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ciao a tuti 
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rosicpeter ha scritto:
ciao a tutti
.....tremor ok xil 9

Perfetto, come ci riconosciamo?


27/07/2009, 22:46
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Non è la prima esperienza che faccio in Olanda, penso sia come dici tu però mi sono trovato meglio in italia, i nostri animali sono decisamente più strutturati e consoni al mio allevamento dove si devono confrontare con animali di ben altra stazza, recuperano molto tra il primo e il secondo parto e, a fine carriera, i soggetti indovinati danno molta soddisfazione e portano in alto titoli di grasso e proteine senza ombra di dubbio. L'approccio olandese al miglioramento genetico è senza dubbio un loro punto di forza ma ho come l'impressione che sia lasciato poco spazio alle libere scelte dell'allevatore.
Assieme agli animali però ci si portano a casa un discreto corredo di malattie e grane ignote che massacrano l'allevamento per almeno un paio d'anni, parola di tremor ;)


27/07/2009, 22:53
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Un prof delle superiori con cui purtroppo ho avuto poco a che fare mi raccontava di treni di frisone olandesi importate in italia anche con sovvenzioni se non sbaglio, queste vacche avanti alle italiane di due o tre scalini (non uno) si trovavano spiazzate facilmente nelle nostre stalle:
sicuramente non si possono considerare le medesime condizioni ambientali, d'estate ad occhio ci saranno 5-10 gradi in più quì da noi, per non parlare di malattie diverse che magari pur essendo poco agressive sulle vacche italiane trovavano condizioni favorevoli su animali non abituati a tali patogeni.
Questo significa che bisognerebbe valutare attentamente questi fattori prima di acquistare bestiame in condizioni ambientali diverse.
non faccio latte ma penso che se una vacca si trovasse tutto l'anno tra i 5 e i 20 gradi senza eccessi positivi e negativi, un buon 30% di rogne se le toglierebbe di torno, stesso discorso per umidità, ventilazione ecc, idem per i vitelli, starebbero bene perennemente sotto zero, con cariche batteriche basse se la cavano sempre.
ciao e buone vacanze :D ai vostri dipendenti :lol:

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Non è necessario inventare cose nuove, basta saper imparare e copiare quelle giuste dagli altri! spirito del forumista....


28/07/2009, 12:08
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Sez. Bovini
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Carissimi colleghi ci sono molte cose condivisibili in quanto avete detto, io vi porto la mia esperienza che è nata come spesso accade... per caso. Venni in contatto con dei colleghi Olandesi in un corso di aggiornamento a Wagheningen, e mi fecero conoscere dei dirigenti dell' NRS, la loro Associazione di categoria. Rimasi molto affascinato ... dopo qualche mese, mi chiesero di accompagnare un gruppo di allevatori Italiani. In questo gruppo conobbi vari allevatori con cui condivisi esperienze e piaceri del viaggio. Dopo circa un paio d'anni, uno di questi allevatori ebbe la sua stalla colpita da TBC. Fece l'abbattimento totale e decise che per il suo allevamento era decisamente meglio acquistare i suoi nuovi animali in Olanda. (proprio per questioni sanitarie). Mi chiese di accompagnarlo nella sua selezione. Acquistò 97 manze di primo parto. Era febbraio. A giugno un'altro allevatore del gruppo ebbe lo stesso problema ... e visti gli animali del primo allevatore e sentito il sistema di scelta ed il prezzo ... mi contattò per accompagnarlo in Olanda. Lui importò 138 manze. Bene questi due allevamenti l'anno successivo erano uno l' ottavo allevamento in Italia per ILQM e l'altro allevamento l' 11°... decisamente un ottimo risultato ! Produzione, grasso, proteine e sanità elevatissima. I punteggi dati da un ANAFI, associazione tutt'altro che morbida verso allevatori che ri-partivano con un'altra base genetica, fu di 79 e 80 punti di media. Tutto sommato non male considerando anche la giovanissima età delle manze e la non capacità dei nostri esperti a valutare animali al parto sui 23-25 mesi... dato che per loro sono sempre ... "Acerbe". Viste queste performances ... sono stato contattato negli anni successivi da parecchi allevatori in Italia per importare questo genere di animali. E ho fatto il consulente per parecchi allevatori dalla Puglia al Trentino, dal Friuli alla Lombardia passando da Veneto e Piemonte. Facendo anche stalle ex-novo per abbattimenti per brucellosi ... encefalopatia spongiforme .... pleuropolmonite o solo per problemi di fertilità ... credo di aver assistito ad una media di 300-350 animali all'anno per un quinquennio abbondante...

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28/07/2009, 19:11
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Sez. Bovini
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Per quanto riguarda la "libertà" degli allevatori bisogna fare un piccolo inciso... in Olanda il bene di tutti è decisamente più importante del bene personale. Quindi, la loro accellerazione genetica è stata determinata, tra le altre cose, da una solidità dei dati. Quindi tutti, ripeto tutti ! gli allevatori devono destinare un tot % delle loro secondipare ai programmi di progenie. Questi animali sono scelti a caso, (non quindi quelli che non restano gravide o che non sono destinate alla riproduzione). Un programma evita le consaguineità più prossime, ed esclude gli animali destinati alla selezione gentica. Se un allevatore non vuole cedere l'animale al programma deve pagare una multa, abbastanza salata. Ma quasi mai accade che un allevatore non conceda gli animali scelti. Fatto questo, il programma di progenie distribuisce in contemporanea ed in tutto il territorio e "casualmente" le dosi di un riproduttore in tempi velocissimi. Alla fine si avranno, dopo circa tre anni, un numero elevato di manze che partoriranno in parecchi allevamenti distribuiti su tutto il paese e con una casualità genetica tale che consente di valutare l'effettivo progresso genetico. Si trovano quindi a testare un toro con 100-130 figlie in 80-100 allevamenti ed in un tempo molto veloce. In Italia ... 25 manze in 25 allevamenti. A distanza di anni le conferme avvengono nel 90% dei casi... Questa solidità del dato è famosissima ... su tutti Sunny Boy con oltre 1.000.000 di figlie che ha lo stesso dato che aveva con 125 figlie in uscita, ma ci sono moltissimi altri nomi meno famosi. Si effettivamente si limita la libertà di scelta di una percentuale delle proprie secondipere ma ... il vantaggio di tutti è elevatissimo no ? Sulla sanità mi permetto di ricordare su tutti l' indennità della TBC e dalla Brucellosi dal 1957 , dalla Leucosi, dalla Pleuropolmonite, tanto che la comunità Europea esenta dai classici test sanitari gli animali provenienti dall' Olanda, e la facilità estrema di comporre camionate esenti da IBR, mentre per noi ... beh lasciamo perdere. Per tutto il resto delle malattie, forse un po' di morbo di mortellaro .... qualche animale con un quarto succhiato ... ma un buon allevatore "dovrebbe" vederlo no ? importante è poi il carico, fatto con criterio, senza sovraffollare il camion, usare vettori seri ed affidabili, che facciano viaggiare e riposare le manze, che rispettano i tempi di ristoro nelle stalle di sosta passate le ore indicate. Non cercare il risparmio in assoluto, salire a scegliere i capi in Olanda e non appoggiarsi ai commercianti o a raggruppamenti od aste varie... un minimo di sacrificio. Credo che con tutti i capi che ho contribuito ad acquistare non ci siano mai stati grossi problemi, ho sempre collaborato con buoni allevatori e tutto è andato liscio... comperando con calma e senza fretta, azienda dopo azienda senza assilli. Sulla temperatura è verissimo.... ma tenete presente che i primi capi sono finiti in Sardegna e li la temperatura è decisamente elevata ... con i dovuti accorgimenti ... si limitano i problemi. Non cadiamo nei luoghi comuni o nei ... sentito dire ... verifichiamo ... e se caso prendiamoci i nostri rischi... ma solo se è il caso....

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28/07/2009, 19:38
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Mi scuso se ho dato l'impressione di essere troppo severo col metodo olandese, in realtà, come dice robyvan, è più facile trovare animali sani, ben conformati e sviluppati che il contrario nella maggior parte degli allevamenti olandesi. C'è inoltre da elogiare, senza ombra di dubbio, la diversa considerazione sociale (almeno di passaggio) di cui godono contadini e allevatori in genere non in olanda ma già a Villach, subito dopo la frontiera. L'olanda, è un paese decisamente popolato con sviluppo prevalentemente agricolo dove gli animali convivono a stretto contatto con gli uomini e tutte le loro attività, agricole e non agricole. Per un allevatore vedere quadrupedi bianchi e neri pascolare praticamente nel giardino del motel in cui è alloggiato è una cosa decisamente emozionante, il tipo di emozione che mi piacerebbe provare anche in italia uscendo a prendere un caffè o a fare una scampagnata.
Ciao a tutti.


28/07/2009, 23:34
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ciao tremor
sarebbe bello vedere le bestie pascolare vicino ad alberghi e case.
impossibile da noi la gente non le vuole.
ricordo che qualche anno fa in una malga la gente si lamento del suono dei campanacci.
venne fuori un tormento ..... c...o ma sta gente vuole fare la figa in montagna e non capisce come si vive...mah..
in austria hanno un altra cultura in merito alla vita rurale, loro non hanno tanti casini burocratici come da noi.
sono più tutelati e più liberi se vogliono sviluppsre le aziende e gestire le malghe.
vedo le melghe subito dopo il confine hanno una gestione libera e senza tanti casini.
tremor poi ti faccio un via filo verso sera


29/07/2009, 10:17
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Sez. Bovini
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Gent.mo Tremor nulla di cui scusarti, almeno per quanto ho letto nei tuoi post, come del resto nessuno del nostro gruppo è mai stato offensivo. La mia grande preoccupazione è nel "pressapochismo" che ci giustifica... le cose vanno sempre male per colpa di qualcun altro ... non ci pagano ... i nostri animali sono migliori e più sani ... più produttivi ... più belli. Nessuno è bravo come noi a fare qualsiasi cosa. Or bene, ma se siamo tutti così bravi come mai siamo in un oceano di ... letame ? Ah... dimenticavo la copla è della politica.
Ecco in Olanda il rapporto con la politica è diretto, alcuni anni fa ad Utrecht, durante la loro fiera nazionale, il ministro era tra la gente, senza alcuna scorta se non un paio di accompagnatori ed è entrato nel ring a premiare le campionesse. Qui tutto è diverso, fa una fugace visita nel corridoio centrale, con mega scorte, e dopo 4 parole di rito scivola via. La c'è un grande rispetto sulle regole, i nitrati e le emissioni aeree di ammoniaca sono controllate e monitorate dai primi anni '90. Qui siamo in alto oceano. Quando è scoppiata l'afta, in 120 giorni tutto risolto ed esportazioni riprese. Il latte è pagato più o meno come da noi ovunque, ci sono solo 2 cooperative e sono sinergiche non in competizione, alla fine il bene è solo per l'allevatore loro primo acquirente ed ovviamente socio... qui una battaglia già dall' interno della propria cooperativa figurati con le altre. L' APA la costa pochissimo per i controlli funzionali e si pagano tutti gli accessori come gli optional di una vettura. Risultato oltre il 90% di animali iscritti, controlli a go-go, ed il più grande libro genealogico al mondo. Qui ... lo sapete siamo sotto il 60% di animali iscritti e quante informazioni si perdono ? basta pensare alla valutazione dei tori. Sulla "tolleranza" degli Olandesi verso i bovini, beh ... per loro è normalissimo, sono orgogliosi della loro vacca porta il loro nome... che diamine ! Addirittura hanno fatto un monumento bronzeo a Sunny Boy davanti alla sede dell' NRS (la loro APA). Tutto gira sugli allevatori che sono soci ovunque, inclusa l'organizzazione genetica, la famosa Holland Genetics è di fatto una cooperativa di proprietà degli allevatori che sono responsabili in solido della gestione patrimoniale. Quindi gli allevatori in Olanda sono proprietari del centro genetico, della cooperativa che ritira e caseifica il latte, e di chi commercia gli animali vivi ... e certamente se lavori bene tutto ok, se lavori male sei fuori ...e senza appello !

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29/07/2009, 13:59
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Una realtà sicuramente interessante, mi accorgo un po che l'erba del vicino sembra sempre più verde però, già dal Friuli al Trentino sembra esserci l'abisso di mezzo, in olanda poi.
Il tenore di vita è sicuramente più modesto del nostro ma tutto sembra preso con molta più calma, sarà che quando sei fuori casa tutti trovano un po di tempo per offrirti l'ospitalità che possono, sono convinto che non si possa dare un giudizio sulle società basandosi su visite lampo in aree circoscritte ma così, a naso, a me non sembra che l'ambiente sia ostile come da noi per gli allevatori. Bisognerebbe approfondire però a naso, ripeto, neanche la Lombardia a me sembra ostile come il Friuli verso chi lavora la terra o qualunque altra attività faccia.


29/07/2009, 23:16
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Carissimo Tremor, confermo che l'erba del vicino è sempre la più verde,sopratutto nelle visite lampo. La mia conoscenza Olandese è decisamente più profonda ed è fatta per lo più in campagna. Loro hanno decisamente meno spese di noi. Basta controllare il loro parco macchine. La loro coltura predominante è il loietto Italico quinquennale, da cui le bovine traggono quasi la totalità dell'alimento. In primavera si pascola ed in inverno si mangia insilato. L'insilato di mais è davvero raro e seminano il novantino, con produzioni molto limitate. Gli alimenti concentrati si utilizzano solo in mungitura ed in dosi decisamente più basse. Altri alimenti utilizzati sono le trebbie di birra insilate e le fettucce di barbabietola. Taluni utilizzano anche gli scarti della lavorazione della patata, ma non ne ho visti molto pochi. Questo nella stragrande maggioranza dei casi. Pochi hanno il carro unifeed. Quindi il parco macchine è decisamente più modesto. Un' immensa botte per il liquame corredata da interratore, un paio di trattori ed un desilatore che poi è una sorta di tagliaballoni. Abbastanza diffuso è il robot di mungitura, visto che anche li la manodopera ... latita e l'età media degli allevatori sta avanzando. Hanno molta più terra di noi mediamente, e questa è la sostannziale differenza. Anche li la terra è molto cara, nei Polders e vicino ad Amsterdam è carissima ! mentre nella Frisia, zona a nord del paese, è più abbordabile. Le bovine sono abbastanza equidistribuite nel paese, che comunque è piccolo, anche se ultimamente si sono dislocate maggiormente a nord, per il costo della terra. La media di bovine per azienda si è alzata sino a quasi raddoppiare dal 1985, ad oggi. Il latte è raccolto per il 90% dei casi da due cooperative,di proprietà degli allevatori, la Friesland nel nord e la Campina nel sud. Pur essendo di fatto concorrenti, sono sinergiche. Il pagamento del latte è effettuato in Kg. di proteine e di grasso consegnato, al quale va sottratto il carrier, (veicolo), che è sostanzialmente il latte a cui va sottratto appunto il grasso e le proteine, quindi circa il 92% del totale. L'organizzazione che ruota attorno all'allevatore è precisa sino a sfiorare la maniacalità, e molto economica. Essenziale ed efficace. Probabilmente l'erba del vicino è più verde ... ma non è una scusa secondo me per non curarsi della nostra. Anche perchè da Italiano convinto fiero ed orgoglioso di esserlo alla fine un po' mi da fastidio vedere tanta efficenza altrove.

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30/07/2009, 7:55
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