25/02/2010, 22:22
grintosauro ha scritto:lasciamo i kobe ai giapponesi , e gli yacth ai nepalesi
chissà che belle crociere si fanno i nepalesi!
26/02/2010, 0:04
troppo spesso il nebbiolo , non mi piacciono i vini da meditazione
ci e' gia il freisa che sarebbe il cuginio povero del nebbiolo (geneticamente parlando), che da solo basta e avanza, non mi piaciono i vini rossi che coprono il sapore della carne, sopratutto quando la si mangia all'albese, o cruda in insalata.
io abbinerei comunque il vino ai bovini da macellati , piu che da vivi..
26/02/2010, 0:50
MARIOOOOOOOOOO va bene il lavoro ma la seconda parte della storia del vitello d'oro.... ?
26/02/2010, 14:35
questa cosa del freisa in effetti la sapevo...
a me il nebbiolo piace...
fa dei vini fantastici, solidi ed eleganti allo stesso tempo.
Secondo me non copre i sapori, anzi, esalta.
me ne hanno regalato uno per natale che è sopra la media, zona Barolo....non vedo l'ora di trovare una buona occasione per aprirlo.
carne all'albese....di sicuro ci va del tartufo bianco d'alba...o sbaglio?
altro che Kobe!!!
Mario allora?
oggi scioperi?
vogliamo la seconda puntata della serie!
26/02/2010, 14:49
Scusate riprendo la storia, quindi i quattro tori rimangono per sette anni abbandonati a se sesti, sopravvivono a tutti gli imprevisti con le loro uniche risorse, nel contempo sia il Giappone come stato che i proprietari dei tori iniziano una azione legale per avere la restituzione degli animali, i tori: Judo, Mazda, Fuji e Ryusho rappresentano delle punte di eccellenza della razza, e generazioni di sacrifici per i loro allevatori, che si battono democraticamente nella speranza della restituzione, ma senza successo: "la ragione contro la forza non basta". Scusate la divagazione ma il paese esportatore di democrazia non è nuovo a queste azioni, ricorderete il grande Ribot il galoppatore italiano più famoso nel mondo che vinse consecutivamente 16 competizioni e che competizioni basti pensare a due Archi di Trionfo a Parigi... ... fece più o meno la stessa fine, concesso per un anno per la monta negli Stati Uniti non ci fu mai restituito, con le motivazioni più stravaganti e a nulla valsero i numerosi ricorsi e appelli per farlo rientrare in Italia, infatti adesso riposa in quel paese. Per tornare a noi, nel 1983 avviene un cambiamento sostanziale perché un altro allevatore texano Don Lively che conosce meglio la razza e la carne Kobe compra i quattro tori per pochi migliaia di dollari, ed inizia a stoccare seme e produrre migliaia di meticci usando come base femminile gli Angus, che conosce altrettanto bene essendo di origine irlandese. Alla morte dell'ultimo toro, che si verifica, per sua fortuna, molti molti anni dopo, si trova a possedere nella sua fattoria di Georgetown migliaia di fattrici d'incrocio 1/2 3/4 7/8 di sangue nipponico e un numero impressionante di dosi delle migliori linee di sangue, che in quel momento valgono veramente poco. Nel 1988, altra svolta, il Giappone decide di importare carne bovina dagli USA e così Lively si trova ad essere l'unico produttore del mondo, non giapponese e con soggetti altamente qualificati, anche l'incrocio di prima generazione in Giappone è pagatissimo, circa il 20% meno di un soggetto puro, diventa straricco. Per concludere ciò che troviamo oggi di acquistabile dal mercato occidentale, discende da questa storia e chi è stato a Verona, nell'ultima edizione della fiera agricola ha visto i tre capi imbalsamati esposti che rappresentano il presente di questa vicenda, nella prossima vi descriverò le caratteristiche della razza, adesso torno alavorare, saluti, Mario
26/02/2010, 15:04
Grazie!
Aspetto la terza puntata....
26/02/2010, 15:13
Non so se è attendibile, ma Wikipedia riporta la notizia della nascita nel 2008 dei primi esemplari di razza Wagyu anche in Italia:
http://it.wikipedia.org/wiki/WagyuCiao,
Marco
26/02/2010, 15:26
Che avventura sto Kobe ! comunque è interessantissimo ed avvenuroso il suo passato... recente. Ma credo che lo sia molto di più quello "remoto". Il sapere quali nei secoli furono le leggende che si sono fatte storia. Comunque Mario ci ha regalato grandi perle di storia, davvero avvincenti. Attendiamo le evoluzioni del caso.
26/02/2010, 15:52
bovini-f15/manzo-di-kobe-t3218.htmlTopic doppio
scherzo,
qui abbiamo parlato della presenza in Italia puntata di linea verde.
26/02/2010, 16:09
Mi era sfuggito.
Sul sito della Coldiretti è riportata la notizia della nascita dei primi manzi di Kobe in Italia:
Sono nati i primi esemplari in Italia di Wagyu, o “manzo di Kobe ” allevati da oltre mille anni in Giappone dove la carne era riservata a nobili e samurai e che oggi è tra le piu' care e costose al mondo con bistecche vendute fino a cento euro al chilo. Lo rende noto la Coldiretti che a Lodi ha sostenuto il progetto con il Consorzio qualità carne bovina, la Camera di Commercio di Milano e Fausto Cremonesi, docente di Patologia della riproduzione della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Milano. I primi tre vitellini sono nati con la collaborazione dell'Università e saranno destinati alla riproduzione per consentire la realizzazione di questa carne pregiata su piu' vasta scala. Il loro allevamento in Italia - riferisce la Coldiretti - con le stesse regole seguite in Giappone dove storicamente bevevano birra e venivano massaggiati con guanti di crine di cavallo. I vitelli della razza Kuroge Wagyu, mai allevata fino ad ora in Italia, è caratteristica della zona di Kobe che assicura da secoli la carne per i banchetti imperiali in Giappone. E' una carne prelibatissima e particolarmente adatta anche a chi ha problemi di colesterolo per l'alto contenuto di benefici grassi insaturi. Ancora oggi i capi di Wagyu - continua la Coldiretti - vengono allevati fino al peso di 600 chili, integrandone l'alimentazione con birra e derivati della lavorazione della birra mentre per garantirne il benessere e la corretta distribuzione del grasso, gli animali vengono massaggiati ogni giorno...
http://www.coldiretti.it/docindex/cncd/ ... 048_08.htmMarco