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Energie rinnovabili il male della zootecnia?
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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... Grinto docet ... avevamo già "discusso" degli smaltimenti un paio d'anni fa la Grinto-Memoria è certamente on-line. Sempre aggiungendo "particolari" alle produzioni energetiche ecologiche che poi non sono così ecologiche come abbiamo visto, ed il fotovoltaico è il meno invasivo appunto avendo oltre il 95% di riciclabile. Pensate cosa sarà smaltire i digestori. Inoltre ... se un'azienda agricola chiude e passa alla produzione di energia, quante persone lascia senza lavoro tra i dipendenti diretti e quelli dell' indotto ? e se arrivassimo ad importare tutte le derrate alimentari producibili in Italia abbatteremmo l' inquinamento ? non credo lo sposteremmo sui trasporti dovendo importare tutto su gomma.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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28/04/2011, 18:53 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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se recuperassimo gli scati di potatura della vite e ei fruttiferi , e della sfrondatura delel piante sia nei viali( ricordo che a torino le piante abbattute lungo i viali devono essere portatenecessariamente in discarica , sic!)che nei boschi cedui , produrremo piu energia sicuramnete , oltre al recupero delle pedane/bancali cassette di legno , legno in edilizia di scarto.
a dimenticavo tutte lepinate secche lungo i fiumi che si fanno a incastrare sotto i ponti ogni volta che piove.
se volte vedere la manutenzione idrica all'estero nn vovete ndare chissa dove , basta vedere il sistema di chiuse sul danubio , reno , loira, senna , un poi piu lontano in svezia , norveglia ...
sul fatto delle risorse agricole , forse ebbe ragione a dire , la mia professoressa di economia la prima lezione del 3°anno di agraria, quando disse ,che l'attivita agricola e' quella che fa capo alla produzione di alimenti vegetali e animali , e sfruttamento delle risorse forestali , caccia e pesca , e tutela dell'elemento terra , unico elemnto non riproducibile a utilita ripetuta..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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28/04/2011, 20:09 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Bellissima la definizione della tua prof. molto aderente a quanto. Per il resto credo comunque che l' esperienza, dei Tedeschi sia davvero un esempio da seguire.L'immondizia è di fatto un problema e la "soluzione" di questo problema "potrebbe" incrementare il conto-energia rinnovabile. Poi ci sono cose che mi fanno incazz... che le piante ed i residui lignei da potature o puliture di vari canali-fiumi-laghi-mari debbano finire in discarica ed essere "bruciati" a fondo perduto, anzi "inquinando", quando potrebbero essere smaltiti e ... "digeriti" per produrre energia-da fonti rinnovabili. Ma lo stesso si può fare per altri rifiuti il cui smaltimento è di fatto un "enorme" costo. Lasciando perdere il mais che è una sostanza atta a produrre reddito-rinnovabile.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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28/04/2011, 21:02 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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io concordo con tutto ciò che dite.. dire si alle coltivazione di mai se.. era in senso ironico.. proprio perchè è evidente che la condizione non è rispettata.
Robyvan dire ok a produrre energia e compriamo latte e carne dall'europa... è una constatazione, non una opinione. questo avviene già. non facciamo come con le quote.. "che in italia non le possono mettere", le han messe, non siamo stati capaci di applicarle e ora che le tolgono siamo li ancora a capire dove è stato l'errore e a far pagare in giusto chi forse più di tanto di torto non ne ha.
Avete detto delle cose giustissime: l'europa ci sta bacchettando perchè non stiamo rispettando Kyoto.. Ma l'Europa ci comanda in tutto e per tutto. ora ci sta costringendo a mettere pannelli, fare biogas e togliere vacche e suini.
al nord stiamo aspettando la deroga ai 170 kg di azoto per le zone vulnerabili.. Arriverà? Forza, aspetto il vostro pronostico: io il mio ve lo dico: arriverà se promettiamo di fare tanti biogas, tanti prati e rotazioni.
e noi faremo tanti biogas, prati e rotazioni. all'europa non siamo simpatici, lo sappiamo.
riguardo ai rifiuti lignei ho dei dubbi: non credo che la lignina fermenti.. meglio bruciarla o farne del compost.
parole di un paesano che ha venduto anni fa le quote ora coltiva mais: prima lo coltivavo e davo da magiare alle bestie, ora lo coltivo e lo do al digestore. cosa cambia???? coltivo lo stesso io!
cosa gli direste voi?
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29/04/2011, 0:12 |
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Vale93
Iscritto il: 28/11/2010, 15:57 Messaggi: 92 Località: Volvera (Torino)
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Cita: ... per il nucleare non è ancora stata detta la parola "THE END" . Quindi come è stato detto da poco, il nucleare è stato messo in stand-by per evitare il referendum che forte dell' emozione Giapponese avrebbe avuto esiti negativi per lo stesso, pregiudicando per altri venti o trent'anni la realizzazione delle centrali. Per il restante discorso io davvero non lo comprendo (come sempre). Che senso ha sottrarre della superfice agricola coltivabile per mettere dei pannelli solari il cui costo di produzione energetico è decisamente più caro che non comprandolo dall'estero. Ma li abbiamo messi. A questo punto ... importiamo cereali e foraggi per alimentare le nostre mandrie. E tutto questo movimento di macchine avanti ed indietro non inquina ? mah ... ma proseguiamo. Sui tetti di moltissime aziende della nostra bella Italia troviamo ancora degli eternit. Pericolosi per noi in prima analisi. Ma allora perchè non "devolvere" i contributi per smantellare e smaltire l'eternit sui tetti e sostituirlo con dei pannelli fotovoltaici ? Sui tetti mi risulta non si possa coltivare ... (al massimo un po' di erbetta nei canali di sgrondo), e di superfice ne avremmo parecchia, non da così fastidio nell'ammirare il panorama e daremmo contributi a più persone risolvendo anche un problema. Le stesse aziende utilizzerebbero il "solare" come parte del loro consumo energetico e l'eventuale avanzo andrebbe in rete. Se facciamo i conti delle superfici coperte in azienda tra stalle, capannoni e ricoveri vari arriviamo a "discrete" superfici. Ma il concetto è che la "contribuzione" sarebbe poca per molte persone e non al contrario MOLTA contribuzione per POCHI "eletti". Come sempre non capisco perchè le cose fattibili e semplici vengono in mente alla ruota di scorta del carro e non alle menti elette al ministero. Che ipotizzano l' energia pulita anche quella dei digestori che consumano ettari ed ettari di mais che per i digestori cresce da solo ... senza concimi, senza trattori, senza diserbi senza inquinare. Per i digestori. Mentre per chi lo coltiva per allevare animali inquina da bestia ed è la fonte di 1000 disgrazie. robyvan proprio quello che ho detto io (forse in maniera meno chiara) e io sono sempre fermamente convinto che bisognerebbe puntare i contributi sul solare e lasciare da parte altre forme di rinnovabili come l'eolico (che quelo si k è brutto da vedere, si può usare solo da qualche parte e produce meno del solare mi pare..); il biogas si ma solo utilizzando i reflui animali e tralasciando il mais ke già costa caro... e anche delle ramaglie di cui parlavate, non sapevo che dovessero venire buttate in discarica (e pensare che ci abito vicino a torino XD) cmq una soluzione secondo me sarebbe proprio quella di bruciarle e utilizzarle x produrre energia in qualche modo (anche xkè è impossibile che fermentino... forse può avvenire nelle componenti erbacee se le si lascia "marcire" ma sicuramente non nella componente legnosa...)
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29/04/2011, 11:22 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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che ci crediate o no ,stamttina mi ha telefonato una di quei call centre , per una indagine penso pagata dall'ass.all' agricoltura del piemonte x un impianto per energia dal verde , sui gli scarti diciamo agricoli , sia secchi( svcarti di potatura , e residui dell'abbaimtnodelle piante) che umidi ( letame liquame, liquami domestici, sfalci) per uno studio ipotetico non si sa dove e quando ....
se reisco giro l'email che mi dovrebbero mandare in tal proposito. quello che nn si capisce e' perche puntare le cosiddette energie verdi principalmente sui biodigestori
penso che al preoccupazione di robyvan e' ulteriormente far epsare la concorrenza sugli allevamenti , mentre per fare un esempio pratico in provncia di alessandria hanno sfrttato l'area boschiva , per un emga impianto di energia aletrica e teleriscaldamento, con un progetto che se non mi sbaglio e' entrato in funzione in val curone 3 anni fa..
un altro dubbio che sia me che robyvan e' intrinseco sui buiodigestori , e' che secondo me fa l'effetto contrario di quello che si vorrebbe ottenere.
perche le aziende agricole che non sottostanno ai digestori che non hanno allevamenti ,avranno sempre meno sostanza organica nei terreni .
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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29/04/2011, 12:01 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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per esperienza personale
posso garantirvi che i primi che mal vedono gli allevamenti , sono el aziende agricole solo cerealicole , che dovendo spendere maggiormente in concimi , e a volte svendere la paglia dopo al trebbiatura ,hanno sempr eun po il dnete avvelenato.
senza volere aumentare la conflituualita su questa questione , perorando la mia tesi vorrei dire , che se la direttiva nitrati fosse stat messain atto diversamente sarebbe stato emglio.
io se da una aprte avrei obbligato allo smaltiemnto controlalto , dall'altra parte avrei , per la buona pritica agricola , cercato di evitare il deserto , nelle aziende agricole cverealicole.
cioe cercato di salvaguardare quel minimo di sostanza organica , che comunque il letame porta, e che i residui colturali di certo non riescono a sopperire. e soprtutto fermare quel boom degli affitti che in certi zone e' esploso nonmi venite a dire che 6000euro x 10 ettari e' uan cosa normale..
daltra parte secondo me visto e considerato che ci sarebbe la possibilita di delocalizzare molti allevamneti in zone non vulnerabili ,con terreni a bassissimo contuto di sost.org, e fosforo con buona pace di tutti... al di al del biometano e compagnia cantante..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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29/04/2011, 12:09 |
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Vale93
Iscritto il: 28/11/2010, 15:57 Messaggi: 92 Località: Volvera (Torino)
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infatti secondo me il biogas è un'alternativa ma il solare resta la via principale, e in effetti il problema che se usi i liquami da una parte poi nn li puoi usare dall'altra c'è.... e x quello ke hanno fatto la cacata di iniziare a usare il mais...
cmq scusa grinto ma col la questione dell'affitto di 10 ha x 6000 € cosa intendi? no xkè io nn sono esperto ma da me mi pare ke un ha costi circa 1000 € l'anno, quindi io fossi uno che cerca terra sarei ben contento che me l'affittano a così poco XD
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29/04/2011, 15:11 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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be vale tu pensi che 10ettari in romania o polonia o in frnacia , o in agentina costi 6/10mila euro l'anno?
pensi che non sia possibile sfuttare l'acqua , in miniimpianti da 30/50kw con la tecnologia delle viti senza fine o delle ruote dei mulini? ce ne era una bellissimo a corsaglia vicino a torre mondovi una ventina di anni fa , da luce a tutta la borgata...
io nn sono contro i biodigestori , ma secondo em vanno fatti seguendo una logica diversa. nel 2009 se non sbaglio , dalle aprti di viadana , brescello , e' stato fatto un biodigestore di discrete poorzioni , se consideri che lavora annualemnte circa 175mila ton di liquami zootecnici , scarti della lavorazione dell'ortorutta, scarti alimentari delle mense , l'organico delal raccolta differenziata , sfalci ..
nonmi ricordo il paese, esattamente , ma so che i grandi capoccioni del consorzio di cooperative , eranoa ndati a vederlo , perche aveva delle analogie con la zona dove abito .(col beneficio dell'inventario , quella e' uan zona vicino al po , con falda freatica non molto profonda , e una carico di animali di quasi 10suini x abitante e 4bovini ).
da questo studio preliminare( che ando a vuoto , x mancanza di fondi regionali) se ne deduceva , che 1° si rientrava nelal dirtettiva nitreati 2° si evitava di fare 26 mini impianti di denitrificazione dei liquali , o se rpeferite di depuratori (circa 500mila euro l'uno) 3° si evitava all'ente pubblico di fare un depuratore delel fogne, ma solo un semplice separatore liquido solido 4° si dava al possibilita di spandere il residuo anche a chi non aveva allevamneti , e di usare la struttura anche come deposito nel periodo in cui noi si puo entrre nel terreno.
domanda vi sembra poco??
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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29/04/2011, 15:28 |
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Vale93
Iscritto il: 28/11/2010, 15:57 Messaggi: 92 Località: Volvera (Torino)
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no che non è poco e sono daccordo sul fatto che i digestori andrebbero fatti in zone come quelle vulnerabili i nitrati (dato ke tanto non si possono spandere tutti...) però continuo a nn capire cosa centrano gli affitti scusa.... certo ke costano meno in altri paesi dove le estensioni sono maggiori ma questo cosa centra? cioè nn è una novità che in italia vada tutto peggio che rispetto ad altre parti
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29/04/2011, 15:44 |
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