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Convenienza foraggio idroponico, parola agli allevatori! 
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io ho detto a dadecresce che se mi invita a vedere il suo lavoro ci vado di corsa....che nel mondo ce ne possa essere bisogno non ho dubbi...che sia una soluzione qui in italia NO! troppi interrogativi ancora ...se poi mi fara' cambiare idea qualcuno sono disposto a ricredermi


19/02/2010, 23:50
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luca i discorso non e' di denigrarre oo meno uan tecnica.
non e' la diatriba su forum macchine tra unifeed e alientazione tradizionale.
perche in entrmbi i casi si aprte da un razionamento equilibrato .

qui si aprla che mancano dei tasselli nell'alimentazione..

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19/02/2010, 23:56
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infatti e' quello che dico dalla pagina 1!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :o :o :o :o :o :o :o :o


19/02/2010, 23:59
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nn e' da stamatttina che do da mangiareiai bovini


secondo me e' assimilabile alla pratica che facevano i ns nonni, quando ammollavano x 24 ore le fave , o il mais.

ma non e' che davano solo quello, diciamo che era un alternativa alla molitura o alla fioccatura..

e comuqnue anche la digestione , non era al 100% perche dei pezzi di fava o mais si ritrovavano sempre nelle feci..

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20/02/2010, 0:04
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ma proprio non volete capire

nessuno dice di voler dare solo quello,
ma forse dare orzo in questo modo integrato con altro,, puo essere che l'animale
assimili meglio e di piu'.


vogliamo fare qualcosa di costruttivo..

facciamo una formula di alimentazione con FVI(foraggio verde idroponico)

poi ognuno prende le sue decisione...

ma fare gli superstiziosi a che serve?


20/02/2010, 0:32
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parlare di superstizione , intend per superstizione 50 anni di studio sul metabolismo dei bovini da una aprte ,e dalle caratteristiche nutrizionali di ogni singolo alimento , e' un po pesante da asserire..

la FVI , ha un punto molto debole della catena , e cioe che se io produco 30 litri di latte al 3,3% di proteina , vuol dire che oltre alla quaota di amntenimento devo dare all'animale mal contati 1kg di proteina IN PIU , e questa da dove arriva??

oltre tutto l'investiemnto iniziale per l'idroponica.., non e' l'unico. in azienda..

qui si torna ai calcoli , visto e considerato che in azienda abaimo altre attezzature , indispensabili , perche nn sfruttarle a fondo

il giancami75 , che saluto , non ha tutti i torti , con 100kg di seme di loiessa si produce tanto di quella buiomassa a bassissimo costo , che soddiferebbe molto piu che dell'orzo germinato..

guarda che in piemonte ce gente che quando manca lerba nei prati ad agosto , perche manca l'acqua x irrigare, da fieno e anngime come in inverno..
e nn margari che hanno 10 o 15 vacche peoimontesi, ma stabili da 50 o 60 vacche piu il resto..

a questo punto perche nn paragonare il tuo sistema a quello dei avi?'

secondo me e' solo un miglioramentodi quella tecnica?
perche non partire da questo presupposto?in relazione a quel tipo dire quali erano quei difetti , e quali sono i pregi della fvi, secondo me ha molto piu senso

ma optare come la terza via d ia limentazione (1unifeed , 2fieno piu amngime , 3 germogli di orzo) e' assurdo ..

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20/02/2010, 1:04
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Iscritto il: 14/02/2010, 9:24
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Ma pooorca palettaaa.... vi contraddicete tutti in continuazione...
Non mi potete parlare del bene delle vacche e del lorro fabbisogno giornaliero....
di che vacche parlate? secondo me in ogni caso si parla di "macchine per la produzione di latte e carne...
Non c'è più niente della vacca o quasi... vi sembra possibile che in natura una vacca consumi tutta quella sostanza secca?
Forse i 30 l di latte al giorno sono un ritmo lontano da quello naturale?
Forse le vacche sono così delicate( mastit, acidosi... necessità veterinarie...) perchè vengono sfruttate ad un livello ben superiore a quello per cui i loro apparati sono stati progettati...
Allora, la mia domanda è :
"quando si parla dell'alimentazione migliore. è migliore per la vacca o per l'allevatore?"
Non so', magari i nostri avi chiamavano meno spesso il veterinario...

Ciao a Tutti!

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The truth is behind the point of view...


20/02/2010, 6:23
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Iscritto il: 21/09/2009, 7:42
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mi scuso per l'intromissione e per la mia ignoraznza in materia , carissimo dadecresce , innanzi tutto mi complimento per la tua intraprendenza e ostinatezza ( qualità che spesso portano a qualcosa ) , vorrei solo ricordarti che se non è naturale che una vacca di latte faccia 10000kg di latte a lattazione non è naturale che l'orzo cresca in acqua (parere prettamente personale)
comunque penso che la natura sia a servizio dell'uomo , il quale debba rispettarla nel suo essere , ma non trovo sbagliato che si alimenti come si deve una vacca per farla produrre di piu , o che si concimi un campo perchè produca di più , anche perchè altrimenti dubito che ci sarebbe cibo per tutti....o sbaglio....anch'io penso che forse qualche limite sia stato superato e forse bisognerebbe tornare indietro qualche passo ....ma in tutte le cose , buon proseguimento


20/02/2010, 8:21
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qui l'inico che fa confusione sei tu , ma quale contraddizzione parli??

e' dall'inizio che questa tecnica puo andare bene su alcune razze, che guardacasoi , in italia normalmente incidono meno del 4-10% del totale .

e che originariamente sono tecniche sviluppate in aree del modno , dove vi sono lunghi periodi di siccita e gia qui uno si chiede , con tutta la disponibilita di terreni vocati a prati pascoli a prezzi decenti, perche uno deve andare a spendere delle cifre assurde in impianti che non stanno ne in cielo ne in terra , oltre tutto non sostituendo la terra( perche l'orzo da qualche parte lo dovrai pure coltivare)

col prato produci il foraggio per l'inverno e col pascolo alimenti d'estate.


oltre tutto in azienda i trattori ce li hai, una rotopressa se porti a casa la paglia per la lettiera ce l'hai , un carrellone , ce l'hai , uno spandiletame c,l'hai comunque , i terreni su cui spandere il letame devi averli senno l'asr nn ti lascia il nulla osta di industria insalubre..

a questo punto un po di attrezzatura( un ripper una combinata per la semina , una falciatrice a piattini , e un girello e un andanatore rotante , che se tutto insieme li prendi usati , con 50 mila euro ti porti a casa tutto) tiri sui su 10 ettari 1000qli di fieno , e su altri 6 ettari 600quintali di mais,a ciclo breve cl 400 che con pochissimo concime chimico, e una montagna di letame senza andare a irrigare e concimando il minimo indispensabile e 4 ettari di triticale , dove anche la granella la reintegri in azienda , portando a casa sia gli stocchi di mais imballati (fncl i costruttori di presse , ogni 6 anni la cambio frusta come le bale dl'urs..)e la paglia del triticale .

hai messo su una tale produzione di sostanze nutritive , che con una minima intgrazione minerale proteica ,(che dovresti pure integrare con i germogli di orzo o soya) allevando delel razze rustiche( podolica , maremmana , chianina , piemontese, bara') ottieni glis tesi risultati sendendo notevolemtne meno.., e avendo un allevamneto ecologicamente sostenibile..

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20/02/2010, 8:52
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Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Calma, non esasperiamo la discussione. il forum è uno scambio di idee non un muro contro muro.
avete chiesto delle informazioni, e vi sono state date, e giustamente sono stati rilevati diversi dubbi.
Bene credete ad una nuova tecnica e credete nella sua validità sulla scorta delle informazioni delle ditte che la commercializzano e nessuno vi può dire niente.
Ma diverso è il punto di vista che questo sistema risolve i problemi degli allevamenti e rende l'allevamento più ecologico, anzi è una spinta verso aziende senza terra.
C'è un progetto della regione Sicilia e l'Università di Palermo che vuole dare delle risposte scientifiche a questa innovazione perchè non prendete dei contatti?


20/02/2010, 12:50
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