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Il Mondo Bovino a 360 gradi
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Re: Alternaive all'impiego dei grassi

19/06/2011, 8:43

Spesso ho sentito parlare di "alimenti rinfrescanti", ma nella realtà non so se esistano alimenti che ... possano dare quest'effetto ai bovini. E' ormai da anni consolidata la conoscenza che durante il periodo estivo il bovino tenda a limitare le operazioni che aggraviano le condizioni di calore. I bovini sentono caldo a 27°C. Quindi il sovraffollamento e l'umidità peggiorano questo dato e le condizioni in cui il bovino si trova. Il movimento e la ruminazione producono calore e quindi l'animale le ... limita. Limitando la ruminazione, il bovino tenderà a scivolare in una sorta di acidosi sub-clinica che lo renderà particolarmente nervoso e lo indurrà ad alimentarsi in modo differente. Mangerà meno. Le sue produzioni saranno alternanti e la qualità del grasso nel latto calerà. I suoi piedi cominceranno ad arrossarsi e si arriverà ad avere le prime zopie. Quali alimenti utilizzare ? Certamente calare l'amido, (causa dell' acidosi), NON aumentare in modo spropositato i tamponi (anche un eccesso di ceneri deprime la ruminazione), aumentare le fibre facilmente digeribili (polpe,buccette di soja,crusca,fieno medica 4°-5° taglio, insilati d'erba) e come integrazione, SOLO sugli animali in produzione e non in asciutta, il Potassio che da buone performance.L'uso di lieviti vivi e tra questi l'aspergillus oryzae, molto attivo per il periodi caldi. Certamente l'uso della paglia, che non è certo il massimo della digeribilità, è comunque fondamentale nel bovino da carne poichè oltre ad attivare la ruminazione, fa produrre il miglior tampone per il bovino ... la saliva. Ma come spesso dico non limitatevi "solo" alle integrazioni ma cercate di aumentare la ventilazione e l'abbattimento delle temperature nei locali dove gli animali soggiornano. E' l'unione che fa la forza ...

Verifica dell'ingestione

19/06/2011, 16:50

Robyvan ha scritto:In ultima analisi ... non dimentichiamo che calcolare l'ingestione è OTTIMA norma ... (ne sai qualcosa vero Arborea ? :lol: )

:lol: :lol:
Grazie Roby
mi dai lo spunto per fare alcune riflessioni.
E' vero quello che dici, non solo è buona norma calcolare l'ingestione ma direi di più : è la prima domanda che il nutrizionista formula all'allevatore quando entra in stalla ; "Quanto mangiano le vacche ?"
Alcuni rispondono esprimendosi in numero di razioni, altri specificando anche il numero di bovini presenti, altri in percentuale.
Tutte queste risposte sono comunque incomplete se non sai quanti Kg è il totale della razione, quale è la sua umidità, e a quanto Kg. ammonta l'eventuale scarto.
Tutti noi siamo soliti distribuire qualche razione in più rispetto agli animali presenti, questo non solo per equilibrare normali variazioni di appetito delle bovine, ma anche per evitare che tra una somministrazione e l'altra non vi sia un "buco", in particolar modo nelle bovine in produzione.
Pertanto non sappiamo mai effettivamente quanto è l'ingestione, se non si procede almeno una volta alla settimana in maniera scientifica.
Ovvero :
1) si calcola l'umidità della razione;
2) si calcola l'effettiva ingestione assoluta al netto degli scarti che si avrà l'accortezza di pesarli prima di riutilizzarli (magari nelle asciutte o nelle manze);
3) si calcola l'effettiva ss ingerita dagli animali, e conseguentemente l'effettiva assunzione dei nutrienti;

Il primo punto è apparentemente il più difficile da realzzarsi in azienda.Molti sono abituati a considerare il risultato che il PC esprime in base ai valori medi di umidità dei diversi componenti della razione in attesa della doverosa analisi successiva dell'unifeed.
Ma spesso il tempo necessario per avere questi ultimi dati è di circa 6-7 giorni, pertanto non abbiamo nessuna informazione spendibile in questo periodo.
Personalmente mi affido al micronde.
Si ! proprio quello. Magari vostra moglie non sarà contenta, ma è una stufa efficace per calcolare velocemente l'umidità.
Con una bilancina digitale con la portata di 1Kg e l'approssimazione al grammo, si provvede a pesare cirac 500 gr di unifeed.
L'unifeed pesato va essicato con diversi cicli di pochi minuti a potenza media, non provate ad aumentre la potenza perche si ottiene la caramellizazione degli zuccheri (l'odore è terribile!!!), rivoltando ad ogni ciclo vi rendete conto quando il materiale è perfettamente secco.
Lasciate sfreddare per qualche minuto e poi pesate.
La differenza dei pesi vi permette di calcolare (con una semplice proporzione) l'umidità della vostra razione.
A questo punto, dopo circa 30 minuti potete tranquillamente esprimere in ss l'ingestione della vostra mandria e dopo qualche giorno possiamo capire anche la reale assunzione dei diversi nutrienti.
E' un dato immediato ed indicativo della risposta ad ogni cambiamento di dieta e climatico.
Consiglierei di effettuare questo controllo tutto l'anno, anche d'inverno.
Non sappiamo quanto si inzuppa il fronte dell'insilato durante le giornate piovose. Chissà quanta acqua somministriamo alle nostre bovine convinti di effettuare tutte le nostre manovre alla perfezione !!!
Potete estendere questo metodo anche, per chi li fa, alla valutazione delle masse insilate durante la trinciatura.
In quel caso, in funzione dell'umidità calcolata, potete rapidamente decidere se il taglio è troppo corto o lungo a prescindere delle sensazioni e quindi pilotare la buona conservazione del prodotto.
Personalmente,nel mais, quando non si è constretti a trinciare troppo in anticipo, preferisco un taglio sopra i 20 mm per migliorare la ruminabilità.
Spero che questa mia dissertazione possa essere di spunto per altri commenti.
Saluti a tutti. :D

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

21/06/2011, 13:25

Per quanto riguarda alimenti rinfrescanti, una ricerca (credo in francia) ha dimostrato che l'integrazione con vit pp ruminoprotetta riesca ad abbassare la temperatura corporea di un grado, cosi come l'utilizzo del XXX. però sono convinto che, detto in poche e semplici parole, quando fa caldo, fa caldo. Quindi, per quanto aiuto possano dare, certamente non portato la bovina ad avere meno caldo. per la questione DIGESTIONE DELLA FIBRA e per l'accenno dell'utilizzo di aspergillus orizae in effetti la bibliografia dice che nei periodi di caldo e per aumentare la digestione della fibra è consigliabile inserire nella razione 3 gr capo die di quest'estratto fungineo. qualcuno di voi ha realmente provato? che risultati ha ottenuto?
ciao
simone

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

22/06/2011, 8:24

Carissimo Simo, sono stato costretto mio malgrado a censurare un nome nel tuo ultimo post, purtroppo è un nome commerciale e come tale ... sorry :oops: .
Per il caro Arborea ... mi hai fatto ringiovanire :lol: è verissimo come molto spesso ci si approcci ad una stalla, alcuni alimentaristi, si "accontentino" di sapere quante razioni in più o in meno le bovine mangino. Io da allevatore "dubiterei" e non poco di un tecnico che ha questo approccio. Inoltre conoscere l'effettiva sostanza secca è fondamentale per conoscere il REALE costo di una razione. Alcuni "furbetti" giocano molto su questo dato, mettono meno kg. di SS ed il gioco è fatto.

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

22/06/2011, 11:36

se x abbssare al temperatura , basta mettere un po di alloro ( usato in erboristeria contro la febbre),ma se il meccanismo di azione e' uguale, vorrebbe dire che noi andiamo a intossicare un animale x avere un abbassamento di temperatura??

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

22/06/2011, 14:38

Per motivi "professionali" ho usato ed uso l' oryzae, lo utilizzo in modo molto esteso nel periodo estivo soprattutto legato a dei sali di potassio. Qualche risultato lo da ... a dosaggi molto elevati, ma come sempre è FONDAMENTALE vedere il veicolo dove l' oryzae è disperso.
Ho sviluppato una teoria "abbastanza" lunghetta ... sulle problematiche ingestive, caso mai ... un giorno ne farò un articolo per la gioia di Marco.

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

22/06/2011, 17:32

Scusate questo mio "entra ed esci" ma sono in ufficio e ... tra una riunione tecnica e delle verifiche sui vari test sono un po' distratto ... sorry.
Dunque, l'utilizzo dell' Aspegillus Oryzae, come da bibliografia, abbassa di 1°C la temperatura rettale dell' animale e questo lo recitano i nostri "saggi" quindi "se" dubitare è lecito ... dubitiamo. Da parte mia ho notato che "se" utilizzato in dosaggi elevati abbiamo anche una buona degradazione della fibra.
Ma "credo" che il problema più grosso, sul quale sto e stiamo lavorando alacremente è sull'aumento dell'ingestione sulla razione e NON solo "integrando" l'energia che eventualmente l'animale non riceve perchè non mangia l'energia della razione.
Ultimamente uno "spiaglio" si intravede e dopo quasi 9 mesi di test, sto vedendo qualche risultato concreto.
Ovviamente anche in questo caso, come in altri, non dobbiamo delegare alla sola alimentazione, perchè se vi è soffraffollamento se non c'è pulizia se...

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

22/06/2011, 20:38

Buonasera adesso sono a casa e "se" l' adsl mi tiene posso tentare di chiudere il mio intervento in merito.Vi sono molteplici situazioni che si sviluppano con l'evento, "caldo", e che scatenano nelle nostre bovine una sequela di situazioni che le coinvolgono a 360°. Quindi con l'alimentazione dobbiamo intervenire ma ritengo sia quantomento pretestuoso avere il 100% dei risultati se anche noi non cerchiamo di guardare ... oltre l'alimentazione a 360° appunto. Con Arborea abbiamo vissuto molteplici situazioni legate al caldo, un ottimo lavoro di rilevazione e commento è stato da lui compiuto su varie rilevazioni nella sua azienda che implicavano le strutture ed i sistemi di rinfrescamento ... ad esempio. Importante è la corretta valutazione su quello che si può fare e che soprattutto conviene fare. E soprattutto valutare nella corretta prospettiva il calo d'ingestione, limitando le "correzioni" allo sviluppo dell'ingestione GLOBALE della razione e nei limiti del possibile nella limitazione dell'uso di quei prodotti integranti che ... coprono "solo" una parte della razione, sbilanciando di fatto ... l' altra.
Alla prossima ...

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

22/06/2011, 21:10

sara' utile ma rimane sempre un fungo , gia ci facciamo il mazzo a tarallo x togliere le micotossine...
mi pare un controsenso..

Re: Alternaive all'impiego dei grassi

23/06/2011, 7:57

Carissimo Grinto, esistono funghi ... buoni e funghi cattivi. Come batteri buoni e batteri cattivi. La pennicillina è un fungo come i lieviti. E certamente non sono da evitare (quando servono). Sull'esistenza di funghi velenosi ne siamo a conoscenza ma non per questo evitiamo di mangiare Ovuli e Porcini.
Sull' A. Oryzae come per altri lieviti si è parlato in modo positivo e su quell'onda "prutroppo" sono ati composti non proprio ... efficenti nel loro utilizzo, (come per molti altri prodotti), ma questo non esclude che vi siano altri prodotti costruiti non per far "cassetto" , ma per attenuare un problema e questi non "dovrebbero" essere penalizzati. Se ti sei trovato male con un trattore ... non è che non ne userai più uno.
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