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Attrezzature Agricole per il LAVORO CON I BUOI
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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montanaro ha scritto: Figuriamoci se qualcuno ha voglia di polemiche,di crescita e decrescita ce ne sarebbe un sacco da dire.Interessante invece il discorso della nicchia di prodotto a trazione animale.L'orticaria a me viene sopratutto pensando alla fatica fisica per condurre questi animali,se ben mi ricordo specie in aratura l'uomo ne faceva parecchia. Infatti nessuna polemica, figuriamoci però discutere serenamente del tema può essere interessante. La fatica certo, ricordo mio nonno che arava da solo con un paio di Marchigiane, che io ricordi si chiamavano sempre Favorina e Galantina, però nonno, che non era esattamente un gigante, maneggiava bene l'attrezzo. Poi mi vengono in mente i racconti di quando attaccavano la "vetta", un altro paio di bestie per andare più in profondità. I costi di una lavorazione di questo tipo sono indiscutibilmente più alti, e di parecchio. I beni prodotti in questo modo hanno un mercato ad un prezzo remunerativo? E quali devono essere i "valori" di questi beni? Immagino la genuinità, il rispetto dell'ambiente ecc, come comunicarli? E come intercettare i potenziali consumatori interessati a questo tipo di prodotto? Avventurarsi significa avere un piano con delle risposte a queste domande
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19/02/2012, 21:23 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Io a volte proprio non vi capisco...ma il mondo è bello perchè è vario Vabbè...andiamo oltre, accolgo con sorriso le parole di montanaro... montanaro ha scritto: Caro Tosco,al solo pensiero di dover attaccare dei buoi all'aratro mi viene l'orticaria.Lasciamo queste pratiche alle comuni dei figli dei fiori o ai barbuti Amisch.C'è una realtà oggi ben diversa,per estensioni,nuclei famigliari e quant'altro e non pensiamo che questa crisi globale ci riporti indietro di cento anni,anzi sopravviveranno solo coloro che cavalcheranno al meglio le tecnologie più avanzate.Se lo vuoi fare per hobby o per intrattenere gli ospiti di un agriturismo ok ma spero che l'agricoltura proceda ancora sui trattori,se vuoi a biomassa o biodiesel o a quello che vuoi ma vada avanti. ...ricordando a Lui e ad altri che ci sono svariati modi di andare avanti: modi ampiamente discussi in altrettante ampie discussioni. Per esempio (ma vado OT) non trovo ANDARE AVANTI quello di coltivare mais per biodisel, anzi...lo trovo SCARAVENTARSI ALL'INDIETRO, ma ognuno ha la propria opinione ed è giusto che sia così. Visto che sono una calamita per certi discorsi, vorrei che (se possibile) almeno qui si potesse parlare di lavoro con buoi e vacche. Chi ritiene retrogrado o poco intelligente intraprendere tale discorso e percorso è liberissimo di comunicarcelo, ma credo che ben poco possa servire allo scopo per cui questa discussione è stata aperta. Forse ci sarà chi invece è interessato a risolvere alcuni suoi problemi e convincimenti attuando una trazione animale per determinate pratiche colturali, e MAGARI qui può trovare idee e consigli.
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20/02/2012, 1:22 |
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montanaro
Iscritto il: 12/01/2009, 14:07 Messaggi: 187 Località: emilia 500 m. s/m
Formazione: perito agrario veterinario
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Per taluni andare avanti è andare indietro per altri il contrario,finito.Io ho il ricordo solo di vacche utilizzate per traino di carri (birocci) per portare in stalla erba e fieno o della botte per irrorare le viti con la poltiglia bordolese (verderame).Erano vacche rosse Reggiane e dopo venivano rimesse in stalla e munte (peccato non aver saputo la produzione di quelle povere bestie).Oltretutto io abito in alta collina quindi salite e discese.Ma ero piccolo ed era solo un gioco saltare sul biroccio.
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20/02/2012, 8:21 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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montanaro ha scritto: Per taluni andare avanti è andare indietro per altri il contrario,finito.Io ho il ricordo solo di vacche utilizzate per traino di carri (birocci) per portare in stalla erba e fieno o della botte per irrorare le viti con la poltiglia bordolese (verderame).Erano vacche rosse Reggiane e dopo venivano rimesse in stalla e munte (peccato non aver saputo la produzione di quelle povere bestie).Oltretutto io abito in alta collina quindi salite e discese.Ma ero piccolo ed era solo un gioco saltare sul biroccio. Anche da noi si chiama(va) biroccio. Da noi erano le marchigiane bianche , oggi sono allevate esclusivamente per la produzione di carne
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20/02/2012, 8:39 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Mio suocero aveva due buoi MAREMMANI che teneva esclusivamente per il tiro (ed il letame ). Lui attaccava loro il carro maremmano (di legno) oppure ci arava le vigne. Li ha utilizzati per molti anni e non a scopo folkloristico: anche lui aveva sposato la naturalità (pur non essendo figlio dei fiori ma solo un contadino di quarant'anni o poco più). Ristabilire un legame tra l'uomo ed il proprio territorio talvolta vuol dire "ripescare" nel passato, e credo che anche questo sia un buon modo per andare avanti. Ad oggi (ho 33 anni) io (contadino per passione e professione) vorrei provare a limitare l'utilizzo del trattore: contando che ho un'azienda che mira all'autosufficienza (e dove l'esubero viene venduto al giusto prezzo), punto alla sacrosantissima qualità. Questo mi porta ad eliminare molte (moltissime) cose diffuse in agricoltura, tanto da essere ben oltre le permissività del biologico: per molti un'agricoltura estrema, per altri sono solo un matto, per altri ancora presto o tardi dovrò convertirmi all'agricoltura industriale...ma in tanto ho la pancia piena di roba sana e gustosissima, ho un'azienda agricola che ha un impatto ambientale veramente basso, ho sempre praticato (senza saperlo...) una sorta di decrescita felicissima, ho sposato la naturalità quando ancora non frequentavo l'istituto tecnico agrario, e sopratutto sono una persona convinta e felice. Ed ecco che i buoi, come il cavallo, l'asino ed il mulo, possono divenire (finalmente arrivo al punto..scusate se c'ho messo tanto) ottimi alleati, laddove il gasolio agricolo costasse veramente troppo...laddove ci fosse un guasto al trattore...laddove non ci fosse neanche la possibilità di impiegare (o addirittura possedere) un trattore...laddove si volesse fare un'agricoltura di recupero...oppure semplicemente laddove ci fosse la voglia di non dover dipendere sempre e per tutto dagli altri, e quindi di fare tutto con le proprie possibilità. Certamente arare 40 ettari a buoi sarebbe una cosa che spaventerebbe anche me, oltre a mandarmi nel balordone più completo perchè non ce la farei fisicamente, ma... impiegare i buoi (visto che qui si parla proprio di loro) in alcune operazioni come l'aratura delle vigne oppure per erpicare gli ulivi, potrebbe essere una soluzione auspicabile per molti. Certo è che ci sarebbe da fare i conti con il PEGGIOR MALE dell’oggi: LA FRETTA! Oggi si corre per tutto, e rispetto al passato certamente l’utilizzo dei buoi complicherebbe non poco la nostra routine agricola…e credo che compiere tale passo sarebbe come compiere un passo verso un’agricoltura anacronistica. Ma mi ripeto e credo che ci siano persone che vogliono mantenere vive le tradizioni, oppure che valutino questo come unica possibilità…e quindi… …cosa sapete dire degli aratri utilizzati? Campeggiano nei vostri giardini vecchi aratri rugginosi che venivano utilizzati dai vostri nonni? Come sono fatti? Avete la possibilità di postare delle foto? Avete ancora oggi attrezzature tirate dai buoi? Oltre all’aratura avete mai fatto (o visto fare) altro con i buoi? Come sono i vostri carri? Li avete ancora? Che tipicità hanno? Ci sono artigiani che oggi riescono a ricreare (realizzare..mi piace di più come parola) tali carri? Io ci ho messo del mio con le domande…
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20/02/2012, 12:21 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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In giro per le nostre campagne Toscp ci sono ancora quegli attrezzi, spesso ricondizionati per essere utilizzati dai trattori, il più delle volte abbandonati in angoli dimenticati e magari ricoperti dai rovi. Con questa storia dei lavori a trazione animale mi hai coinvolto , sto seguendo il forum di noi e il cavallo (l'hai visto?) e cose interessanti in giro ci sono (hai visto nella sezione cavalli qualche spunto è uscito), ma certo ho la sensazione che, dal punto di vista economico i costi sarebbero notevolmente più alti, però, se si riuscisse a valorizzare i prodotti ottenuti a trazione animale (certo, non è solo la trazione animale il "valore" da "comunicare") e si intercettassero consumatori interessati... Chissà, magari i movimenti dello Slow Food tanto di moda in questi periodi... i percorsi enogastronomici... prodotti a km zero... ma non so se sono solo parole o anche sostanza...
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20/02/2012, 12:33 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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gianni1 ha scritto: In giro per le nostre campagne Toscp ci sono ancora quegli attrezzi, spesso ricondizionati per essere utilizzati dai trattori, il più delle volte abbandonati in angoli dimenticati e magari ricoperti dai rovi. Con questa storia dei lavori a trazione animale mi hai coinvolto , sto seguendo il forum di noi e il cavallo (l'hai visto?) e cose interessanti in giro ci sono (hai visto nella sezione cavalli qualche spunto è uscito), ma certo ho la sensazione che, dal punto di vista economico i costi sarebbero notevolmente più alti, però, se si riuscisse a valorizzare i prodotti ottenuti a trazione animale (certo, non è solo la trazione animale il "valore" da "comunicare") e si intercettassero consumatori interessati... Chissà, magari i movimenti dello Slow Food tanto di moda in questi periodi... i percorsi enogastronomici... prodotti a km zero... ma non so se sono solo parole o anche sostanza... Guarda, certo di andare nuovamente OT faccio una considerazione. Oggi, fra permacoltura, Fukuoka, orti sinergici, Biodinamica, Naturale e compagnia bella abbiamo (PER FORTUNA) moltissimi modi ALTERNATIVI di fare agricoltura (ricordo a tutti che il sistema Biologico non è certo l'unico...). Esistono mercati specifici, consorzi, associazioni di produttori, i GAS, siti specializzati che promuovono questo modo di operare. Oltre a questo bisogna stare attenti a non divenire veri e propri "fenomeni da baraccone", cosa che aborro con tutto me stesso, ma ci sono molti modi per vendere al giusto prezzo i nostri prodotti esponendosi e mostrando il proprio modo di operare..la propria filosofia agricola e di vita. Io credo che il prodotto di nicchia sia il vero problema che mina l'agricoltura fatta in modo naturale: aspetto commerciale basato più sulla moda che sulla sostanza di un prodotto, spesso è denigrante per il prodotto naturale stesso. Se io vendo della carne di animali allevati con i miei mangimi, dati dai miei semi, seminati con gli animali, concimati con il mio letame (non mio..degli animali naturalmente ), e tutto questo fatto seguendo la luna, le tradizioni e nel rispetto massimo dell'ambiente...beh..quell'animale non potrò certo venderlo come uno che viene da un allevamento intensivo cresiuto a miscele...credo che questo sia ovvio. si tratta di evidenziare il VALORE AGGIUNTO senza però dimenticare che il prodotto deve essere comunque buono e VERO. Arare con i buoi può dare anche questo. Io non credo nel biocarburante e temo (seppur sia un ottimista sfegatato) che ben presto molto dovrà radicalmente e velocemente cambiare, lasciandoci in forti difficoltà...e allora? E allora, visto che ho un'azienda familiare a MIA DIMENSIONE...visto che punto alla qualità e non alla quantità...visto che abito in zone disagiate e fortemente collinari...visto che ho la possibilità di avere chi mi insegna...visto che amo gli animali e riesco a capirmi molto più con loro che con le macchine...vorrei convertire (un pò alla volta) la mia azienda. ho contattato dei costruttori della zona per sapere se erano in grado di realizzare una barra falciante da usare con il cavallo...ma niente di buono mi è stato proposto. Vediamo se per i buoi salta fuori qualcosa di interessante...
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20/02/2012, 18:46 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Tosco, faccio il tifo per te Senti ma un'occhiata a quei siti della discussione nella sezione cavalli l'hai data?
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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20/02/2012, 19:14 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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gianni1 ha scritto: Tosco, faccio il tifo per te Senti ma un'occhiata a quei siti della discussione nella sezione cavalli l'hai data? La sto seguendo e presto interverrò. Grazie
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21/02/2012, 12:10 |
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corax
Iscritto il: 01/06/2011, 13:51 Messaggi: 61 Località: bassa maremma
Formazione: diploma
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Tosco, hai aperto una conversazione veramente interessante! E adatta a chi vorrebbe rendersi "autosufficiente" il più possibile, non per fare il bastian contrario nei confronti della direzione in cui il mondo procede, ma per amore vero della nostra vecchia terra... E per non trovarsi del tutto impreparati quando tante risorse si esauriranno...
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22/02/2012, 13:29 |
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