Inizo con il presentarmi: Mi chiamo Matteo ed ho un allevamento di vacche da latte in provincia di Brescia.

Da tempo leggo, anche se sporadicamente, il forum di agraria e mi complimento per l'alto contenuto tecnico delle risposte date; per ciò vorrei sottopore a chi volesse rispondermi una domanda su un grosso problema capitatomi in questo periodo....

Le ultime quattro visite ginecologiche, le facciamo settimanalmente, hanno evidenziato un netto calo nell' attività ovarica, (vacche cistiche, fuori ruota, vuote, ipo... ecc) cosi che, fin dalla prima visita, abbiamo attivato una serie di controlli, prima sugli alimeti (trinciato di mais, fasciati..) poi facendo acnhe campioni di sangue. Come sempre il problema sta la dove non penseresti mai: Guardando in uno dei due silos di stoccaggio della granella (infatti maciniamo mais che acquistaimo sul mercato ), si era formato il cosidetto cappello e quello sottostante era caldo (inutile dire che evidentemente abbiamo erroneamente acquistato una partita di mais non propriamente secco).

Arrivando al dunque, quali sono le contro mosse che attuereste per arginare questo problema?

il mais alterato dallo ai maschi all'ingrasso , allungandolo con del mais un po meno alterato..

controlla se non ci siano perdite dal tetto , anche a me era capitato la stessa cosa..
sull'untossicazione alle vacche , dovresti procedere a mettere in atto tutte le procedure , per alleggerire il fegato .
ma qui devia spettare che finisca la fiera di verona , e aspettare che torno robyvan e tremor che spero sappiano darti un consiglio di svolta..

"sfortunatamente" perdite dal tetto non ce nerono (sfortunatamente perchè probabibilmente le avremmo notate prima) ma una camionata o due di mais non essicato correttamente. Si abbiamo cominciato ad utilizzare integratori mirati a sanificare il fegato (metionina, colina, ecc.) ma chiedevo qualche consiglio magari su animali che devo mettere in ov.sinx (protoccolo che uso abitualmente, ma che ovviamente oggi come oggi non risponde... ieri mattina ne avevo un pò sincronizzate da fecondare ma calori pochi e brutti)

non essendo del settore latte , ma vacca vitello da carne, penso che il criterio sulal vacca sia il medesimo , cioe di avere un iterparto piu preve.

indipendenetemente dalal compromissione della sfera riproduttiva , tenderei a isolare el piu compromesssre, quelle che su cui hai dovuto piu volte fare la sinconizzazione e venderle , come ho fatto oggi su una ( ma questa secondo em aveva uan tara genetica..)secondarimanete , farei 2 gruppi quelel che sono alla prima lattazione ( che in genere dovrebbero essere piu alte di genealogia)dalle altre e considerare caso per caso.

le altre cercherei comunque un protocollo meno rigido.e alla fine riformarle le recidive.

poi parlo senza cognizione di causa, perche le fatrici da carne superano abbondantemente i 5 parti , con punte di 7/ 8 e naturalemnte hanno un fegato meno stressato(deve metabolizzare meno amino-acidi), dalpunto di vista sella riforma simo molto piu ortodossi , cieo quando ci troviamo davanti a un difetto grave, prendiamo una manza e la fecondiamo e via..

abbaimo un rimonta meno pressante..(del 10/15% annuo)

intanto non somministrare più il mais con il problema, poi direi magari usare del lino e allungare un po la razione, con un po di primo taglio non troppo proteico, alla fine ti trovi con meno amido e la stessa proteina e la razione più leggera..., boh, io farei una cosa del genere, di solito togliere funziona più che mettere, per esperienza.

@Mat una curiosita' a che punto stanno le cellule somatiche nel latte?

Ciao Matteo, è sempre un piacere leggere i complimenti fatti al nostro forum da un collega, se poi questo è un vicino di casa... ancotra meglio. Grazie per i tuoi complimenti e grazie per leggerci ma sopratutto per partecipare alle nostre attività.
Detto questo... via a razzo. Purtroppo quanto tu dici è molto comune a molte aziende, spesso non "agiamo" pensando ad una chissà quale "casistica" , mentre dovremmo spesso fare un giro a controllare i nostri alimenti e non solo quelli acquistati.
Ma guardiamo avanti che è quello che adesso serve. Le muffe provenienti dalle fermentazioni da te descritte possono essere abbastanza negative. Possono di fatti provenire da aflatossina B1, da zearalenone o tricoteni. Lo Zearalenone ha un attività estrogenica non steroidea, che può provocare aborto, ninfomania e disturbi ai cicli ovarici, (sopratutto nei suini). Discorso diverso per l' aflatossina, questa tossina resiste a bassi livelli di umidità e nel sistema digestivo delle vacche l' aflatossina B1 viene trasformata nella meno grave aflatossina M1, che come saprai è titolabile nel latte. Quindi "se" è da tempo che utilizzi questo mais contaminato da muffe ed il tuo caseificio NON ti ha detto nulla i casi sono due, o NON stanno facendo le analisi in ricerca della M1, oppure non è quella tossina. Tieni presente che l'aflatossina B1 colpisce meglio i chicchi di mais spezzati. Il terzo gruppo, quello dei tricoteni di cui fa parte il DON (deossinivalenolo), ed il nivalenolo i cui metaboliti T-2 danno sindromi ematiche ed emorragiche con calo della produzione.
Tieni presente che comunque ci sono oltre 300 muffe che possono rompere le scatole.
Cosa fare ? prima di tutto STARE CALMI !!!! Seconda cosa non ascoltare tutti i venditori, tutti hanno la verità in tasca ed esperienze già fatte in altre stalle, ovviamente con OTTIMI risultati. Terzo prendere un po' di mais e farlo analizzare cercando appunto questi tre ceppi di muffe. Sono alla fine le più diffuse. Poi fatto questo si agirà di conseguenza. La "terapia" è quella di allontanare la fonte di inquinamento... utilizzare degli epatoprotettori, ma senza esagerare nei giusti dosaggi e solo se togli il mais che ritieni essere contaminato. Nel silos rimuovi tutto il mai e tolto quello contaminato, o presunto tale, fai arieggiare l'altro ovviamente in un luogo asciutto. Nel silos metti un fumigante per disinfettarlo dalle spore. Poi accertato che hai eliminato il mais contaminato... rimetti il resto nel silos. Quello contaminato va... eliminato. Fai meno danni credimi. Se poi hai bisogno di qualsiasi cosa.... contattami non sono lontano da Brescia.
PS.: non far fare le analisi dal tuo fornitore di integratori o mangime, a meno che non utilizzi un laboratorio esterno tipo ARAL.

Si son tutte procedure che abbiamo messo im atto, ma agire singolarmente su animali che sto per sincronizzare per aumentarne la fertilità...

@ brontosauro: il cartellino l'ho pubblicato sull'atro topic...

Ciao Matteo, agire singolarmente è possibile solo mediante terapie medico-veterinarie specifiche. Qui... è meglio non dare terapie. Attendo comunque sviluppi della tua situazione.
grazie