Gent.mo Tommy, i programmi di sviluppo della vecchia Europa, quella dei 15, sono certamente a vantaggio di "qualche gruppo". La vecchia europa dei 15 si stava avvitando sull'autoconsumo e non riceveva più "altri" stimoli per acquistare nu ove attrezzature ... non c'era più terra da arare in Europa ... nulla da costruire ... ed allora ecco la nuova frontiera ad est. Le mega-centrali zootecniche, per lo più in Polonia, comunque in pura teoria dei calcoli, sarebbero servite, a distrarre capitali da investitori Europei che abbagliati dalle promesse di contributo, dal Bengodi di molta terra a poco prezzo e indigeni con le ossa al naso che lavorano per 200 €uro al mese e con qualche cameriera belloccia e compiacente. La bassissima quantità di latte prodotta in quei paesi dalla caduta del comunismo era talmente bassa che ... tali centralone sarebbero per lo più servite a coprire i fabbisogni degli stessi paesi ospitanti. Talune di queste centrali ... sono poi andate ai "galopini" o ex galoppini dei governi che si sono succeduti dalla caduta dei "rossi", ed i taluni casi anche dalla mafia trasversale rossa o meno. Questo era il quadretto. Quello che poi ha fatto cadere il castello è stata la crisi. La crisi internazionale ha fatto si che in quei paesi a cui fragilità economica era già altissima ... debbano svendere, (non ci stan dentro neanche loro), il latte a 0,18 - 0,22 €uro/cent. Questo per recuperare un po' di valuta... o merce di scambio. Gli investimenti in quei paesi, le nuove colonie ..., non si arrestano, i repubblica Ceka i Danesi stanno colonizzando l'intero paese nel comparto latte. D'altra parte, dopo molti decenni di regime che diceva loro anche quando ... raramente i locali hanno le capacità imprenditoriali e le capacità gestionali per governare queste grandi aziende. Ed ecco la conquista dell'est dopo quella del west. Già poichè i locali chiudono come i galoppini ed i mafiosi vanno a cercare qualcosa di più concreto da azzannare ... e i "papponi europei" sfracellano. Quindi il problema non è oggi, credo, ma sarà dopo il dissolvimento della polvere di questo immane disastro. A presto ...
Gent.mo Grinto, nella chiarezza e nella genuinità ci si vede attraverso, ci si comprende, ci si capisce ... se fai bene bravo se sbagli si vede ... nel torbido le mezze figure (i politici) possono comunque rimbecillire le masse.
ciao grinto, io sono di brescia, ma non credo ci conosciamo, e allevo vacche nella zona dove costa di più produrre latte al mondo, qui da noi la direttiva nitrati se così applicata farà chiudere tutti gli allevamenti, a parte quelli che hanno debiti, che saranno costretti a continuare una attività non più remunerativa solo per pagare gli interessi dei mutui. un tempo si diceva che la mia provincia fosse la locomotiva della zootecnia italiana. Oggi spero non sia più così, altrimenti per i colleghi vedo solo un futuro molto grigio. Poi quando importeremo il 95% del nostro fabbisogno vorrò vedere con che faccia gli industriali sponsorizzeranno il "made in Italy", valga per i formaggi, i prosciutti, e la carne.
Robyvan ha scritto:Gent.mo Tommy, i programmi di sviluppo della vecchia Europa, quella dei 15, sono certamente a vantaggio di "qualche gruppo". La vecchia europa dei 15 si stava avvitando sull'autoconsumo e non riceveva più "altri" stimoli per acquistare nu ove attrezzature ... non c'era più terra da arare in Europa ... nulla da costruire ... ed allora ecco la nuova frontiera ad est. Le mega-centrali zootecniche, per lo più in Polonia, comunque in pura teoria dei calcoli, sarebbero servite, a distrarre capitali da investitori Europei che abbagliati dalle promesse di contributo, dal Bengodi di molta terra a poco prezzo e indigeni con le ossa al naso che lavorano per 200 €uro al mese e con qualche cameriera belloccia e compiacente. La bassissima quantità di latte prodotta in quei paesi dalla caduta del comunismo era talmente bassa che ... tali centralone sarebbero per lo più servite a coprire i fabbisogni degli stessi paesi ospitanti. Talune di queste centrali ... sono poi andate ai "galopini" o ex galoppini dei governi che si sono succeduti dalla caduta dei "rossi", ed i taluni casi anche dalla mafia trasversale rossa o meno. Questo era il quadretto. Quello che poi ha fatto cadere il castello è stata la crisi. La crisi internazionale ha fatto si che in quei paesi a cui fragilità economica era già altissima ... debbano svendere, (non ci stan dentro neanche loro), il latte a 0,18 - 0,22 €uro/cent. Questo per recuperare un po' di valuta... o merce di scambio. Gli investimenti in quei paesi, le nuove colonie ..., non si arrestano, i repubblica Ceka i Danesi stanno colonizzando l'intero paese nel comparto latte. D'altra parte, dopo molti decenni di regime che diceva loro anche quando ... raramente i locali hanno le capacità imprenditoriali e le capacità gestionali per governare queste grandi aziende. Ed ecco la conquista dell'est dopo quella del west. Già poichè i locali chiudono come i galoppini ed i mafiosi vanno a cercare qualcosa di più concreto da azzannare ... e i "papponi europei" sfracellano. Quindi il problema non è oggi, credo, ma sarà dopo il dissolvimento della polvere di questo immane disastro. A presto ...
certo che se l'europa dell'est cominciasse a produrre sul serio ci sotterrerebbe,ma non solo noi italiani,anche tutto il resto d'europa. a questo punto probabilmente ci vorrebbe una soluzione politica il problema è vedere se ci sarà la volontà altrimenti si invertiranno le parti: loro producono e noi avremo un agricoltura di sussistenza. sì,dei contadini!!!!!!!!!!!!!!! comunque,roby, complimenti per la tua analisi:proprio oggi su IZ c'è la pubblicità di un azienda ungherese in vendita con 1800 ha di terra,essiccatoi e 1200 vacche. l'e-mail di riferimento è inglese!!!!
Gent.mo Ricky ti ringrazio... si non c'è certo da stare allegri, ma secondo me, non sarà certo sempre così... i nostri colleghi dell'est oggi non anno grosse "pretese". Nel senso che riescono a campare con poco, che non hanno molte richieste oltre quelle di un tetto sulla testa ed un qualcosa da mangiare. Sono distanti kilometri da ... playstation, motorini suv ed abiti firmati... case al mare, ferie e lussuose cene. E poi ... leggi 626, leggi sui nitrati ecc ecc. contributi, tassazioni e regolamenti e vincoli sanitari. Loro oggi producono, hanno un tetto e mangiano. Tutti chiudono un'occhio e non esistono "i verdi", (partito che va fortissimo dove c'è un forte benessere), contributi a pioggia e sovvenzioni e facilitazioni ovunque. Sono passati da un'assistenza,(quella del partito), a quella del galoppino di turno. Ma tra un po', giustamente, vorranno anche loro ... il superfluo. Ed Oscar Wide definiva "nulla è più necessario del superfluo". E quindi anche loro ... si adegueranno. E quindi il tutto alla fine si equilibrerà... chiaro che ci vorranno anni. Anni che "potrebbero" costare la chiusura di qualche azienda... anche grossa ed importante. Sarà necessario essere molto professionali, molto più tecnici e meno ... presunuosi. Soffermarsi più a chi ti dice quanto spendi per produrre un litro di latte e non a chi ... te ne fa fare di più. Oggi fare tanto latte è la cosa forse più semplice. Farlo a costi contenuti... quella è la vera capacità, il vero professionista. Quella sarà l'azienda che "probabilmente" vedrà il futuro. Certo stare "dentro" questi prezzi è davvero difficile, oserei dire impossibile. Oggi probabilmente stiamo dentro ai costi con la PAC, ma è una cosa che durerà ahinoi ancora per poco. Anche se spero in una rivisitazione da parte di qualcuno ... sull'intervento politico ho i miei seri dubbi ... a me basterebbero controlli più severi su chi produce formaggi definiti Italiani e che siano fatti con latte Italiano. O sulle aziende che producono in modo disparitario il latte, cioè senza i controlli che noi siamo assoggettati a fare. Con le stesse regole e vincoli sanitari ... il resto sarà vera concorrenza.
tommy ha scritto:ciao grinto, io sono di brescia, ma non credo ci conosciamo, e allevo vacche nella zona dove costa di più produrre latte al mondo, qui da noi la direttiva nitrati se così applicata farà chiudere tutti gli allevamenti, a parte quelli che hanno debiti, che saranno costretti a continuare una attività non più remunerativa solo per pagare gli interessi dei mutui. un tempo si diceva che la mia provincia fosse la locomotiva della zootecnia italiana. Oggi spero non sia più così, altrimenti per i colleghi vedo solo un futuro molto grigio. Poi quando importeremo il 95% del nostro fabbisogno vorrò vedere con che faccia gli industriali sponsorizzeranno il "made in Italy", valga per i formaggi, i prosciutti, e la carne.
Gent.mo Tommy benvenuto, sono un vicino di casa Bergamasco. Credo che la tua provincia sia ancora la "locomotiva della zootecnia Italiana" certo non bisogna vivere di soli ricordi o titoli acquisiti... sui costi di produzione del latte mi piacerebbe davvero aprire una bella discussione, se a te va bene ... comunque ritengo, a ragione, che vi siano altre realtà che hanno costi di produzione decisamente più alti ... un amico nel forum mi ha inviato, in privato, i suoi costi ... beh sono da spavento rispetto ai nostri. Sulla questione nitrati poi ... ci sarebbe da aprire un capitolone. Per ora l'applicazione della legge, che è stata cambiata ben 4 o 5 volte, è stata rinvita al 30 settembre, ma ci sono tutti i presupposti che la rinvierenno ancora e che molto probabilmente la modificheranno ancora. E' il chiaro esempio di come la legge sia fatta malissimo e da gente incompetente. Hanno di fatto messo un limite troppo basso alle unità di azoto apportate da organici ... rispetto a quanto la pianta del mais richiederebbe ... i soliti incompetenti che vanno a legiferare ... comunque gent.mo Tommy alcune regioni sono comunque già in un regime di legge nitrati e ... sopravvivono. Certo bisogna vedere gli aspetti con il piglio di chi vuol risolvere e non solo lamentandosi per un qualcosa che ... alla fine non dipende da noi. Spesso dico ai miei amici di ricordare Amleto ... "subire gli strali di un'avversa fortuna ... oppure alzarsi,prender d'armi e COMBATTERE" io... venderò cara la mia pelle e la mia azienda... e sicuramente di sopravvivere il più a lungo possibile.
ciao roby, piacere di conoscerti! Per quanto riguarda i costi di produzione ritengo possa essere molto interessante aprire un thread su questo argomento e non andare fuori tema qui. Sicuramente uscirebbero cose interessanti per tutti, o almeno a chi piace fare i conti. Per quanto riguarda la direttiva nitratimi trovo d'accordo con te: normativa assurda e da rivedere completamente, è il vero tallone d'achille della mia provincia. Pensa che il mio comune con le nuove tabelle supera i 450 (quattrocentocinquanta) Kg d'azoto per ettaro. Questo è dovuto soprattutto ai moltissimi allevamenti suini nati negli anni '90 senza terra, e adesso questi cercano terreni a tutti i costi per smaltire i reflui...