Appello a pratesi e dintorni: Aiutiamo la Calvana!

Ciao a tutti, volevo fare una breve, ma credo giusta, parentesi sulla razza Calvana. Naturalmente il mio "appello", se così si può dire è rivolto a chi sta nella zona di Prato e limitrofi. Purtroppo queste belle vacche stanno ormai sparendo dai nostri territori, e molti neanche ne conoscono l'esistenza. Gli allevatori che allevano questi animali sono pochi ma si impegnano davvero tanto per recuperare (per quanto si può) la razza e cercare di diffondere questo prodotto sul mercato. Dall'impegno di tante persone è nato un accordo tra allevatori (appartenente all'Ass. "Le Calvanine") e Coop, e da oggi è in vendita presso la nuova Coop di Prato (il Parco) la carne Calvana. Come qualità è davvero buona (a detta di chi se ne intende).... per cui perchè non dare la possibilità a chi con tanti sacrifici contribuisce a mantere nel nostro territorio questa varietà storica di poter continuare a svolgere bene e con passione il proprio lavoro?
Meditiamo... .
Grazie mille e a presto Elisa.

Quando vengo a Prato passo a comprarla.
Per chi vuole notizie sulla Calvana:
http://www.agraria.org/razzebovineminori/calvana.htm
E per chi cerca allevatori:
http://allevamenti.agraria.org/bovini/c ... egioni.htm

Ciao,
Marco

Elisa ti quoto di cuore, ho sempre invitato all'acquisto di razze locali, e rinnovo l'invito a tutti noi, le razze locali sono ottime per le persone che non vogliono animali spinti e problematici, hanno ottime rese, sia in carne che in latte, con cibi "rifiutati" dalle razze specializzate.
Mi ripeto, chi non deve fare reddito con l'allevamento può contribuire non poco alla salvaguardia di razze locali, pensiamo a solo quanti utenti del forum hanno aperto il topic voglio acquistare x razza animale.
Chi vive in quelle zone, acquisti questi meravigliosi bovini (calvani), e sia fiero di allevarli perché grazie ad essi siamo qui a raccontarla, alcune scelte devono essere anche fatte per gratitudine (questo non significa che no sono remunerative).

La Calvana fino a poco tempo addietro apparteneva ai ceppi della Chianina, adesso è razza a tutti gli effetti ed è una grande razza, veramente italiana o non di nome come purtroppo avviene per altre situazioni, quindi compratela con fiducia e direi che chi può la allevi, non vi tradirà, saluti, Mario

ciao elisa, da dove sbuchi? sei della val di bisenzio? hai partecipato alla fiera delle calvane di san giuseppe, a san quirico?
ho visto tante calvane bellissime lì, ma credo sia difficile sostenerne il mantenimento. ci sono ancora i contributi o sono finiti? da quanto ho capito la calvana, benchè eccellente perchè autoctona, produce poca carne e ancor meno latte in confronto alle tante altre razze.. come giustamente dice paolo: "chi non deve fare reddito con l'allevamento può contribuire non poco alla salvaguardia di razze locali..."
la realtà di noi agricoltori è già difficile di per se, portare avanti razze che hanno basse produzioni rende le cose ancora più faticose.
purtroppo, anche chi fa questo mestiere per amore e passione, deve sempre fare i conti, e farli bene...
un saluto bea

Ciao Bea, ci siamo già "conosciute" virtualmente qualche mese fa, io sono di Montemurlo, sono veterinaria e mi occupo di animali da "reddito", proprio grazie al lavoro ho conosciuto alcuni allevatori di Calvana, (persone davvero squisite). La Calvana in effetti è una razza un pò più tardiva e come rese (in Kg) non paragonabili sicuramente a razze francesi o ad altre razze da carne. Non potendo quindi puntare sulla quantità è necessario cercare di fornire un prodotto di qualità, anche se in tempi di crisi questi vengono un pò lasciati da parte. Comunque se la vendita sulla grande distribuzione dovesse andare bene, c'è davvero spazio per chi vuole allevare, sicuramente non c'è da diventare ricchi, ma da poter vivere dignitosamente facendo un lavoro che ti piace si. Comunque se vuoi parlare con qualcuno che ne sa più di me posso mettervi in contatto.
A presto Elisa.

per esperienza

non mi farei troppe illusioni che la GDO possa farti vivere dignitosamente, alla prima occasione ti pareggia il prezzo a quella di francese.

non fate l'errore che abbiamo fatto noi, che nei banchi frigo dei supermercati mettono la carne italiana certificata x attirare gente, e poi nella fila dietro mettono quelle di proveneinza varia a un prezzo piu basso.


la calvana e' tutta allo stato semibrado?

ecco chi sei! proprio pochi giorni fa una mia "collega" mi ha parlato con entusiasmo di te, credo tu capisca di chi parlo, lei è la più giovane imprenditrice agricola della val di bisenzio! io tengo ovini e caprini, per me le calvane sono troppo impegnative. lascio quindi la parola a grinto, e ti faccio i miei complimenti per come stai svolgendo la tua professione!!! a presto bea

Bea grazie mille, sinceramente lavorare nel territorio pratese è davvero bello perchè riesci ancora ad incontrare quelle piccole realtà che mantengono la semplicità di un tempo, poco cambiate dall'ottica di dover far soldi a tutti i costi e spero di riuscire sempre più a crearmi uno spazietto in questo ambiente.
Per quanto riguarda quello che ha detto Grinto, credo che tu abbia ragione, ma nel nuovo centro commerciale non viene venduta solo carne di Calvana c'è anche quella di importazione o comunque derivante da altre razze e naturalmente a buon mercato rispetto ai prodotti locali, così come trovi la carne biologica e addirittura quella ottenuta dalla macellazione con rito islamico. Il prodottodi Calvana è quindi un prodotto di nicchia rivolto soprattutto a chi cerca una certa qualità ed il legame col territorio. Comunque speriamo bene. A presto a tutti!

Concordo con Elisa.
Le razze locali hanno ampliato le loro possibilità di commercio proprio grazie ad una apertura del mercato globale( contrariamente a quanto previsto come effetto negativo della globalizzazione)
Il paradosso è che con internet anche una razzetta come la Calvana od altre minori hanno avuto modo di essere conosciute ed apprezzate trovando una vetrina.
Cominciamo ad esercitare la nostra capacità decisionale di consumatori scegliendo ciò che desideriamo .
Per il resto vi dico che il comparto allevatoriale deve sdoganarsi da una visione troppo pessimistica.
Non è col pessimismo e piegandosi alle logiche commerciali che usciremo dal momento di crisi.