immaginato di chiedere. Oggi i ragazzi hanno il cellulare a 10 anni forse anche prima,e mica uno qualsiasi ... loro vogliono l' I-phone, hanno tutti i videogiochi, il motorino a 14 anni e la macchina a 18. Devono avere soldi in tasca e frequentare posti ... "In". Per fortuna studiano ... anche se è moda più che necessità di sapere ... e costano parecchio. Così noi genitori paghiamo i loro conti ed appaghiamo il nostro orgoglio. Tutto questo COSTA caro ... e noi per mantenerlo corriamo e ci frantumiamo la vita nel cercare più soldi per continuare questa vita... assurda, ma nella quale siamo drammaticamente immersi. frasi come " ce l' hanno tutti ! " quante volte l'abbiamo sentita ? da qui tutto quanto hai menzionato FilosofalGrinto. Ma abbiamo il coraggio di andare contro mano ? Di non fare quanto è comune a tutti fare ? Mah ... che amarezza ... tutto sommato io ricordo ancora e con un certo piacere la mia prima SaltaFoss (bici mitica) ed il mio fucile ad elastici fatto sul manico di una scopa con la molletta ... io avevo una doppietta ! e le mie corse nei campi, il giocare a nascondino, i graffi quando mettevamo a posto il fieno, il saltare su e giù dal fienile, la sera dei giorni del fieno rientrare seduto sul parafango del trattore, il mangiare il latte in polvere dei vitelli, le partite mitiche a calcio nel cortile con i sassi che se cadevi ti bucavan le ginocchia ... l'odore del fieno e le sgroppate a pelo sul cavallo del nonno. Il sapore della frutta "rubata" dalla pianta e la voce di mia nonna che mi chiamava per il rosario ... obbligatorio prima di cena ! Il gusto dell'anguria con il pane ed i tramonti infuocati con mio nonno a discutere di vacche e di campi... Cosa si ricorderà di oggi mio figlio ? ... videogiochi ? I-phone ? meno male che gioca a Calcio !!!!
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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13/03/2010, 12:50 |
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nico75
Iscritto il: 13/01/2010, 10:15 Messaggi: 413
Formazione: RAGIONERIA
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hai detto tutto.......
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13/03/2010, 14:20 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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a me le filosie di vita non son mai piaciute, sono troppo pratico ,
non sono l'esempio che conferma la regola, come mi insegno' mio padre ,
si insegna con l'esempio.., non con le regole.
ne parlavo con il muratore in pensione , che ci ha seguiti tra fine anni 80 e inizio anni 90 nostro amico da una vita stamttina alla fier aa carmagnola , che si stupiva delle vacche e dei vitelli , che si e' perso il metro di misura.
a fine anni 60giustamente si volle porre fine al cottimisti, per legge, ma alla fine cambairono solo faccia.
oggi e' pieno di cottimisti , e un po lo siamo anche un po noi del resto , con nessun beneficio per nessuno.
la carne e' uguale quando si e' voluto contrarre a tutti i costi , il prezzo della materia prima cosa ne ha gadagnato l'intera nazione ? nulla , noi non siamo un popolo di trasformatori di materie prime , ma piuttosto di consumatori,
posso capire se fossimo rimasti il popolo degli anni 70 , in cui prendavamo materie prime all'estero , la trsformavamo , perche con un prezzo della manod'opera basso grazie alla svalutazione( cosa che sta facendo cina e thailandia alal grande continuando a stampare cartamoneta in misura quasi doppia del loro pil/plv) e vendere all'estero.
ma questo sistema si e' bloccato all'euro , los tato italiano non puo stampar4e cartamoneta senza limiti , e noi siamo usciti dal emrcato , perche troppo cari.
cari anche sul fattore carne e latte , figuriamoci se a questo aggiungiamo che siamo il paese col la tassazione alta.
chi ha seguito su rai3 l'altro giorno la presentazione del gruppo"imprese che resistono" sa quello che voglio dire
come spiegato in qull'occasione un imprenditore che ha 2 fabbriche una in italia e una in germania, ha fatto i paragoni.
in italia la tassazzione calcolata tase sul reddito di impresa+ la tassazione del lavoro dipendente, che con il sostituto d'impresa viene versata dalle imprese , e' grosso modo il 80%
in germania il 30%
non sono un economista, pero....
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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13/03/2010, 15:27 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Carissimo Grinto sull'appiattimento o sul volere a tutti i costi uniformare appiattendo tutto gusti marchi ed eccellenze varie è un dato di fatto di proprietà GDO. "Loro" non vogliono più marchi,(segno di pluralità e di differenze), vogliono "solo" il loro,(appiattimento ed assenza di confronti), in modo che dietro quel marchio, che loro vogliono ASSOLUTAMENTE evidenziare come muraglia contro i mali ed assurgere a difensori della qualità, possano inserire tutto quello che vogliono in barba a tutti. Fare il loro prezzo ... se vuoi vendere tramite il loro marchio. Ed il consumatore ... abbocca ! Ci si fa 1000 scrupoli per il "cartello" della telefonia e qui ? non ci si stupisce ? Qui non si fa nulla ? Tutto regolare ? Per la carta moneta il discorso si fa ... duro. Se avete buona memoria, sulle antiche e amate £ire c' era scritto "Pagabili alla vista del portatore" quindi ... significava che se il portatore andava alla banca d'Italia il "banchiere" in cambio di quel foglio di carta variopinto rendeva il corrispettivo valore in oro. E tutto sommato il tutto aveva un senso. Riserve, economie ed investimenti. Ma da molti anni ... quella scritta è ... sparita. Quindi il valore che sta scritto su quel foglio è solo quello che noi gli attribuiamo. Non vi è alcun legame con una concreta realtà. Le riserve in oro sono più basse dell' equivalente valore (nominale), cartaceo circolante. Questo già da decenni non è una grande rivelazione. Quindi in un mondo legato al denaro dove solo il fatto che tra noi riconosciamo un valore di un pezzo di carta solo perchè ci è stato detto così... per cui ci spezziamo la schiena e ci annulliamo la vita per avere un valore ... puramente nominale e tutto sommato tutt'altro che concreto. Potete immaginare come in questo festival di evaporazione di nebbia di impalpabilità noi Agricoli ci sentiamo.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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13/03/2010, 16:03 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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roby ma quale esempio possiamo dare oggi?
il mondo gira perche ci sono dei deus ex machina, che lo fanno girare, ma oggi chi e' sul palco del teatro che dirige, non chi sta dietro .
mi chiedo: chi sono coloro che stanno davanti ?
come si fa a inquadrare il consumatore tipo ? tutti sono produttori e tuti siamo consumatori , gli unici che sono solo consumatori puri sono coloro che sono pensionati e chi e' in eta scolare, ed e' su quest'ultima categoria, che si concentra il "potere mediatico" delal grande distribuzione, con una mossa abbastanza semplice, annullando il senso critico , annullando il criterio della scelta .
se fino a 40 anni fa , la maggioranza delle persone , sapevano distinguere al tatto quale era un capo di vestiario do ottima manifattura, se fino a 30 anni fa, buona parte della popolazione , sapeva distinguere un tipo di pasta da un altro , lo stesso dicasi sul vino , sugli ortaggi , sulle conserve alimentari non in base alla marca , oggi , non lo e' piu
se vogliamo fare un esempio pratico , chiamiamo ferri92 , e chiediamo a lei quali sono is uoi criteri di scelta sui cibi , o sulla cucina..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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13/03/2010, 16:33 |
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Ferri92
Iscritto il: 11/09/2008, 16:11 Messaggi: 1631 Località: Montesilvano (PE) Abruzzo
Formazione: Agrotecnico, Perito Agrario e Dott.ssa Forestale
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Partendo dal fatto che sono d'accordo Grinto e le parole di Robyvan mi hanno colpito molto... rendendomi conto di quanto siano vere... in questa nostra società del consumismo. Alla domanda di grintosauro, riguardo la scelta del cibo, forse io sarei un pò più avvantaggiata di altri, visto che le studio queste cose... sò riconoscere un marchio che indica un prodotto biologico, il vino DOC DOCG ecc.. ma alla fine sono come tutti gli altri... ho 17 anni e nn è che vada spesso a fare la spesa ma se capita prendo i prodotti che siano equilibrati in rapporto qualità prezzo sempre che si parli di cibo... spero di essere stata utile... in qualcosa... ciao
_________________ Non ho mai visto un topo che costruisce una trappola per i topi. Einstein
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14/03/2010, 0:31 |
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micalizio
Iscritto il: 04/04/2009, 23:42 Messaggi: 1063 Località: asti
Formazione: laureato in altro
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Robyvan ha scritto: Caro Grinto Filosofo, Così noi genitori paghiamo i loro conti ed appaghiamo il nostro orgoglio. Tutto questo COSTA caro ... e noi per mantenerlo corriamo e ci frantumiamo la vita nel cercare più soldi per continuare questa vita... assurda, ma nella quale siamo drammaticamente immersi. frasi come " ce l' hanno tutti ! " quante volte l'abbiamo sentita ? da qui tutto quanto hai menzionato FilosofalGrinto. Ma abbiamo il coraggio di andare contro mano ? Di non fare quanto è comune a tutti fare ? Mah ... che amarezza ... Cosa si ricorderà di oggi mio figlio ? ... videogiochi ? I-phone ? meno male che gioca a Calcio !!!! Carissimo robyvan, ho dovuto tagliare parte del tuo discorso,mi spiace. hai toccato dei tasti dolenti...ci appaghiamo del loro studio pur sapendo che non è appagante, credo che dovremmo avereil coraggio di andare, non contro mano ma per la "retta via" (che padre dante me la passi....) purtroppo ciò che è giusto è ciò che la maggioranza fa, si puo scegliere se viverne fuori o farsi rapire, a metà non si può. se sei adulto hai le armi per difenderti dai persuasori occulti ,dalle mode e dalla massa, ma se sei un bambino come fai ad accettare che la tua famiglia è diversa, o meglio povera perchè non ti compra quello che hanno tutti. ci vuole una forte spinta emotiva per differenziarsi dalla massa, tanta autostima, e cultura. Oggi la scuola non insegna un metodo di applicazione agli studi è solo nozionistica che si perde nel tempo, una casa non si fa mettendo mattoni e calce in un preconfezionato, ci vuole metodo, ed un popolo senza metodo è un popolo senza cultura. Altra cosa è l'autostima,difficile da mantenere quando i modelli sono plastificati, finti,allora si genera aggressività spocchioneria, e l'ignoranza che regna sovrana non permette di crescere se non per l'età. a 25 anni negli anni 70 eri un uomo, giovane ma uomo e ti davano del lei, oggi a 40 sei un ragazzo con ancora tutto davanti. la parola chiave per recuperare dignità è responsabilità, tutto è deresponsabilizzato, c'è sempre una scusa pronta, una giustificazione valida, un insulto a chi prima di noi ha fatto a meno di tutto ciò che riteniamo indispensabile, vivendo dignitosamente, anche se avevano il solo vestito della festa ed il rispetto per quel poco altro che ,spartanamente e con sacrifici, si erano costruiti o messo da parte
_________________ l'occhio vede quel che la mente sa. Pascal meglio un becco che ti fa amico che un amico che ti fa becco. Micalizio
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14/03/2010, 1:19 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Per Ferri92 credo che ogni intervento sia una costruzione, ed anche il solo partecipare qualifica sia la persona che la discussione stessa. Quindi il tuo intervento è prezioso, come lo è quello di tutti coloro che vorranno parteciparvi. Grazie quindi del tuo intervento e della tua esperienza. Per il resto che dire ... verissimo che negli anni '70 a 25 anni eri un uomo fatto e finito. Addirittura ci si sposava a 22 - 23 anni ed a 25 anni magari avevi anche già un figlio. Oggi a 40 sono ancora in casa. Personalmente cerco di insegnare a mio figlio alcuni valori, quello della compagnia e della solidarietà e del rispetto, certo devo "mediare" questi insegnamenti con il gioco della Playstation e ripeto fortunatamente gioca a calcio. Quindi investire del tempo con i figli, farli partecipare, dialogare con loro e non lasciarli alla mercè di televisione che per me è la principale responsabile della creazione dei "falsi miti" e dei "fatui ideali" perchè non rompano e ci lascino lavorare, e dei video-game. Io sono felicissimo di vedere che mio figlio 12enne, molla i giochi per uscire con me in campagna o a fare un giro in stalla. Spero continui così ... e spero che sia così per tutti/e. Migliorarci vuol dire migliorare il nostro futuro ed educare il futuro a vivere meglio, con meno hamburgher e più bistecche !
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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14/03/2010, 10:28 |
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checco
Iscritto il: 01/03/2010, 13:47 Messaggi: 9
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marco è tutto vero su come trattano i vitelli, io la mangio spesso direttamente dal giappone la porta mio cugino che lavora li nel suo bel ristorante italiano.
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16/03/2010, 0:18 |
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