In questo articolo vi e' la valutazione morfologico-funzionale dei bovini da latta e da carne http://rsagraria.altervista.org/zootecn ... ineare.pdf
e nuove prospettive per gli obiettivi della selezione. A mio avviso un ottimo strumento extra per informarsi e arricchire le conoscenze...

Io sono un esperto di razze ovine e caprine, e lovoro per conto dell'ASSONAPA.
Io penso che se un allevatore conosce bene gli standard di razza e i vari caratteri che sono considerati nella formulazione della valutazione morfologica di un animale sono predisposti ad allevare in modo consapevole gli animali migliori ed ha raggiungere performance produttivi migliori.
Prendo l'esempio della valutazione lineare della capra Camosciata delle Alpi, dove si eseguono delle misurazioni anatomiche sull'animale che rapportati ad uno standard di razza definito ti fanno capire le potenzialità produttive di una primipara.

Gentilissimi colleghi io ho fatto il corso ANAFI per esperto di razza nel 1991 e ho avuto la fortuna di poterlo fare anche in Olanda ed in altri paesi. Secondo il mio modestissimo parere, un punteggio attribuito ad un animale DEVE essere un momento di confronto tra allevatore ed esperto di razza. PERSONALMENTE ritengo che il sistema di valutazione Italiano sia molto lontano dalla facilità di comprensione da parte dell' allevatore. Infatti ci sono spesso situazioni di punteggio inspiegabili e difficilmente spiegabili anche dagli stessi esperti di razza. Mentre in Olanda la punteggiatura è un dato estremamente comprensibile da parte dell'allevatore. I tratti morfologici sono riassunti al minimo ed hanno un punteggio finale. Le valutazioni sono quindi facilmente intuibili e non discutibili. Una mammella da 85 punti è da 85, potrebbe essere 84 oppure 86 ma tutti conveniamo su quello. Una valutazione con tutti quei lineari alla fine rende difficoltosa la trasmissione finale del dato e secondo il mio personale parere la comprensione da parte dell'allveatore del dato stesso.
Quindi ...