Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 20:44
se così fosse, ripeto, se così fosse, mi allineo a grinto. una razza autoctona dovrebbe essere caratterizzata dalla capacità selezionata naturalmente di essere in grado di trarre vita facile dalle condizioni ambientali circostanti, ma se ad es questo ceppo è stato selezionato da uomini, di autoctono cosa avrebbe? non potrebbe essere solo una linea genetica poco interessante e da scartare? la mia è una provocazione e una domanda visto che non ne conosco bene la stroria e le caratteristiche. ma se fosse come dice grinto e derivasse da selezione umana, avremmo un numero di pseudorazze in italia da far paura, io stesso ho visitato un allevamnto di pmt ad alessandria, una sorta di consrvazione involontaria del ceppo vecchio, gli animali erano molto simili alla vecchia pmt, non mutata. altro es, tra cuneo e torino la selezione che si può notare è in parte diversa, a cuneo vacche piccole e con forma, a torino più grandi e meno forma, con tutte le ecezzioni. magari grinto mi può smentire o confermare in parte.
Questo intervento di Robyvan in un altro post pone i presupposti per capire i limiti della selezione e come ci si deve muovere nel miglioramento genetico.
Vorrei un vostro parere preliminare sul titolo del post per poi esporvi i motivi che ne ispirano l'apertura.
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 20:55
a me sembrava un po di dondavi..
cmq nel cuneese ci son come minimo 3 ceppi di piemontese .
uno di grande taglia tra savigliano fossano moretta , uno piu piccolo , ma con conformazione rotinda verso mondovi nella valle del tanarofion ad alba( da qui la sottorazza albese..)
uno tr saluzzo e pinerolo , piu lungo , direi quasi magro , con poca pancia, sellatura delal schiena poco marcata , da noi chiamati salusot, pero una razza adatta al pascolo in montagna .
poi vi e' un ceppo astigiano , che era adatto al alvoro in vigna , non molto grande direi quasi mignon , ma robusto , sopratutto nell utilizzo al traino , e un ceppo alessandrino , da cui derivano gran parte dei tori da manze, da cui derivvani i soggtti con una produzione lattea piu alta, molto simile all abianca padana
nel torinese vi sono i capi che si svilupparono dalle aprti di fossano savigliano , visto e considerato che erano acquistati per l'ingrasso x le macelelrie di torino , (il 40% della popolazione del pimenonte abitava li...)
grandi linee spero di nna ver detto grosse castronate, visto che per quello che so e dato da quello che in genere ho comprato nelle varie zone
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 21:32
il post è mio, ribadisco il concetto chiarendolo un po. si può definire razza un numero limitato di animali caratterizzato da forti somiglianze e che si distingue in modo evidente da altri gruppi selezionati per altri caratteri? ovvero, si possono distinguere due razze solamente da differenze dovute a selezione magari di 4-5 generazioni soltanto? Altro punto, si può definire razza autoctona una razza che ormai da generazioni è selezionata dall'uomo e che in natura non troverebbe forte vantaggio dal luogo di appartenenza rispetto ad altre situazioni ambientali? della serie, una frisona in olanda, che vita avrebbe libera per i pascoli olandesi? che sia autoctona mi sembra di capire di si, ma che vantaggio avrebbe da quel territorio?
Detto questo credo che alessio zanon volesse calcare sull'importanza della conservazione del vecchio ceppo di piemontese, l'originale, quella utilizzata da lavoro ecc, prima che avvenisse la mutazione e fosse selezionata per tale carattere.
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 21:48
si può definire razza un numero limitato di animali caratterizzato da forti somiglianze e che si distingue in modo evidente da altri gruppi selezionati per altri caratteri?
Di solito in questo caso in zootecnica si parla di SOTTORAZZA se il carattere che cambia e dovuto a varianti geniche ( sottorazza con Iperplasia , con variante pigmentaria Ecc ad esempio, . di VARIETA'zootecnica ( eccetto per gli avicoli) se la variante e di carattere ambientale indotta da pratiche zootecniche. alimentazione. ( Varietà di montagna tende ad essere più bassa e tarchiata rispetto alle varietà di pianura per variabili ambientali e alimentari) se viene portata in pianura i figli risultano più alti e ritornano di forma e taglia simile a quelli di pianura.
ovvero, si possono distinguere due razze solamente da differenze dovute a selezione magari di 4-5 generazioni soltanto?
Dipende dalla razza e specie zootecnica considerata ,per i bovini non bastano 4-5 generazioni.
Altro punto, si può definire razza autoctona una razza che ormai da generazioni è selezionata dall'uomo e che in natura non troverebbe forte vantaggio dal luogo di appartenenza rispetto ad altre situazioni ambientali? della serie, una frisona in olanda, che vita avrebbe libera per i pascoli olandesi? che sia autoctona mi sembra di capire di si, ma che vantaggio avrebbe da quel territorio?
Il solo fatto che si usi il termine RAZZA presuppone che si parla di animali "domestici" forgiati dall'uomo in ambiente rurale controllato.
Non confondiamo il significato di AUTOCTONO che vige per le specie naturali selvatiche e per gli ecosistemi che ha significato del tutto differente.
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 21:55
Se il titolo dovesse essere una domanda ma se ne può dubitare vista l'assenza del punto interrogativo finale, si potrebbe tenatre di dargli una risposta ognuno in base alle proprie inclinazioni di allevatore e di cittadino e alle proprie conoscenze della materia. Personalmente ci trovo dei motivi tecnici, legati alla conservazione di ceppi rustici da usare per risanguare mandrie troppo esasperate e ciò implica in se anche dei benfici economici, naturalmente. Motivi culturali che propongono un'indagine anche genetica sui ceppi bovini progenitori delle razze autoctone attuali, se ne è già discusso a lungo in una discussione riguardante la Podolica proprio in questa sezione del forum. Altri onestamente non ne saprei trovare ma, conoscendo la profonda preparazione di alessiozanon in materia immagino abbia sicuramente di che argomentare riguardo alla discussione che ha aperto. Io mi riservo di ascoltarlo con attenzione e aggiungere quella scarsa conoscenza delle cose che mi deriva dall'esperienza vissuta con animali di questa specie, sperando di non dire stupidaggini offensive per nessuno. A presto.
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 21:58
Detto questo credo che alessio zanon volesse calcare sull'importanza della conservazione del vecchio ceppo di piemontese, l'originale, quella utilizzata da lavoro ecc, prima che avvenisse la mutazione e fosse selezionata per tale carattere.
Un esperto di genetica e conservazione di razze autoctone bovine francese in una lunga ed interessante discussione avuta alcuni anni fa trovava incredibile che un associazione di razza come quella della razza Piemontese non si preoccupasse del fatto che gradualmente l'intera popolazione si apprestava a diventare omozigote per il carattere iperplasia.
Questo rappresenterebbe un punto di non ritorno dalle imprevedibili conseguenze .
Tanto imprevedibili che L'associazione del Bianco Blu Belga ha stoccato embioni e fiale di tori non iperplasici in grandissima quantità. Un assicurazione per il futuro della razza che molti forse non comprendono pienamente.
Aspetto altre idee per poi spiegarvi la teoria del genetista francese.
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
08/01/2010, 22:19
Riguardo al dilemma sulla Frisona/HF risponderei così.
La Frisona di oltre 100 anni fa selezionata nei pascoli olandesi ed oggi pressochè scomparsa se non per qualche soggetto superstite o per qualche fortuito ritorno atavico indotto da particolari ambienti e tecniche di allevamento è il ceppo "autoctono olandese".
La Frisiona/HF odierna suddivisa nelle miriadi di selezioni e ceppi èinvece una razza cosmopolita.
Stesso discorso separa nettamente la Brown /Bruna dalla razza autoctona Bruna alpina autoctona del cantone svizzero di Schwyz
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
09/01/2010, 9:14
la frisona cioe quella razza da altte presente 100 anni fa nelal frisia olandese, ora come ora e' la neozelandese, che in pratica sta 165 gg al pascolo.
io ribadisco una cosa ( a parte che la BBB secondo me e' uan razza che deriva da una seie di incroci piu o mneo fortunati..) le razze da carne utoctone , sono le razze derivanti da razze da lavoro , per cui l'iperplasia muscolare e' data dalal genetica pre selezione , esempio classico francese e' la charolle , che oltre una buona /ottima mucolatura, ha anche unos cheletro adattoa scaricare a terra tutta la potenza dell'animale.
il peimontese tranne nella sottorazza che indicativamente si puo ancora trovcare nella valle scrivia e nelel zone adiacenti (che secondo me ha vuto influenze da altre razze bianche d latte), e un bovino selezionato a tirare da bue(vedi carru moncalvo), anche se negli ultimi periodi in cui gli animali venivano usati per lavoro si preferivano i cavalli castrati( polacchi e aviglionesi , se quanto detto dei vecchi e dai miei avi e la memoria non mi inganna) perche avevano un forza notevolemte maggiore , ed erano piu adatti al trasporto.
Re: Conservare la Piemontese senza mutazione iperplasia Perchè
10/01/2010, 19:22
Dico la mia sinteticamente, anche la vecchia linea andrebbe conservata con attenzione, altrimenti finirà che un giorno si dovrà ricorrere a razze lontane e diverse, per limitare i guasti di una selezione eccessivamente esasperata, che senza nasconderci dietro un dito sta dando i suoi frutti negativi già adesso, vedi i problemi di parto che sono fuori da ogni norma, avanti con le due selezioni dentro la stessa razza, questo è la mia opinione, saluti, Mario