Io vengo da una zona privilegiata in questo senso però ho accumulato una serie di esperienze che, nel mio caso particolare, mi fanno a volte dubitare dell'efficacia di tutti questi metodi pesanti per la difesa dal caldo: innanzitutto, forse sbagliando, forse no, ho osservato su di me che dal caldo ci si difende allo stesso modo che dal freddo, muovendosi, sembrerà assurdo ma praticare attività sportive nella calura estiva o, possibilmente, lavori pesanti, immunizza dagli effetti del caldo assillante molto di più che starsene distesi sul divano bevendo ettolitri di acqua fresca e, siccome son dell'idea che ogni allevatore, a lungo andare, finisce col somigliare agli animali che alleva, credo che lo stesso valga anche per le vacche (non vi ha mai detto nessuno che il vostro cane ha un carattere simile al vostro? Io non mi offendo mai quando me lo dicono perchè so che è vero il contrario: son io che ho un carattere simile a quello del mio cane.
). Detto ciò, penso che una certa dose di calore le vacche se lo devano sopportare per stemperare le catastrofi che, altra osservazione diretta e quindi opinabile, raramente si verificano in luglio e agosto ma, almeno da me, esplodono puntualmente a settembre, ottobre, novembre. Credo che la lotta al caldo più efficace si faccia, come han detto roby e arborea, rendendo appetibile la razione e tenendo ancora più pulite le aree di stabulazione degli animali ma son contrario agli shock termici causati dalle docce e, in parte anche alla forzatura della ventilazione (però io i ventilatori nella mia stalla li ho felicemente installati). Piuttosto alleggeriamo il carico di bestiame al metro quadrato eliminando gli animali più problematici prima che cedano, anzi, ancora prima che cominci il caldo.