Premetto che lo localizzazione della mia azienda a 1100 m di quota non da molti spazi per la scelta di erbai da seminare anche perchè lo strato di terra fertile è talmente esiguo che diventa difficile operare lavorazioni del terreno per eseguire le semine. La mia esperienza è stata su due femmine bb su madre pezzata rossa, macellate ad ottobre all'età di 18 mesi, avevano fatto il periodo da maggio a lulglio su pascoli permanenti, mentre il restante periodo su secondo taglio. Le carcasse avevano fatto 305 e 303 kg rispettivamente ( peso senza reni), ma la carne era eccessivamente carica in colore e con una marezzatura insufficente. Al palato la carne aveva un gusto deciso, non da tutti apprezzato. Questanno ho interrotto il periodo di pascolo ad agosto, portando due animali in box a fieno e mais fioccato sino ad ottobre, il risultato a livello di peso non è cambiato, carne però più chiara e con una buona copertura di grasso. Nel bilancio economico si devono aggiungere 3 mesi a fieno e fioccato, però la carne è ricevuto miglior apprezamenti. Ciao a tutti.
Grazie mille Agrilavarone per la tua testimonianza, che dimostra quanto sia in realtà difficile coprire i fabbisogni, specialmente energetici, in finissaggio con il solo pascolamento. Inoltre parliamo nel tuo caso di bb x pezzata rossa: pensiamo ad un finissaggio di una Chianina, che notoriamente ha almeno un +10% di capacità di ingestione e un +20% di fabbisogno proteico rispetto alle esigenze, per esempio, di un Limousine. Inoltre, è bene tener conto che l'esercizio fisico, insieme ala maggior termoregolazione dovuta praticamente ad una vita all'aria aperta, incrementa anche di un buon 20% il fabbisogno energetico, "levandolo" dal finissaggio... Che caos...ma in fondo non credo possa essere impossibile...no?!? Jacopo
Dai Grintosauro, fammi utilizzare le razze che ho...non vorrei cambiare! Per esempio, come vedreste un finissaggio d un vitellone di razza Maremmana? Jacopo
Grintosauro, non userei la parola "selvatico", pechè questo non è quello che sto cercando di fare. Parliamo di allevamento, cioè condizionamento della vita degli animali, pascolo turnato e catene di foraggiamento. Mi sembra veramente lontano dall'essere "selvatico"! Quello che ricerco è una vita più libera e la possibilità da parte dell'animale di esprimere tutta - o quasi! - la propria etologia. Non penso che lavorare, per esempio, sulla razza Maremmana volgia dire spingere la produzione e/o adottare sistemi gestionali e alimentari spinti. E ciò può valere anche per una Limousine, razza che può essere ed è "spinta" anche molto. Vedi come gestisce i "propri" animali la GDO. Jacopo
posso comprendere il tuo punto di vista , e probabilemnte nel contesto sociale dove e' l'azienda troverebbe spazio , oltre che da punto di vista etologico.
ma a questo punto indipendentemente dalal razza allevata , torniamo al dicorso di quasi 2 anni fa , e cioe se una razza da carne , debba evolversi unicamnete verso il rpodotto finale , omologando la selezione( facilita di parto , faclita di nascita igm e resa al macello, e qualita chimico/fisica delal carne , marezzatura grana ectect) oppure facendo un passo all'indietro puntare piu sulla rusticita a baso inputdi elemnti produttivi.
secondo me èer quello che voi fare tu , cambierei razza oppure terrei le due linee produttive .
so bene che comunque saresti segregato in azeinda a seguire le stalle col alvoro quotidiano e a seguire la amcelelria.
ma anche se allevassi allo stato brado comunque un occhio ogni gg agli animali dovrsti darglielo , magari nns aresti cosi impegnato e' vero , ma siamo sicuri che l'immagine che vorresti dare alla tua carne abbia poi un ritorno economico tale da sopperire il rischio?
Grintosauro, più che su un basso input di elementi produttivi, direi verso la ricerca di un differente insieme di elementi. Quello che vorrei fare non è finalizzato al risparmio di lavoro, ma alla ricarca di un allevamento dove gli animali possano vivere meglio, no penalizzando però la qualità del prodotto finito carne. E per non penalizzar intendo non diminuire la qualità del prodott carne che ad oggi fornisco. Ti faccio un esempi con i maiali: in primavera hanno pascolo erbaceo, poi in estate pascolano su sorgo, poi su spigolature di orzo e fave, poi in autunno sull'orto a fine e poi in inverno su un medicaio da rompere con ghiande fornite da noi...insomma, considerando che il maiale - che non ha il rumine (!) - in 60 giorni può trasferire quello che mangia in grasso e carne, ti rendi conto della diversa materia prima che lavoroi per salumi e carni fresche all'anno?!? Ma in questo caso non h mai avuto problemi, perchè tutti sono ottimi prodotti anche se con caratteristiche organilettiche - e tecnologiche - diverse, no?!? Ecco, vorrei fare una cosa simile con la carne di bovino... Jacopo
scusa Jacopo,come giustamente hai detto le razze che ti ritrovi hanno un certo fabbisogno energetico in fase di finissaggio, non indifferente, continuando con quella linea, potresti affiancare per prova la soluzione proposta da grinto, poi vedi i risultati ottenuti e trai le conclusioni. p.s.: nn puoi neppure pensare di guidare una ferrari e volerci mettere a tutti i costi il gpl.(pendona il paragone ma e' l'unico che mi e' balzato alla mente)