Risparmio i preamboli e vado alla domanda, è vero che negli USA ci sono allevamenti che attuano l'autocertificazione per la produzione delle loro bovine in selezione? secondo alcuni fonti, incontro con allevatori del posto, la cosa è certa, ma non sono fonti ufficiali anche se attendibili, mi sembra una cosa interessante per noi che viviamo di genetica nord Americana, ciao, Mario

Caro Mario ho dato già la risposta a questo tuo quesito nell'altro forum da te aperto ... intervento lungo il mio ma che tocca parecchi punti della situazione Statunitense ... in riflesso a quella nazionale. Fammi sapere ...

non centra nulla ma in Canada ci sono i macelli senza ispezione sanitaria
http://www.youtube.com/watch?v=jzWt_4bl ... re=related
saluti

Carissimi colleghi, dopo l'ennesima informazione in questa direzione, scappa automatico il ... . Ritengo sia primaria la tutela del consumatore ed il rispetto totale delle regole. Ma "gradirei" che le regole fossero uguali per tutti. E l'applicazione delle medesime, anche.

Il mio punto di vista è che ognuno a "casa" propria fa quello che vuole o quasi, ma quando esistono interscambi tra i Paesi le regole devo essere omogenee e rispettati da tutti, purtroppo non è sempre così, come evidenziano questi chiarimenti, saluti, Mario

Egregio Mario perfettamente daccordo con te.

siao a tutti
si potrebbe fare a meno di comperare alimenti stranieri senza regolare certificazione..

Senza voler essere negativo e fortemente pessimista, ma mi vien d'obbligo questa domanda. Ma la certificazione chi la dovrebbe fare ? coloro che utilizzano e ritengono legittime certe pratiche ? non so se mi "fiderei" di quella certificazione. E pur essendo daccordo con Mario, che afferma che a casa loro ognuno fa quello che vuole ... se uno vuole i pinoli si deve prendere anche la pigna. Viceversa vedo ... pastrocchi. A presto .

Non da oggi negli stati uniti gli allevatori controllano da se la produzione dei propri capi, già all'inizio degli anni '90 se ne parlava nell'ottica di una maggiore possibilità di risparmio sui costi dei controlli. Figuratevi da noi!
Secondo me l'unico problema nell'interscambio del materiale seminale è dare un'adeguata diffusione a certi tipi di informazioni che porterebbe ad un adeguato ridimensionamento nella valutazione economica di certi tori ma è gia da mò che gli americani non hanno più il primato della genetica nella frisona, soppiantati addirittura da più di un toro italiano
Io, a parer mio, preferisco la solidità dei dati olandesi ma, in periodi problematici, solo tori in prova di progenie.

Ciao Tremor, mi sei mancato ... bentornato ! condivido in pieno l' affermazione di Tremor. La solidità dei dati NL è mitica. Purtroppo in questi ultimi anni regna sovrana una confusione totale. Continuano a cambiare gli indici,e continueranno a non capire quali saranno le madri. Continueranno a dare numeri che noi continueremo a NON CAPIRE, ed a punteggiare in modo ... "astratto" ed ovviamente noi continueremo a non capire. In tutta questa confusione, un toro che non porteremmo nemmeno al freezer, può diventare per 6 mesi, un anno un campione che feconderà una buona parte delle nostre bovine, magari visto che sarà caro e che sarà presentato bene, probabilmente feconderà il fiore genetico delle aziende, basta saper soleticare la presunzione degli allevatori... la tua top-sire "potrebbe" diventare "madre di toro" ed ecco ... il danno fatto. Purtroppo negli ultimi anni non è più così facile decidere con cosa fecondare. I dati sono davvero strani ed incomprensibili. Bisognerebbe conoscere maggiormente i livelli medi nei paesi d'origine e le loro scelte genetiche, conoscere il loro programma di progenie e ... muoversi, girare confrontare, inestire molto tempo. quello che a noi manca. Purtroppo. Assieme ai soldini ... nel 2010 ci sarà la fiera di Utrecht, salirai Tremor ? Sarebbe bello organizzare un tour... includendo qualche visita in qualche bella azienda, sarebbe davvero bello. A presto