Concordo pienamente con quanto scritto da Robyvan. L'eccessivo valore dei terreni agricoli, almeno al centro-nord, è un grave problema. Tra l'altro impedisce di fatto l'ingresso di giovani imprenditori nel settore. Purtroppo non riguarda solo i terreni, ma tutti gli immobili. Il fortissimo incremento del loro valore dalla seconda metà degli anni Novanta a solo due anni fa, ha avuto e sta avendo notevoli ripercussioni sull'intera economia del nostro paese. Sono legati a regole economiche valori di più di 300-350.000 euro per un appartamento di circa 75 metri (superficie minima per una famiglia)? Probabilmente sul mercato hanno inciso, oltre all'entrata dell'euro e alla mentalità tutta italiana di investire solo nel mattone, i capitali della mafia, il sommerso e il rientro dei capitali dall'estero (con il condono del 2001). Ciao, Marco
Caro Marco sulle motivazioni di tale incremento secondo me ha inciso e parecchio la "frazionabilità" di tale investimento. Per essere più chiaro ... prima per acquistare un appartamento dovevi disporre di "circa" il 50% del valore dell'immobile. La stessa cosa valeva per i terreni. I mutui erogati per l'acquisto dei terreni erano stabiliti dal "valore" del terreno che l'ispettorato agrario dava. Ed erano regolati tra reddito agrario e reddito dominicale. Ma dato che il valore "reale" era maggiore di un 20-25% la differenza veniva di buon accordo erogata a parte. Questo comportava una difficoltà "relativa" all'acquisto dell'immobile, e nel contempo la percorribilità dell'affare. Oggi il finanziamento degli immobili ad uso abitativo è più che raddoppiato nel tempo, oggi i mutui sono talune volte più che trentennali, e si finanzia l'intero immobile, talune volte con la complicità della banca, si finanziava anche il mobilio ed il viaggio di nozze. Questo ha fatto si che ... tempo e dilazione del pagamento permettesse a tutti, ma proprio a tutti di accedere ad un bene immobile, con il benessere iniziale da parte di tutti. Ma dall'altra che ... i prezzi levitassero sino all'impossibilità d'acquisto da parte di molti. L'attuale "crisi" ha fatto il resto, facendo precipitare l'impero di carta e di falso benessere in cui vivevamo. Scarsamente legato all'economia reale che invece ... arrancava. E figuriamoci quanto arrancavamo noi in agricoltura. Questo secondo me è il vero reale e concreto problema odierno. A presto
E' vero, sicuramente ha influito anche la possibilità di avere mutui trentennali che possono coprire gran parte el valore dell'immobile. Ma penso soprattutto nel mecato dei terreni. Per gli appartamenti il discorso è diverso. Raramente le banche concedono (e concedevano anche negli anni passati) mutui con rate superiori al 40% del proprio reddito mensile. E pensare che 20 anni fa a me sembrava un'eternità la durata decennale del mio mutuo! Ciao, arco
...già verissimo, ma non dimentichiamo che le banche, prima del crac Parmalat, erano stimolatissime a dare soldi e quindi loro stesse trenovavano le scorciatoie per darti comunque i loro soldi. L' aumento della dilazione dai 10-15 anni ai 30 è l'esempio di come ridurre entro il 40% del reddito. Poi non dimentiechiamo il reddito dell'eventuale moglie. Poi è chiaro che oggi l'effetto boomerang esiste, essendosi avvitata su se stessa l'economia.
tornando al valore della terra, io in questo caso non mi preoccupo,visto che l'ho in affitto da decine di persone e di proprietà non ne ho,salvo un paio di ettari. questo è dovuto al fatto che la terra è molto frazionata(ci sono anche particelle di 200-300mq!!!),cosa tipica delle zone montane o prealpine. dunque io il reddito lo "calcolo" solo sulla base deel'esercizio della mia attività. in realtà qui la terra si compra un pò a tutti i prezzi. io ho comperato una lista di 820 mq(!!!!) a 900€ e ne ho spesi 1000 di atto notarile. l'ho comperata solo perchè confinava col mio,altrimenti.... in effetti,penso di fare come molti altri: mi prendo uno stipendio mensile e tutto il resto viene reinvestito in azienda,cercando di stare attenti. quello che mi frega è che sto distraendo una parte di denari dall'azienda per farmi la casa,dunque gli investimenti sono ridotti al minimo
penso che sul valore della terra abbiamo toccato il tasto dolente... ecco le quotazioni delle mie parti: valore della terra: 100-150mila euro/ha affitto: 1200-1700euro/ha concessioni per spargere reflui: 130-450 euro/ha voi capite che con quete cifre portare avanti un allevamento è molto diffcile, e io e roby perdiamo le giornate a calcolare le successioni colturali... non mi sento neanche di dare la colpa agli industriali che cercano investimenti, perchè qui ci sono solo allevatori... Il problema, almeno dalle mie parti, è che fino a pochi anni fa, per aprire un nuovo allevamento erano sufficienti un fazzoletto di terra e qualche firma...
seminativo irriguo bresciano... più o meno tutta la pianura bresciana, considera che sono dei terreni dove si ottengono rese per il mais tra le più alte d'italia, ma soprattutto ogni 200 metri c'è un allevamento bovino/suino