adesso ho capito perche le vacche quest'autunno quando davo erba medica di 4 taglio, fieno ed 2 kg di mais , avevo dei parti quasi spontanei., parto della placenta, e una ripresa dei calori e fecondazione rapida.

per cui avendo una fermentazione piu corta il silomais intgrale , o ol pastone di spiga di mais , ha una conversione maggiore degli amidi e zuccheri metabolizzati a livello del rumine ,assimilandoli piu velocemente
menttre il fieno avendo bisogno di una fementazione piu lunga(piu fermenta= piu acidifica?) , si rischia di andare in contro ad un acidosi (bilanciato da una salivazione maggiore?), oltre che a un calo della glicemia nei giorni precendeti al parto: questo concetto varrebbe anche per un isilato di sorgo?

sulla differenziazione delle proteine ,non ho capito molto , perche dai risultati(sopratutto sullingrasso ), apparirebbero in controtendenza.... dico apparirebbero ,

su una cosa posso affermare, che da aundo uso gli lieviti , anche se sulle razze da carne , molti dicono l'inutilita , vedo gli animali molto piu traquilli , una risposta immunitaria maggiore(i vaccini fanno piu effetto , e il vaccinos tesso e' meno traumatizzante soprautto sui machi) quest'anno toccando ferro non ho avuto grossi i problemi di polmoniti e o dissentrie)e una manifestazione dei calori migliore( tranne un caso , ma ho il dubbio della tara genetica, visto che un altra figlia dello stesso toro manifesta poco ,e mio zio sulle altre figlie anche se ottimi come mofrologia, stesso difetto..)

Carissimo Grinto, sono felicissimo che tu abbia apprezzato il mio intervento, ma c'è da "approfondire" qualcosa per meglio comprrendere i meccanismi della digestione. La stessa è una sommatoria di meccanismi appunto meccanici (masticazione) e dalle contrazioni muscolari, chimici ad opera dei microrganismi e dei protozoi, chimici dovuti alle secrezioni enzimatiche secrete dall'animale e sono costituiti principalmente da processi di idrolisi. Bene. Il rumine è un laboratorio che contiene più o meno 150-200 litri ed è specializzato nel permettere un grande fermento di numerosissimi microrganismi. Gli alimenti subiscono il processo di fermentazione durante la permanenza nel rumine. La superficie interna del rumine è coperta di "papille", che aumentandone la superficie dello stesso favoriscono il contatto. Il rumine contiene degli scomparti parzialmente separati tra loro. Quando il cibo è inghiottito, entra nei primi scompartimenti, mentre i liquidi vanno al sacco ventrale, che è collocato nel lato più basso del rumine. Le particelle più leggere e più grandi, (i foraggi parzialmente digeriti, galleggiano e formano un cappello fluttuante di cibo parzialmente digerito detto MAT). Alcuni scompartimenti hanno un fondo cieco. Questi scompartimenti contengono cibo parzialmente digerito in modo di consentire ai microrganismi il tempo di aggredirlo-degradarlo e digerirlo. Il bolo nel rumine e costantemente mescolato, con una serie di contrazioni muscolari,(nella vacca sana sono circa ogni minuto). Con le contrazioni muscolari si mescolano i liquidi con i solidi ed aiutano la fermentazione. Quando il rumine si contrae, i liquidi del sacco ventrale sono spinti verso l'apertura del rumine. Solo le particelle di diametro pari a 2-4 mm riescono a uscire dal reticolo. La ruminazione
avviene quando l'animale è a riposo. La vacca spende da 6 fino a 12 h al giorno ruminando. Quasi tutto questo tempo è utilizzato per ruminare i foraggi.

per lo meno piu i bovini passano a ruminare rilasssati , meno si scornano

La FERMENTAZIONE VERA E PROPRIA ... I microrganismi presenti nel rumine sono batteri, protozoi e lieviti. I batteri sono circa 200 specie. Nella vacca adulta hanno un peso di circa 20-25 kg. Sono i veri protagonisti della gran parte delle attività di
fermentazione che si svolgono nel rumine. Ogni giorno, circa il 10% dei batteri presenti nel rumine passa, con il bolo, nello
stomaco e viene digerito dalla bovina come se fosse anch’esso dell' ottimo cibo. Vengono di solito classificati in tre grandi gruppi: cellulosolitici, amilolitici, lattobacilli
Questa classificazione tiene conto delle loro preferenze alimentari nei riguardi dei carboidrati (cellulosolitici/cellulosa ed emicellulosa; amilolitici/ per l‘ amido) o dei loro effetti. Lattobacilli: consumano le sostanze prodotte dagli altri due gruppi e producono, come sostanza di scarto, l' acido lattico). I batteri mangiano anche di proteina per crescere e moltiplicarsi trasformano così la proteina vegetale mangiata dal bovino in proteina batterica. In questo modo producono spesso nuovi aminoacidi,ex-novo. Questi batteri digeriscono anche i grassi contenuti nell’alimento, ma hanno qualche difficoltà quando ce ne sono troppi. I batteri producono vitamine del gruppo B e vitamina K. I carboidrati utilizzati dai batteri sono gli zuccheri che sono solubili nel liquido ruminale e vengono utilizzati velocemente dai batteri, gli amidi che i batteri lo utilizzano, ma non completamente, (una parte sarà digerita nell’intestino tenue). La cellulosa e l' emicellulosa formano la parete delle cellule vegetali. Gli animali non riescono a digerirli i batteri, invece, li usano. Hanno un' importanza fondamentale la proporzione di acidi grassi volatili prodotta dai batteri durante le varie fermentazioni dei carboidrati presenti, quindi cambia a seconda della razione che viene somministrata alla bovina. Un corretto rapporto tra questi AGV darà luogo a buone produzioni (mediante la produzione di Ac.Propionico che fornisce l'energia necessaria alla produzione) e buone percentuali di grasso nel latte(mediante la produzione di Ac. Acetico). Tutte queste fermentazioni funzionano "se" tutto è in perfetta... armonia.
Spero serva e grazie per avermi sopportato...

.

L'effetto del lievito da te osservato, quello di "calmare" gli animali soprattutto attorno la sera (statisticamente attorno alle 17.00), è determinato dal fatto che l' acidosi che spesso si instaura nei nostri animali, crea una sorta di "carica" energetica che in qualche modo... si deve sfogare. Mentre l'utilizzo del lievito vivo, "limita" l'instaurarsi di acidosi e favorisce la maggior digestione della fibra. Mantenendo quindi "calmo" il nostro toro.

ROBIVAN,ciao...
mi interessa soffermarmi ancora un pò su questo che hai scritto:

"In azienda ho già le mie differenzazioni. Senza contare che queste "frazioni" proteiche tanto vantate da alcuni mangimisti sono "sempre" in senso peggiorativo, vale a dire usando mix che includono proteine a scarso valore biologico (Colza,Girasole ecc). Le fibre poi tra silomais, fieno di medica e loiessa ho un pout-pourie che mi da delle garanzie strepitose. Quindi ragioniamo cari colleghi, soprattutto quando ci presentano mix di girasole e colza e vogliono dirmi che è meglio della Soja F.E. "

dici che con erba medica\ far. mais\ trinciato mais a disposizione posso acquistare solo
soia f.e.?
e quanto ne usi come quantitativo massimo?(se esiste un quant. max)
al limite... aggiungi solo cotone?

ciao rob63

penso che quello che dice robyvan sia , che e' ilmpossibile sostituire completamente la proteina della soya con altre fondti di proteina ,
ma quello che ho visto nei bovini all'ingrasso , e' possibile diffrenziare le fonti e avere un risultato altretanto buono, sia come assimilazione ,e qui il vantaggio e' duplice, perche si ha sopratutto in estate , am anche in inverno quando i bovini hanno la tendenza a bere meno..) ad avere un ambiente con meno ammonica nell'aria , sia in termini di costo ,

qui torinaomo al discorso il meglio sta nel mezzo ..

grintosauro,ciao...
sicuramente è come dici...volevo ritornare sull'argomento x sfatare" alcuni teoremi" consolidati nel tempo ....

Ciao Roberto, grande piacere rileggerti. Allora quanto io ho espresso nel mio precedente post è che se un bovino da latte mediamente "dovrebbe" mangiare 3500 grammi di proteina, la potrebbe assumere, diversificandola, con questi prodotti facilmente reperibili in azienda : Silomais 22 Kg. (Proteina media S.S. 8,5%) = PG 621 gr. + Fieno Medica 4 Kg. (Proteina media 18% S.S.) = PG 620 gr. + Fieno Loiessa Kg. 3 (Proteina media 10% S.S) = PG 222 gr. + Pastone Mais Kg. 4 (Proteina media 8,5 % S.S.) = PG 203 gr + Farina Mais Kg. 3 (Proteina media 8,5%) = PG 227 gr Quindi il totale da PG 1893 gr. pari a poco più del 10,50% sulla S.S. a questo punto possiamo aggiungere la Soja fe 3,8 Kg. (proteina media 48% SS) = gr 1615 sommata alla proteina precedente ... grammi 3.508 questa è una razione senza "enormi" pretese, certamente migliorabile e sicuramente meglio adattabile alla realtà aziendale, che ha una sua differenzazione Proteica ed amidacea, con un'aggiunta di un buon integratore vitaminico-minerale può senza il minimo utilizzo di nuclei dall' industria dare qualche soddisfazione. L'uso del cotone infine ... potrebbe certo essere un buon vantaggio in alcune situazioni poi sarebbe ideale, ma ci sono un paio di considerazioni ... la qualità dello stesso determinata dalla freschezza ed il riciclo nei capannoni del prodotto ammassato, della sua umidità allo stoccaggio e ... via discorrendo, ed infine il suo costo. Questa è una razione indicativa giusto per dare un idea ... deve certamente essere rivista e corretta, ma ... ha una sua differenzazione e senza usare minimamente sottoprodotti quali colza, girasole o ... altro. In semplicità.
Sicuramente si può migliorare ma è una prova tangibile di come si può lavorare usando SOLO la soja fe.
Sempre a disposzione ... a presto Roberto e Grinto

cioe rob63 sull'opportunita o meno di usare lieviti?

la mia eperienza e' positiva, e il fattore costo non e' cosi limitante, se visto nell'arco di un ciclo produttivo.