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Convenienza foraggio idroponico, parola agli allevatori! 
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Buongiorno a tutti,
primo messaggio nel forum quindi anche "piacere di conoscervi!"

Ho bisogno del vostro aiuto, in quanto "non allevatore" ed in possesso di un cervello(più o meno funzionante), studiando sono venuto a conoscenza del foraggio idroponico e non riesco a capire perchè non sia utilizzato dappertutto.
Di seguito un po' di dubbi e di dati che mi piacerebbe discutere con gente più esperta nel lato "vivo" del settore:

Vantaggi foraggio idroponico:

-Risparmio d'acqua
-Risparmio di terreni
-Risparmio di energia, petrolio e derivati
-foraggio verde per gli animali tutto l'anno indipendentemente da produttività del terreno e fattori climatici =>riduzione magazzino
-mancati costi acquisto foraggio o liberazione terreni per usi più produttivi
-aumento produttività di latte e della fertilità nei bovini
-diminuzione di uso di farmaci

Svantaggi:
- costo degli attuali sistemi presenti sul mercato
- qui vi prego di darmi una mano voi perchè non ne trovo altri significativi

Dubbi (magari riuscite a farli divenire svantaggi!):

Il principale costo vivo che si avrebbe sarebbe quello delle sementi, se un kg di semi mi da 6/7 kg di foraggio verde e se ad una vacca da latte do 20 kg?(correggetemi se sbaglio) al giorno di foraggio, necessiterò di 2,5*365=912,5 kg di semi/anno/vacca...

- quanto mangia una vacca da latte?
- quant'è la spesa ed il terreno necessario per l'alimentazione della suddetta vacca sia in autoproduzione che in acquisto di foraggi?
- qual'è la spesa media per 1 quintale delle sementi da foraggio più adatte e quanti kg/ha se ne usano?
- è fattibile e, se sì, quanto terreno è necessario, mediamente, per autoprodurre un quintale di sementi di foraggio?


Come vedete i dubbi rigaurdano principalmente il lato economico, credo infatti che la chiave sia trovare una soluzione "più conveniente", automaticamente la maggior parte, inizierà ad usarla, mi aiuterebbe molto, quindi, capire quelli che sono i costi medi per capo, per quel che riguarda l'alimentazione e la gestione dell'alimentazione.

E' da circa 6 mesi che studio l'argomento e mi stanno venendo un po' di idee potenzialmente innovative, chiedo a chiunque abbia informazioni(o dubbi) a riguardo, di condividere, c'è sempre meno tempo, credo che non si possa essere tutti vegetariani e sono convinto che i metodi tradizionali si stiano dimostrando insufficienti nella situazione attuale, quindi, bisogna trovare almeno parte della soluzione...

Tutte le info che ho trovato sono sulla rete, se richiesto, posso recuperare i link da qualche parte.

Spero vogliate aiutarmi.

Davide

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14/02/2010, 10:11
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P.S.: Lo so' che di post sull'alimentazione ce ne sono a dozzine, ma ho bisogno di particolari che non ho trovato col tasto "cerca"
So' anche che non si può fare un discorso specifico su tutto, ma per i prezzi si può fare, per l'alimentazione, mi serve un'idea generale, siamo ancora lontani dalla fase di sperimentazione, devo solo saper in che direzione muovermi.

Ciaoooo

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14/02/2010, 10:15
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Ciao Davide,
innanzitutto benvenuto nel forum di agraria.org
Non sapevo dell'applicazione del metodo idroponico ai foraggi.

Hai elencato una serie di presunti vantaggi. Non sono daccordo su alcuni, ad esempio:
- Risparmio di energia, petrolio e derivati (come lo dimostri?)
- mancati costi acquisto foraggio o liberazione terreni per usi più produttivi (???)
-diminuzione di uso di farmaci (da dimostrare): dipende quali foraggi.

Ciao,
Marco

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14/02/2010, 10:34
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Ciao Davide e benvenuto tra noi. Cercherò con i miei limiti di darti le nformazioni che chiedi. Allora c'è una differenza tra chi alimenta a fresco o verde, a chi alimenta a secco (a fieno). La maggior parte degli allevamenti "industriali" alimenta con la metodologia unifeed (piatto/alimento unico). Questo sistema permette un unica somministrazione di tutti gli alimenti mescolati tra loro seguendo determinate percentuali di interazione tra loro. Or bene... un animale in questo sistema alimentare, e parlo di una vacca da latte, in base agli insilati che vengono somministrati, si alimenta con 42-48 Kg. di alimento miscelato. Un bovino all' ingrasso in base al suo peso ingerirà il 30-40% della precedente quantità. La maggior parte dell'alimento è costituito dal silomais che da rese per Ettaro dai 55000 ai 70000 Kg. di massa verde, e di 9000-14000 Kg. di granella, a seconda delle aree, del terreno, della cultivar e dell'epoca di semina. Il costo produttivo di tale alimento,sempre per ettaro non è inferiore a 1300-1400 euro/ettaro, a cui va sommato il costo della terra, della raccolta e delle perdite di stivaggio (fermentazione-percolazione-calo peso-essicazione). L'acqua più o meno utilizzata è di 4500-5000 metri cubi ettaro, i sacri testi dicono 3500-3800, e come consumo di unità di azoto siamo oltre le 400-450. Per il foraggio i costi si aggirano attorno ai 600-700 euro/ettaro, il consumo di acqua più basso sia per la stagione che per il reale consumo della pianta, si usanto molte meno unità di azoto circa 1/4, e come semi siamo sull'ordine dei 40-60 Kg./ha per il loietto, 100-200 Kg. per altre speci quali orzo-frumento-segale-triticale. Sempre a seconda del terreno e della specificità della cultivar. Le rese vanno da 20000-30000 Kg. di massa verde e di 6000-8000 kg. di granella essiccabile a cui va aggiunta la paglia.
Spero di esserti stato utile e... tienici informati....

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14/02/2010, 10:38
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Marco ha scritto:
Ciao Davide,

Hai elencato una serie di presunti vantaggi. Non sono daccordo su alcuni, ad esempio:
a) Risparmio di energia, petrolio e derivati (come lo dimostri?)
b) mancati costi acquisto foraggio o liberazione terreni per usi più produttivi (???)
c) diminuzione di uso di farmaci (da dimostrare): dipende quali foraggi.

a)Quando coltivi usi i trattori(petrolio e derivati) usi pompe dell'acqua(mangiano energia prodotta con petrolio e derivati) usi fertilizzanti(un sacco di petrolio e derivati) ecc ecc

b)se acquisti il foraggio dei tuoi animali, poi non lo acquisti più...se lo coltivi, ti si possono liberare terreni(se fattibile tranne quelli per la produzione semi) che potresti coltivare con colture più redditizie, o affittare... insomma non ti servono più per il foraggio...leggevo che per una vacca serve circa 1 ha a foraggio... in idroponica ne dovrebbero bastare, 2/3 m2...

c)qui non sono molto forte, ma ho letto ricerche australiane che affermano che , se coltivato in maniera adeguata, non essendoci terreno(e quindi un sacco di microorganismi) i capi tendono ad ammalarsi molto di meno in quanto la maggior parte delle malattie contratte per via orale, non ci sarebbero, lo studio diceva anche che questo foraggio ha meno fibra e più proteine e dovrebbe essere più digeribile.

Davide

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14/02/2010, 10:53
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La coltvazione idroponica è diffusa in particolare nel settore ortofrutticolo. Probabilmente solo in quel settore, che garantisce elevate PLV all'ettaro, permette il rientro degli ingentissimi investimenti necessari.
Quando si calcolano i costi energetici, non si devono considerare solo i consumi annui, ma anche quelli per la realizzazione delle strutture...
Il discorso del terreni liberati in caso di coltura idroponica non regge. Innanzitutto anche la coltivazione idroponica necessita di terreni (anche se meno, per le elevate rese). Spesso le foraggere vengono inserite nell'avvicendamento dei terreni per migliorarli da un punto di vista agronomico....
Ciao,
Marco

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14/02/2010, 11:06
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Robyvan ha scritto:
Ciao Davide e benvenuto tra noi. Cercherò con i miei limiti di darti le nformazioni che chiedi. Allora c'è una differenza tra chi alimenta a fresco o verde, a chi alimenta a secco (a fieno). La maggior parte degli allevamenti "industriali" alimenta con la metodologia unifeed (piatto/alimento unico). Questo sistema permette un unica somministrazione di tutti gli alimenti mescolati tra loro seguendo determinate percentuali di interazione tra loro. Or bene... un animale in questo sistema alimentare, e parlo di una vacca da latte, in base agli insilati che vengono somministrati, si alimenta con 42-48 Kg. di alimento miscelato. Un bovino all' ingrasso in base al suo peso ingerirà il 30-40% della precedente quantità. La maggior parte dell'alimento è costituito dal silomais che da rese per Ettaro dai 55000 ai 70000 Kg. di massa verde, e di 9000-14000 Kg. di granella, a seconda delle aree, del terreno, della cultivar e dell'epoca di semina. Il costo produttivo di tale alimento,sempre per ettaro non è inferiore a 1300-1400 euro/ettaro, a cui va sommato il costo della terra, della raccolta e delle perdite di stivaggio (fermentazione-percolazione-calo peso-essicazione). L'acqua più o meno utilizzata è di 4500-5000 metri cubi ettaro, i sacri testi dicono 3500-3800, e come consumo di unità di azoto siamo oltre le 400-450. Per il foraggio i costi si aggirano attorno ai 600-700 euro/ettaro, il consumo di acqua più basso sia per la stagione che per il reale consumo della pianta, si usanto molte meno unità di azoto circa 1/4, e come semi siamo sull'ordine dei 40-60 Kg./ha per il loietto, 100-200 Kg. per altre speci quali orzo-frumento-segale-triticale. Sempre a seconda del terreno e della specificità della cultivar. Le rese vanno da 20000-30000 Kg. di massa verde e di 6000-8000 kg. di granella essiccabile a cui va aggiunta la paglia.
Spero di esserti stato utile e... tienici informati....

Wow... ma siete il forum più attivo che conosca!! Grazie!
Dunque, principalmente tralascierei il silomais e mi concentrerei sul foraggio:
- quanti kg/gg della nostra razione?
- i 40/60 kg/ha di semi del loietto sono quelli richiesti per produrre le 20/30 t di massa verde?
- le 6/8 t di granella sarebbero i semi?se "no" quanti semi da un ha?
- corrisponde, il dato di 1 ha per capo(di foraggio)?

Grazie ancora

Davide

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14/02/2010, 11:09
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Marco ha scritto:
La coltvazione idroponica è diffusa in particolare nel settore ortofrutticolo. Probabilmente solo in quel settore, che garantisce elevate PLV all'ettaro, permette il rientro degli ingentissimi investimenti necessari.
Quando si calcolano i costi energetici, non si devono considerare solo i consumi annui, ma anche quelli per la realizzazione delle strutture...
Il discorso del terreni liberati in caso di coltura idroponica non regge. Innanzitutto anche la coltivazione idroponica necessita di terreni (anche se meno, per le elevate rese). Spesso le foraggere vengono inserite nell'avvicendamento dei terreni per migliorarli da un punto di vista agronomico....
Ciao,
Marco

Diciamo che essendo, l'idroponia, diffusa nell'ortofrutticolo, non c'è nel foraggiero, quindi le strutture ed i costi sono ancora da decidere, quindi lo si può fare tenendone conto e credo ci siano soluzioni che permettono, se andiamo a fare tutti i calcoli, un consistentissimo risparmio energetico.
Il discorso dei terreni liberati, da molta più flessibilità e sono convinto che esistano piante più remunerative del foraggio ed anche benefiche per l'ambiente, in ogni caso è sufficiente vedere la frase come : "possibilità di svincolamento dell'allevamento dall'occupazione di terreni"

non è abbastanza, voglio più punti contrari... sono ancora convinto che funzioni, secondo me il problema dev'essere nel costo delle sementi, quante se ne produce con un ha di terreno e quanto costa comprarle?

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14/02/2010, 11:16
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Gentilissimo Davide, la mia conoscenza di queste colture è limitata alla pura informazione che esistono e soprattutto nel giardinaggio,nell'orticolo ed in alcune piante da frutto. Quindi ignoranza abissale. Sono certamente incuriosito da queste tue informazioni, non so che fonte Australiana citi, ma, "credo", almeno nel mio caso, che le mie "preoccupazioni aziendali" derivino da dismetabolie alimentari e da squilibri ormonali più che da qualità di alimenti ingeriti.
Certamente avere la possibilità di un foraggio più proteico e più digeribile, con minori problematiche da affienamento interessa e parecchio.
Stimolante l'idea delle superfici e del risparmio energetico ti ho scritto un bel po' di informazioni spicce nel mio precedente post. Se te ne servono altre...
Attendiamo tue notizie

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14/02/2010, 11:20
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Davide i semi io li compero sempre. Si utilizzano ibridi e quindi non si costuma riseminarli. Tutte le produzioni enunciate sono da considerarsi alimento per il bestiame, quindi non adatte alla risemina. Sulla quantità 1 ha per vacca di pende sempre da come alimenti. Medimente una mia vacca mangia 4-5 Kg. di foraggio secco e 30 Kg. di silomais. Poi c'è la rimonta ... che mangia un po' più di foraggio, mediamente, ed un po' meno di silomais.

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