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doping vacche e frode alimentare 
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paolo ora come ora certe scelte sono volute dal consumatore...

se continuano ostinatamente a comprare tutot e di piu pensando alla comodita di avere tutto a portata di mano

io sono uno che ha imparato afare spesa , cecando di non rimanere senza , ma con un po di testa..

finoa qualche tempo fa nche io compravo l'extravergine che costava meno , per poi trovarlo liquido come un olio di semi , e senza sapore

ho imparato che spendendo qualcosa in piu al posto di far andare 3 litri al mese ne facevo ndare solo 2


ho imparato che se passo x le risaie mi carico di 20kg di riso , di quello sottovuoti , enon pagarlo il 30% in piu in un negozio qualsiasi con el ortture dentro


allora mi spighi il perche sempre e comunque quando un comparto cerca di venire fuori dal guano , la stampa martlla a piu non posso e qguarda casocercando sempre di mettere in buona luce le produzioni estere??


per coerenza , perche al stampo quand succedono questi problemi all'estero , non se ne esce , come fa la stampa estera quando ce da spuitanrci?

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15/11/2009, 19:57
Profilo YIM WWW
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Grinto, non ti offendere, ma il tuo modo di scrivere, contrariamente a tutte le teorie sull'apprendimento che stanno praticando a scuola, più scrivi più peggiora al punto che non riesco più a discernere il senso dei tuoi interventi :lol: ; eppure nella miscellanea certi tuoi concetti sono espressi in modo estremamente corretto e chiaro. Mi spieghi il perchè di questa cosa?
Scusate il fuori tema.


15/11/2009, 22:52
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Sez. Bovini
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Gentilissimo Paolo, non volevo minimamente distogliere l'attenzione da quello che se confermato "potrebbe" essere un problema. Problema da cui certamente tutti noi prenderemo le distanze. I furbetti sono sempre presenti ovunque e spesso la via più facile e veloce per raggiungere un obbiettivo anche se a discapito degli altri. Volevo solo portare le mie esperienze vissute. Nella mia stalla ricevo molto spesso la visita di personale addetto ai controlli, ed a parte il tempo che fanno perdere, più che altro per l'ignoranza degli incaricati, sono contento che questi controlli vengano fatti. La mia stalla è controllata con un sistema di tracciatura degli alimenti che somministro al bestiame, ne registro il carico e lo scarico, devo analizzarle singolarmente e nel composto che l'animale mangia. Registro i farmaci, carico/scarico ed anche lo smaltimento delle confezioni vuote. Chiamo regolarmente per lo smaltimento dei morti in azienda, inclusi i vitelli. L'azienda che mi ritira il latte fa analisi quotidianamente al mio latte e manda un suo tecnico molto spesso a controllare che tutte le operazioni e le procedure siano eseguite in modo preciso e metodico. Per evitare "eventuali problemi" o "eventuali confusioni" ho dovuto compiere opere architettoniche allo scopo, con separazioni e cartellonistica indicativa. Come per assicurare l'assoluta pulizia in tutto il trasporto e stoccaggio del latte. Per essere regolare, ho dovuto attenermi scrupolosamente a tutte le norme anti infortunistiche, allo stoccaggio dei liquami ed alla limitazioni dell' inquinamento. Analizzo tutti i prodotti che mangiano le mie bovine ogni mese e l'acqua (potabile) ogni due mesi. Sono in alta qualità da sempre, ed il mio latte viene mischiato a del latte che viene da .... ? non lo so. Avendo visitato, per mia fortuna, molte stalle all'estero affermo che la le stalle NON SONO COSI'. Tutelare i consumatori ? Ci sono moltissime associazioni che dovrebbero farlo, che erano latitanti quando c'era da controllare se i prodotti DOP erano davvero composti con latte Italiano. Gli industriali hanno più a cuore il prezzo che pagano il latte più che la qualità dello stesso. Da noi pretendono un qualcosa che "per legge" siamo obbligati a fare... fermo restando che poi acquistano latte che sta in giro 4 o 5 giorni. Tutte le cose che facciamo oggi, all'analisi del latte, non sono poi dissimili da quello ce che facevamo "prima" di tutti questi interventi. Così come sono le analisi del latte proveniente da stalle estere. Quindi... mi viene spontanea una domanda, ma a noi chi ci tutela ? il ministro ? :lol: o i nostri sindacati ? :lol: :lol: :lol: oppure i consumatori che comprano il latte che costa meno e non quello che "dovrebbe" dare più garanzie di sicurezza ... :( o la stampa che non vede l'ora di sbattere in prima pagina il mostro, per evidenziare come la salute pubblica sia in pericolo ? ma dov'è quando c'è da mostrare l'altra parte, quella buona della categoria, che poi percentualmente è la più grande ? O i nostri poveri carabinieri del NAS che nonostante le loro visite ed il loro lavoro quando beccano qualcuno cosa succede ??? niente ! lo mollano talune volte la stampa ne parla e poi insabbia. Secondo chi è ... nsabbia e stop. Quindi non per distogliere l'attenzione ma all'estero non è così ! ma noi comperiamo felici l'emmenthal o il gouda e ne vantiamo la qualità ed i sopraffini gusti. Certo ... ripeto ma a noi CHI CI TUTELA ?

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15/11/2009, 23:50
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La famiglia Roby 8-)


16/11/2009, 0:30
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Robyvan, chi ci tutela??? nessuno, le categorie di settore vanno abolite (per come operano adesso).
Nella visione globale siamo vicini, la pensiamo in modo divergente o affine nei confronti del consumatore.
Lungi da me dal dire che bisogna garantire tutto e tutti sempre a ns spese (il baratto non credo sia accettato dalle banche), ma ripeto per la 3 volta chi acquista deve acquistare prodotto sano, e di qualità proporzionato al prezzo d'acquisto.
Il discorso che fai su i controlli lo conosco bene (essendo un controllore filiera ortaggi), molti se non tutti mi dicono, "noi dobbiamo fare tutte queste cose e nessuno controlla i prodotti importati" io non ho risposte a queste cose perché non sono in grado di darle vanno al di là della competenza individuale, le risposte dovrebbero darle i politici, mettendo tutti sulla stessa barca.
Sono comunque convinto, che il premio in azienda si ottiene solo puntando nella qualità, la qualità costa lavoro e denaro, ma è l'arma vincente futura per rimanere dentro o fuori, se non ci si incanala verso questa direzione rimaniamo nel limbo dei morti di fame che lavorando come somari.
Tornando ai politici (li mettiamo noi) e a noi Italiani, dico che la colpa è anche ns perché non siamo capaci di vendere e vederci.
Esempio forum Topic avicoli: una razza di faraone allevata e selezionata in Italia sarà nazionalizzata dai Belgi perché le ns categorie dormono beate, però questo non si può neanche dire perché è offensivo, in fine bisogna tutelarci da soli mettendo fuori questi soggetti balordi che ci aiutano in discesa, e la salita e molto ripida da svariati anni.


16/11/2009, 1:01
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paolo ha scritto:
......
Sono comunque convinto, che il premio in azienda si ottiene solo puntando nella qualità, la qualità costa lavoro e denaro, ma è l'arma vincente futura per rimanere dentro o fuori, se non ci si incanala verso questa direzione rimaniamo nel limbo dei morti di fame che lavorando come somari.
....

Su questo non sono molto daccordo, permettetemi, ma da 6-7 anni a questa parte la qualità non ha pagato proprio in termini assoluti, per il semplice fatto che il consumatore medio non se la può permettere, allora io posso pure fare il parmiggiano reggiano con solo latte di vacche reggiane (se ne è già parlato), ma se devo girare tutto il pianeta per venderne 10.000 forme gli allevatori italiani con cosa vivono? E quei consumatori che non se lo possono permettere, cosa mangiano?
Io sono per i tagli ai controlli e: se la minestra ti piace la mangi sennò salti dalla finestra oppure, terza opzione, te la fai come vuoi così vedi quanto lavoro c'è da fare che tanto a noi allevatori mungi 200 vacche per portare a casa il pane o mungine 4 e mangiare quello che fai la vita non cambia di una virgola.


16/11/2009, 1:11
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quello che volevo dire e che oggi il mercato premia o castiga i prodotti in base ala vendita

cieo premia , perche venduto di piu, o castiga , perche rimane sullo scaffale.

se andiamo ad analizzare il motivo principare del successo o insuccesso di un prodotto , molte volte e' per u fatto di imamgine .

l'immagine di un prodotto non e' intrinseco , come e' la qualita
cio io vendo piu caro perche il mio prodotto obbiettivamnete ' migliore.


ma un prodotto a, limentare o no, si vende di piu , per via della pubblicita, per via del amrchio.



ora arrivo al dunque.

una notizia come questa spiazza il prodotto nazionale , e in un qual senso agevola quello estero.

ma la mia domanda e': a che pro?

mandare una notizia come questa , lo si fa per aumentare al tiratura?

sarebeb da delinquenti dell'informazione...

a volte mi chiedo: ma non e' che magari tra i vari soci dei vari giornali ce qualcuno che ha pure le mani in pasta con la gdo?

in borsa tutto puo essere e si inizia a sentire odore di bruciato..

ora la nostra unica speranza e riuscire a far ragionare il consumatore , a cambaire modo di fare al spesa , am non convinendolo che i nostri prodotti sono migliori , ma giocando ad armi pari con gli esteri, cioe andando a trovare tutte le magagne dei loro..

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16/11/2009, 1:27
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Sez. Bovini
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Carissimi, provo a rispondere un po' per volta e sinteticamente. Per Tremor, certamente la famiglia mi tutela ... anche se dovremmo essere noi a tutelare loro. O no ?
Per Paolo, se io guardo le analisi che il mio caseificio fa negli ultimi 15 anni, non ho molte differenze, se non un incremento di grasso, proteina e di quantità di latte. Cellule, carica batterica, sporigeni ecc sono pressochè identici. Quindi tutte le opere che io ho fatto, non sono servite a nulla. Nulla è migliorato, ma io ho speso e parecchio. A questo punto, giustamente, mi si farà notare che bisogna credere nella qualità, ed io da 20 anni ci credo e fermamente. Mi hanno detto che se non aggiornavo le mie strutture in quella direzione il mio latte non sarebbe più stato ritirato... ok ! fatto ! Credevo che questo salto in avanti mi avrebbe fatto guadagnare, (non solo in prestigio). Morale ? Latte che viene da ovunque, che sta in giro anche 4 giorni e spesso senza il minimo documento di provenienza, di trasporto e di arrivo. COMPLIMENTI !!!!!!!
Le associazioni per carità ... non voglio nemmeno parlarne. Il mio ministro ? una persona tanto incompetente quanto incongruente. Ha presenziato ad una manifestazione al Brennero, organizzata dai suoi compari, contro il governo ... e lui era li !!!! ma lui doveva essere "quello" che doveva evitare sia la manifestazione che SOPRATUTTO lo schifo che hanno scoperto... e che tutti sapevano. Si vanta di aver guadagnato un aumento di quota latte e dopo qualche mese afferma che per aumentare il prezzo del latte bisogna produrre meno !!!! ma chi è costui ????? e c'è molto di più ... I consumatori ? beh tutti li a dire che dobbiamo tutelarli ... ma perchè non guardano le etichette e non comprendono i motivi per cui siamo in subbuglio invece che comperare prodotti che costano 5 centesimi in meno al Litro. Vogliono il prezzo ? beh sono accontentati ! che tutela dovrei avere in più ? Io sono a posto e come me moltissimi miei colleghi, e RIPETO e gli altri ? E quelle variopinte etichette di altri prodotti ? non sono bastati i casini scoperti al Brennero ? Ovviamente subito taciuti ... troppo casino non giova. Giova sparare in prima pagina la vacca al doping in val d aosta ....

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16/11/2009, 19:07
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Giusto per far capire meglio ... Gentilissimo Paolo dici che dovrebbe essere corrisposto un giusto compenso a fronte della qualità proposta. Bene, conosci i sistemi di filiera, il mio latte in piena filiera alta qualità controllato e ritirato ogni giorno, pagato a 0,35 €/cent + IVA + Qualità. Sono uno dei FORTUNATISSIMI !.
Latte proveniente dalla Lituania/Romania/Slovacchia/Rep. Ceka costo medio, arrivo, entro quattro giorni. € 0,22. Qualità ... Ph ... Cellule ... carica batterica... sporigerni... boh ? Esenzione delle bovine da malattie ( Brucellosi,TBC ) BOH ?
Secondo te 0,13 euro di differenza SONO GIUSTIFICATI O NO !
Detto questo cosa fa il commerciante ... prende il mio 0,35 aggiunge i 0,22 e fa 0,57 lo divide per due e a 0,28 ha un ottimo latte da caseificare, produce un formaggio D.O.P. ed il consumatore felice. Che possiamo fare noi se non far casino. Sono i consumatori che dovrebbero PRETENDERE maggiore chiarezza su quello che comprano, a questo punto tutelando anche noi.

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16/11/2009, 19:19
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Applauso

e' quello che non risco a dire

cioe che alla fin fineil vecchio proverbio che dice

chi comanda paga e chi paga comanda vale sempre

e' il consumatore che paga, ed e' il consumatore che deve essere in grado di capire cosa compra.

cioe se paga 2 euro un tetrapack di latte , deve essere sicuro che quello sia italioano e non una frode.

ma noi non ci possiamo sostituire a lui nelel scelte di acquisto .

noi possiamoa rrivare fino ad un certo limite, non possimo x assurdo aprire la bocca al consumetore, arrivare con un biberon di altte italiano buttaglirlo giu e aspettare che ci ringrazi.

e' lui che deve pretendere il latte italaino.

idem x la carne

i consumatori sono NUMERICAMENTE maggiori , di noi produttori e trasformatroi e gdo messi assieme, per cui sono loro che ipotericamente potrebebroa vere voce in capito su come si dovrebebro fare le leggie farle rispettare.


ma penso che il macchiavelli ha ancora adesso ragione , dividili e governali..

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16/11/2009, 19:29
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