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Latte, Zaia: sosteniamo iniziativa tedesca
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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io pens che comunque il costo dell'etichettatura dee esserericonosciuto dalal GDO al produttore, mentre invece , e' unmotivo in piu per abbassare il prezzo a volte.
io rimango dell'idea che in mundo globalizzato , il fatto che si importi carne da ovuque sia un fatto puramente di speculazione , nel senso che chi deve far entrare dei capitali dall'estero , piu o meno puliti, lo fa facendo entrare merce da vendere , a costo di rimetterci o di non gadagnarci , cioe a prezzo di costo.
prendiamo per esempio che apre industrie in paesi in cui la manodopera costa pochissimo , o dove hanno delle agevolazioni fiscali , o che in pratica gli regalano gli immobili pur di far lavorare al gente, e che al momento del profitto , non possono far uscire d quei paesi la valuta , ma solo manufatti, e prodotti finiti.
qui ci sarebeb da chiedere fino a che punto si arriva.
perche secondo me l'italia non e' un paese che puo permettersi di rimannere senza industria e senza agricoltura, e di vivere solo di commercio GDO banche partiti sindacati , vaticano edilizia e infrastrutture viarie, turismo , cinema e spettacolo , chiese da visitare ect ect..
trasformiano tutta l'italia allora in un immenso parco giochi , con piscine , riserve di caccia, bingo , casino (con accento e senza accento....)
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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29/06/2009, 15:18 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Come sempre la situazione della domanda/offerta è il nodo principale dei prezzi. Almeno così … dicono. O ci dicono. La situazione Austriaca è una di quelle cose che mi ha sempre incuriosito ed affascinato. In un’ Europa che ha segno meno su tutte le produzioni lattee … i nostri vicini Austriaci hanno un segno più. Quindi sovvertendo questa logica … ma va bene. Guardando le mappe … scorgo che non è vasta come il Canada, ma di “soli” 83.858 km/q di cui l’ 1,3% di fiumi… ed è abbastanza coperta di montagne, visto che le alpi ne coprono i due terzi e per lo più nel periodo invernale innevate . Quindi con circa 3.420.000 Ha coltivabili e che producono il 2% del loro PIL.Con il 7% degli abitanti addetti all’agricoltura. Queste sono le loro produzioni : Latte 3.100.00 ton. Con 2.000.000 di capi. Con 45.000 Ton. Di Burro e 102.000 Ton di formaggio. Ma “loro” riescono a produrre tanto latte da poterlo esportare. E con questi numeri … riescono addirittura a produrre un latte fresco ad alta qualità a € 0,65. Però … mica male questi Austriaci. Se consideriamo che il mio latte, (quello della Lola), viene prelevato da casa mia a 0,32 €/cent con grasso-proteine-cellule ecc a postissimo … imbustato a relativamente meno km. Dal confine Austriaco e senza grosse lavorazioni messo in vendita dalla “mitica” GDO ad € 1,54 – 1,56 almeno dalle stime dell’ istituto di ricerca produzione animale … ed il bello della diretta è che con un ricarico di € 1,22 al litro, 4 volte quanto me lo pagano … l’azienda non versa in gran buone acque … almeno così si vocifera. Vero o non vero questa è la realtà. Quindi applicando una regola a parità e dividendo per 4 la cifra d’acquisto 0,65 il nostro collega Austriaco percepirebbe poco più di 16 €/cent al litro … ammettiamo anche che siano più onesti dei nostri caseifici e dividiamo per tre … 21 €/cent … e con queste cifre incrementerebbero la loro produzione mentre in Repubblica Ceka a 0,22 chiudono le stalle ? E così dicasi per Polonia e Slovenia . Gli stessi Francesi Tedeschi che hanno un po’ più di pianure e sistemi di produzione “abbastanza simili” sfondano in trattore i supermercati e fanno manifestazioni perché a 0,30 €/cent fanno molta fatica. Gli Olandesi, popolo meraviglioso di commercianti … che esportano formaggi freschi ovunque e con due sole cooperative (Friesland e Campina), sono in agitazione con un pagamento più o meno simile. Mah … i misteri degli Austriaci mi hanno sempre affascinato, dovrebbero fare delle soap-opera, per farmi /ci alla fine capire come in un paese di montagne abbiano iper-produzioni di cereali, ( Grano+Mais+Orzo pari a 5.100.000 Ton l’anno ), di polpe di barbabietola ( 3.000.000 di Ton), di distiller di mais e di grano ed ovviamente … di latte. Sono davvero ammirato … ed anche un po’ sorpreso poiché hanno anche una produzione niente male di UHT ad un prezzo ovviamente e logicamente più basso … ed esportano anche quello. Non è che nasce qualche … “piccolo” dubbio … ? A me si visto che i dati della loro produzione lattea è pari allo 0,025% del latte Europeo e con lo 0,024% della popolazione bovina , inclusi i bovini da carne di cui mi sono dimenticato prima l’esportazione, già le mitiche scottone Austriache. … Poi sui gusti non mi permetterei certo di discutere con nessuno, ognuno ha i suoi. Fortunatamente. Certo anche io posso “ipotizzare” che il latte prodotto in montagna oltre i 2.000 metri possa avere chissà quale gusto. Come posso ipotizzare che il latte prodotto vicino al mare possa avere dello jodio … Fermo restando che quel latte a 2.000 metri ci sia poi arrivato … magari in qualche camioncino che si inerpica in qualche passo alpino proveniente da … chissà dove. Sullo Jodio ci staranno certo lavorando ma … non sanno ancora giustificare l’assenza del mare in Austria … ma presto arriverà anche quello. Ma per piacere …. Alla prossima …
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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29/06/2009, 22:00 |
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gp56
Iscritto il: 05/06/2009, 7:11 Messaggi: 45 Località: Termoli
Formazione: formazione universitaria
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Cari allevatori, capisco che il tema trattato è argomento scottante ma perché prendersela con gli austriaci che fanno semplicemente il proprio lavoro ? Se poi c'è frode in commercio è tutto un altro discorso. Sono ancora in attesa di ricevere Vostre risposte alle domande poste in precedenza: La tracciabilità e l'etichettatura obbligatoria può servire realmente a risolvere il problema del basso prezzo pagato agli allevatori ? Un consumatore attento (fatto salvo ogni ipotesi di frode) perchè secondo Voi dovrebbe comprare un latte certificato Italiano a € 1,54 contro un latte estero di pari condizioni a € 0,65 ? Poi ancora, perché in altri paesi europei il prezzo al consumo del latte è sceso mentre in Italia (unico paese in Europa) il prezzo è aumentato ? Attendo risposta, saluti Gianni.
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30/06/2009, 0:13 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Gent.mo Gianni, io personalmente non me la prendo con gli Austriaci, ma permettimi di avere dei legittimi dubbi su come possano loro produrre tanto, con così poco. Mi pare legittimo quantomeno ... "dubitare". Anche in virtu di un'azienda, la mia, che con enorme soddisfazione, ed un bel po' di vanto, vedo oggi efficiente e con un consumo di prodotti interni, aziendali, all' 87% e che punta decisamente a superare il 90% entro la campagna 2010. Sull'etichettatura obbligatoria o sulla tracciabilità del latte sono convinto che potrebbe dare una grande mano d'aiuto. Non tanto sui prodotti da banco a livello latte fresco, poichè il prezzo di 1,54 €uro è certamente altino e non tutti possono permetterselo... e comunque il latte da bere nelle sue varie forme, il mercato Italiano ha un consumo del 37% del latte in Italia come precedentemente detto. Ma sul 67% del latte caseificato certamente si. Quindi pur avendo per una questione di correttezza la necessità di garantire al consumatore la provenienza del latte ... oggi è una frode fare un formaggio DOP con latte di provenienza estera ... aiuterebbe a far salire di quel po' che basta il prezzo del latte per dare una mano a tutti... a presto
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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30/06/2009, 6:54 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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dimenticavate che l'austria non ha problemi con la direttiva nitrati, e qui mi sa che ci sarebbe gia solo x questo da chiedersi come fanno,
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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30/06/2009, 7:16 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ciao a tutti... non vorrei fosse frainteso il mio intervento e bollato come anti-Austriaco. Ritengo il collega Austriaco una persona che come me o più di me lavora e aspramente. Ma certamente ci sono molte incongruenze in quanto ... "ci fanno bere". Come spesso l'allevatore è vittima ... non credo si disperi se vende il suo prodotto a 0,45-0,50 €uro al litro non credete ? Quindi come spesso accade è il contorno che ... fa la/le differenze. Quindi ci sta tutto dentro. Sulla possibilità che aumenti il prezzo del latte con la tracciatura ... se lo facessimo e sopratutto supportato con severissimi controlli su quella percentuale avremmo certo qualche centesimo in più. So che nel caso del Parmigiano Reggiano ... non prendono certo chissà quale quantità di €uro ... ma ci sono diversi ma ... ed il discorso sarebbe troppo lungo. Alla prossima
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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30/06/2009, 20:50 |
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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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ciao, volevo intervenire per ricordare che l'austria assomiglia parecchio alla provincia di bolzano, che se non erro è tra le prime in classifica per quantità di latte prodotto in italia(e credo anche per remunerazione media,essendoci diverse Cooperative con la C maiuscola, quelle vere) e n on è che bolzano brilli per presenza di pianure..... (piccola precisazione fuori tema)ciao
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30/06/2009, 22:23 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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crissimi riky e roby
il discorso va preso facendo dei distinguo.
tralasciando il fatto del latte di malga, che sotto certi aspetti puo anche avere un costo inferiore , per effetto che il costo dell'alimtazione e' molto basso , nei paesi alpini e qui ci metto dentro tutti italiane e austriaci , e anche polacchi e repubbliche baltiche.
ce da fare un ragionamento. facciamo un paragone , secondo voi tira di piu un 200cv , o un 100cv
un 200cv logicamente. e' vero che consumera di piu, ma con 500litri di gasolio arera anche piu ettari rispetto a un 100
al di al dell'intensita degli investimenti , che in certi casi , fanno aumentare (e non diminuire) i costi marginali, sopratutto nel caso di aziende con poca terra, il discorso che potenzialemnte un pese alpino , abbia un costo di produzione di circa il 40% in menoche uno italiano o francese , non sta in piedi, calcolando che enormi quantita di altte che si esportano da un paese , che oltre ad avere popoca terra coltivabile e pure in montagna.
io lo potrei capire su piccole partite , ma su forniture continuative....
io vedo molto critica la faccenda della certificazion di provenienza, perche se funziona come in altri comparti , siamo freschi.
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30/06/2009, 23:31 |
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gp56
Iscritto il: 05/06/2009, 7:11 Messaggi: 45 Località: Termoli
Formazione: formazione universitaria
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A titolo di cronaca vi informo che nello stesso frigo e giusto di fianco al latte austriaco è apparso al prezzo di € 0,99 x lt. latte interamente italiano (in bottiglia PET) prodotto dall'Azienda di un mio cliente. Non aggiungo altro e lascio aperta la discussione su tale evento. Saluti, Gianni.
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01/07/2009, 7:20 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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e il latte italiano a quanto? how much does it cost?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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01/07/2009, 7:35 |
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