Gli arricchimenti cultuali, al pari di quelli colturali, sono SEMPRE da promuovere. E vista la grande fortuna avuta, di poter avere contatti con il mondo agricolo di molti paesi, è un vero piacere. Più o meno gli allevatori sono tutti splendidamente uguali. Non tutti i paesi invece lo sono. Ce ne sono di più accoglienti, tra cui certamente l' Irlanda, ed altri un po' più ... freddini. Ma tutti gli allevatori sono meravigliosamente simili, per fortuna.
Caro Grinto ti divertiresti come un matto, ci sono più vacche che popolazione, un bagno nei nostri interessi e scopriresti tante interessanti "stranezze" che funzionano, una ospitalità inaspettata, saresti sommerso dalle domande, serate davanti al camino con storie di allevamento e aneddoti di vita vissuta tra la terra e il letame e scoprire che tra allevatori si parla sempre la stessa lingua e che l' U.E. per gente come noi, ma senza saperlo, c'è e forse c'è sempre stata, perché quando si condividono le stesse emozioni, speranze, si vivono gli stessi sacrifici ... saluti, Mario
siete uno peggio dell'altro, disgraziati! ma vi divertite così tanto a tormantarmi con le storie d'oltralpe, non vi rendete conto che ho due lavori da seguire? come faccio ad andare in irlanda, ma sopratutto, come faccio a non andare? due sono le strade, o mi decido a fare alcuni viaggetti che mi starebbero a cuore, o continuerò a divorarmi il fegato leggendo i vostri post. tanto lo so che questo intervento non servirà, testardi siete, in autunno mi avete convinto per la fiera in Francia e ci sono andato, adesso state tentando con l'isola verde..... ciao
...dico davvero, io sono disponibile da fine marzo in poi, adesso inizia la campagna dei maiali, che da me è molto sentita, e si deve battere bene il ferro finchè è caldo, speriamo vada bene cosi raccimoliamo anche qualcosina per il viaggio