concordo cn ricky

anche ammesso di seminare un 500( mais che noi seminano in primo raccorlto a aprile) e ad avere molta acqua disponibile e di fare solo concimazione minerale, da prove fatte qualche anno fa con un cl 300, forse per stresss termici elevati in terenii molto tenaci e calcarei , un terzo delle piante era sterile , cioe non e' riuscita a differenziare la spiga ,o se cera aveva al amssimo 30 cariossidi...


e' qui che nasce leigenza di trovare un alternativa , e cioe di avere un erbaio da affinare entro la fine di maggio( da noi trebbiar el'orz o il 25/28 di giugno si sposta in la il2 raccolto , e nnmi va di attaccare l'essicatorio x far seccare lorxzo anche seabbaserei le perdite di raccolta)e seminare un miasi x ben che vada ai primi di luglio, periodo che si accavalal con ilraccolto del grano imbalaltura della paglia 2 taglio di prato stabile ,e prima che asciughi troppo il tereno portere il eltame x prepearare i terreni x i loietti in semina a fine agosto( in latrenativa aspetto i primi temporali di meta agostoper iniziare le danze..

Certamente ogni area geografica della nostra bella Italia ha le sue caratteristiche. Proprio oggi ho visto le mietitrebbie in azione sui campi di Frumento. Certo il tempo quest'anno potrebbe aver ritardato alcune raccolte ... ma le alternative comunque ci possono essere in un Sorgo post Frumento... od Orzo. Serve poca acqua e ... anche se non è il mais e si sta molto attenti all'ammoniaca è comunque un prodotto facilmente utilizzabile.

che ci credi o no in alcune zone manco il sorgo si salva..

siamo giuniti in un punto morto.

pongo al domanda in un altro senso.

abbaimo parlato di autosuffienza aliemntare dell'allevamneto , giusto?

ora il razionamneto degli aliemnti , gia sapendo le esigenze, si pasa sull'equilibrio di 3 componenti .

energia proteina e fibra. tralasicando el scelte produttive tra colture principali e intermediale, io punteri l'attenzioene su un fatto puramente matematico .

e cioe quello di poter essere autosufficente su energia e fibra.per quanto riguarda la proteina , secondo me in certi frangenti converrebbe integrarla con mangimi esteri , o no?

oppure puntare il tutto e per tutto , oltre a energia e fibra, a produrre anche quella???

le scelte per aumentare l'approvviginamento di protina secondo em sono molteplici , soya a basso contenuto di alcaliodi antitripsinici , favino , pisello proteico( previo trattamneto termico) erba medica , sulla trifoglio , lupinella ect ect..,

questo rgionamento contortonasce da un ragionamento che fanno in molti.

qui e' uan zona da come avete capito un po magra, come e' amgra tutta la zona del monferrato alnghe, una volta vanto della viticultura , e ora in grna parte riimoschita , tranne alcune zone ( zona del barber d'asti , del moscato , e dei nebbioli , e dei vini bianche del roero) considerando che gli affitti, l'impegno in attezzature per avere dei risultati modesti, visto che e' uan zona con un piccola vocazione foraggera pura, converrebbe a questo punto puntare su dei medicai ma nasce il problema della durata degli affitti mediamente di 3 nni, oppure puntare sugli stessi tereni in affitto , su un doppio erbaio , lietto /panico , e rifornirsi al di fuori di soya?

Certamente il medicaio "sarebbe" opportuno sfruttarlo almeno 4 magari 5 anni considerando l'elevato costo dell'impianto. Poi ho sentito di "ibridi" iper produttivi che durano 3 anni e ti danno la quantità affienata in 5 anni ed allora ... ci sarebbe da pensare. Anche se c'è da dire che un medicaio comunque fa migliorare e di brutto il terreno dove è stato coltivato. Quindi "sarebbe" meglio farlo "avvicendare" sul proprio terreno o su terreni con maggiori anni di affitto.
La tua seconda alternativa è una soluzione molto percorsa. Anche in virtu del fatto che nella prima ipotesi comunque non potresti coprire TUTTO il fabbisogno proteico del bestiame e comunque dovresti "tagliare" il fieno di medica con paglia o loietto. Quindi ... potrebbe essere meglio comperare la soja, che comunque è inferiore come incidenza nel trasporto e si compera un prodotto ad alto valore amminoacidico.
Ma questo è il mio pensiero .... attendo il vostro.

ce da dire
che poi sfrutto di piu gli attrezzi fienagione , in virtu che sui rilievi centrali del piemonte spesso ci sono smepre i venti di fuhn , ch esaltano i fieni e le fienagioni , anche s ebisogna avere molta molto fortuna di imbattere i gg di brezza, cosa che nn ci sono nelle pianure adiacenti.

Caro amico ... le esigenze devono essere poi confrontate con le ... possibilità. Ed ogni zona ha la sua caratteristica ed i suoi rischi.

Volevo aprire una nuova discussione ma visto che si è già parlato di costi, mi chiedevo: quali, e a quanto ammontano circa, le voci di costo nel fare il fieno ? che caratteristiche devono avere le macchine agricole per avere prodotti buoni e ridurre i costi? Me lo chiedevo perchè ho un'idea in mente che più in la vi spiegherò ma vorrei prima testarla economicamente...

nell'analizzare le voci di costo puoi farlo sotto 2 punti di vista, da una pare prendendo paro paroi prezi dei contoterzisti, che in genere sono rifariti a rotoballa imballata.

dall'altra una meticolosa ricerca tra costo orario della trattircee costo della manodopera , poi il costo della manutenzione degli attrezzi.

in genere piu o mneo nella mia zona e' sulle 10/12euro a balla 120*150a volume fisso.

io quest'anno volevo fare un computo su un prato di 40 pertiche giuste,per vedere quanto costa.
al momento di tagliare....mi sono dimenticato
e comunque solo di rete ci va su quasi un euro al ballone