buonasera a tutti! la primavera si avvicina e con lei le nostre grandi fatiche per la fienagione. Quest' anno volevo tentare a fare un pò di fasciati ed vi faccio una domanda: c' è un effetiva differrenza tra il fieno secco e l' erba fasciata, o fieno silo? la trincea lo esclusa per motivi di gestione anche se a mio avviso più economica. il dubbio che ho che la differenza di apporto di nutrienti tra erba-silo o fieno-silo rispetto al fieno secco, vada a farsi benedire con i maggiori costi di lavorazione ( fasciatura plastica ecc.) a voi risposte e suggerimenti!

io non me ne intendo, so che in nord europa si usa molto, in francia lo chiamano enrubannage...
comunque, secondo me, bisognerebbe considerare il fatto che uno dei pregi del fieno essiccato è l'alto contenuto di zuccheri, nella fermentazione, questi, si esauriscono ....credo speriamo in un'intervento di Robyvan

in nord europa è una consuetudine perche il sole è poco, e piove sempre. sono convito che un buon insilato d' erba migliora l' ingestione ed apporta più nutrienti del fieno secco. non sono convinto che il " recupero " di questi nutrienti sia economicamente valido.

Robyvan mi fece questo esempio sulle rotoballe fasciate anni fa:



per conto mio preferisco il fieno più che altro x comodità, nn avendo un fasciatore e una rotopressa a volume variabile devo adattarmi.

sul fatto di insilare il primo taglio , la mia perplessità e' tra insilare un erbaio seminato a d'oc , o insilare il maggengo..

ciao grinto, hai reso perfettamente l' idea. quindi secondo te la differenza di nutrienti è poca ed è solo una questione di ingestione? questo trascurando i fattori meteorologici nel senso che il fieno sta più giorni in campo. e sul fatto che insilare con fasciati o semovente che sia si può fare un sfalcio precoce di 15-20 giorni magari perdendo sulla ss ma guadagnando in digeribilità?

io dovessi fasciare , fascerei un erbaio tipo mantova-pro o un landsberghem, se in terreni freddi , o un avena veccia pisello se in terreni bel soleggiati drenati senza ristagni , perché rispetto a un maggengo dove cresce un po di tutto , dovrebbero avere un profilo sulla lunghezza catena degli zuccheri , che finisce con le cellulose ed emicellulose , migliore .

e poi sfrutterei la fasciatrice x insilare l'ultimo taglio di erba medica , o i tagli intermedi in caso il pre appassimento in caso di pioggia.

i prati pemanenti , o perenni , li lascerei stare x fieno o pascolo , andarli a tosare gia a fine aprile , e fare un quinto taglio fasciato a ottobre , li vai un po a sballare , soprattutto in quelle condizioni , dove e' un po diciamo ostico portare dei reflu zootecnici, fare concimazioni fosfo potassiche , o calcitazioni..

beh io sono un po' pessimista sui fasciati, di solito insilo mais in trincea. Ma ad oggi vuoi i costi proibitivi, vuoi che devo liberare velocemente i prati stabili ove mi cresce di tutto, vuoi che se facessi solo fieno per fare 280 ettari di terra con il personale che ho, ci metto tre mesi, cerco soluzioni alternative. l' anno passato con la stagione che era, piove, gira che ti rigira ho finito di pressare il 15 giugno e l' ultimo fieno era simile alla paglia. sto valutando di iniziare un po' prima perdendo sulla sostanza secca ma avendo una fibra più digeribile. l' idea che più mi gira in testa, e ( sono un po' matto pure io ) è di andare in campo con la semovente con la barra ed tagliare e trinciare, sicuramente più economica del fasciato, anche se la trinciatura corta è più costosa di una pressatura medio lunga fatta da una camera variabile, poi togli un bel po' di plastica, trasporto delle balle fasciate ed eventuali rotture del film ecc.

il fasciato serve solo alle vacche , all'ingrasso nada de nada..

tanto vale x l'ingrasso fare grano e fare un unifeed con paglia pastone di spiga di mais un mangime complementare al 30% di proteine ..

io se potessi fare unifeed x le vacche andrei su un unsilato di un mix triticale , loietto , avena veccia pisello al limite del trifoglio ibrido e dopo un erbaio x fieno di sorgo, panico e miglio xlato.

oggi come oggi nn e' l'energia che costa dentro una razione , ma la proteina, perché nn semini erba medica a questo punto? dico x le vacche..

Giusta osservazione; per vari motivi: la medica vicino al mare te la scordi, ho a disponibile solo prati e per miracolo si fa un taglio!

fabio 280 ettari di prato sono tanti d'accordo, ma non sono un esagerazione , oltre tutto considerando che fai 1 taglio solo...

non ho presente quanti capi hai , ma xsonalmente conosco nell'arco di 20km , allevamenti a ciclo chiuso di piemontese che hanno più di 200 fattrici ( vuol dire più di 500 capi considerando l'ingrasso..) di piemontese, o mandrie miste latte carne su quei numeri , che anno dopo anno stanno abbandonando il silomais , e si orientano sul fare 2 colture foraggere ogni 2/3anni , a rotazione.

consideriamo che su 5tagli di medica minimo, paglia , loietto, e prato stabile
imballare quasi 10mila rololi annui , e alcuni hanno al doppia pressa , sia tonda che quadra..

poi se il problema e' la salinita dei terreni e' un altro paio di maniche ..

a quel punto ponderre l'idea di integrare un erbaio trinciato insilatodi cereali vernini in trincea e integrato con medica acquistata fuori?
se nn sbaglio dondavi' si era orientato 2 anni va su questa linea e si era trovato discretamente bene , ovvio bilanciato in tutte le sue forme con fieni e e mangime completo se manca..