Re: allevamento bovini di razza frisona a biologico
24/12/2009, 12:41
in genere le cascine che si rendono libere , i terreni vengono ridistribuiti tra gli allevatori bovini , da carne , latte ,e suinicoli da rimonta.
i porcilai da ingrasso riconvertiti da rimonta, cosi eviteremo di importare suini da ingrasso dal nord europa.
e le casine non utilizzabili , vendute e col ricavato si fanno le cscine nuove nelel zone dove si trasferisce, come hanno fatto molti allevatori che dal cuneese si son trasferiti nell'assendrino..
Re: allevamento bovini di razza frisona a biologico
24/12/2009, 13:17
Grintosauro, detto così sembra semplice e fattibile sempre e comunque. Come mai allora abbiamo intorno a noi (specialmente io in Toscana) milioni di falsi agriturismo senza alcun legame con la terra, poderi abbandonati perchè situati in aree marginali dove nè la possibile agricoltura nè il turismo solleticano la voglia di alcun imprenditore, migliaia di ettari tenuti puliti e improduttivi grazie alla PAC, etc..etc..etc? ...non che a me non piaccia quanto da te descritto... Jacopo
Re: allevamento bovini di razza frisona a biologico
24/12/2009, 13:39
Carissimi colleghi, mi spiace dover dissentire, ovviamente senza polemizzare, con alcuni post precedenti. Pur essendo cosciente di "alcune" manovre a discapito della legalità perpetrata da alcune aziende nei paesi dell'est, mi permetto di ricordare a tutti che per "allineare" le produzioni dei paesi dell'est Europa, il governo E.U. ha stanziato svariati milioni di €uro. Ed ancora ne sta stanziando, spostando il famoso "obbiettivo uno" verso alcuni nuovi paesi Europei. Quindi avendo partecipato a questo "allineameno" come tecnico dal 2002 al 2005, (poi ho DOVUTO smettere per motivi di salute), vi posso garantire che purtroppo questi fondi, stanziati e percepiti dai governi di questi paesi, purtroppo NON sono stati "investiti" nelle corrette direzioni. Proprio in Romania, paese dove ho maggiormente operato, vi è stata un emorragia di contributi dati a pioggia mal distribuiti, ma sopratutto mal organizzati. Nei vari anni in cui ho operato con alti responsabili del governo, non si è mai percepito, ad esempio, la necessità di ripartire da una tabula rasa con animali indenni da IBR e BVD. Mentre attualmente, nelle varie aziende si trovano ancora aziende con animali positivi a Brucellosi e TBC. Quindi tutti conosciamo le pessime condizioni in cui le aziende agricole post-regime si sono trovate e purtroppo ancora si trovano. La stessa U.E. ne era a conoscienza e quindi ha messo a disposizione mezzi e persone per attenuare il GAP. Purtroppo ... chi governa troppo spesso non ha una precisa idea di quello che è il lavoro in agricoltura. Lo vediamo anche noi con i nostri ministri in Italia. Questo ha fatto si che questi denari siano ... "evaporati" ! Quindi le necessità economiche per l'acquisto di nuovi Frigo per conservare il latte i nostri colleghi li "avrebbero" avuti, "se", il governo locale "avesse" operato in modo costruttivo e NON evaporativo. E da qui un altro mio vecchio concetto ... vi ricordate il mio " ... All' estero non è così ? " esresso in molti miei post ? . Bene noi importiamo da alcune aziende locate nei paesi dell' est prodotti lattiero-caseri che "potrebbero" avere delle "lacune" in fatto legislazione Comunitaria. Ma costa poco e quindi ... arriva in Italia.
Re: allevamento bovini di razza frisona a biologico
24/12/2009, 14:18
... e permettetemi di proseguire. In questi paesi, l' agricoltura è ferma ad una ventina d'anni fa. Quindi una scarsa meccanizzazione, una scarsa disponibiltà economica per l'acquisto di sementi selezionate e di concimi, di antiparassitari e di pesticidi. La terra è moltissima ed il suo costo decisamente abbordabile. Non vi sono elevate produzioni e scarsi o nulli interventi antibiotici. Tutte le condizioni per attuare il protocollo di coltivazione biologica. Ebbene se sussistono queste condizioni, ma il prodotto è mal conservato che garanzie do al consumatore finale ? Se il prodotto segue il disciplinare ma le bovine sono affetta da brucella o da TBC, che garanzie do al consumatore finale ? Se gli alimenti che somministro ai miei animali che seguono quel protocollo sono contaminate da aflatossine o da salmonelle che garanzie posso dare al mio consumatore finale ? Quindi NON crediamo ciecamente che tutto ciò che è coltivato o allevato seguendo il protocollo del biologico equivale a salubrità ! Quello che fa un alimento sano è la professionalità, l' integrità e l' onestà delle persone che lavorano in tutta la filiera, non il rispetto di un protocollo. Se il latte prodotto in modo "perfetto" seguendo alla lettera il protocollo viene venduto ad uno scriteriato che lo manipola che accade ? TUTTA la filiera è interessata, non solo l'ultimo anello ... il più debole e vulnerabile. Mesi fa un allevatore che vende i suoi prodotti ad una catena che commercializza prodotti scrupolosamente bio, mi ha chiamato per alcune problematiche di allevamento. Il mio intervento è partito da una "ricerca" sulla "possibile" presenza di alcune tossine. Fatta l'analisi del mais, coltivato RIGOROSAMENTE seguendo il protocollo Bio, ho riscontrato un elevatissima concentrazione di aflatossina B1. Ipotizzo voi sappiate che i metaboliti di questa tossina sono cancerogeni per coloro che si cibano delle produzioni animali, (latte-carne), di animali che si sono nutriti di alimenti contaminati. Bene ... l'allevatore, che seguiva scrupolosamente il protocollo Bio, aveva un mais contaminato. Le sue produzioni vendute alla catena prima menzionata erano tossiche. Lui non lo sapeva ... la "catena" era "troppo occupata" a controllare che gli alimenti ed i protocolli fossero rispettati, senza avvedersi di questo grave problema. Solo alcune disfunzioni metaboliche dei suoi bovini, ha fatto si che un tecnico, "esterno", possa aver individuato nei sintomi una "probabile" presenza di tossine. Presenza che una successiva analisi ha confermato. Nulla di particolarmente strano. Non è servito un super tecnico... sono cose che spesso mi trovo a verificare. E' capitato. Quindi ... non sempre Bio equivale a sano. NON sempre seguire un protocollo equivale a produrre prodotti sani. Non sempre acquistare prodotti a basso costo è conveniente ... per la salute. Da qui l'esigenza di maggiori e più profondi controlli su provenienze negli allevamenti, nei CASEIFICI sia Italiani che esteri, sui potocolli bio o meno. E che tutti e ripeto TUTTI abbiano a seguire procedure e leggi UGUALI. Senza "se", senza "ma" e senza "per questa volta", senza DEROGHE. Solo così avremo latte, carni, uova e latticini sicuri per tutti. Avremo produttori tutelati nell'espressione della loro capacità, della loro serietà e professionalità. E non alienati da importazioni a basso costo e bassa qualità e da scarsi/inesistenti controlli o controllori corrotti o asserviti ad una ragion di stato. Scusate ... lo sfogo e grazie per avermi letto sino a qui ... stoici come sempre.
Re: allevamento bovini di razza frisona a biologico
25/12/2009, 11:00
Mi scuso con Robyvan se non rispondo alla sua e-mail, ma ho avuto la segnalazione ma non il messaggio, se fosse possibile ti prego di rispedirmela, saluti, Mario
Re: allevamento bovini di razza frisona a biologico
25/12/2009, 12:29
roby, come già affermato in altre discussioni, quoto in toto (che poeta) il tuo pensiero sui bio. Aggiungo solo una cosa é possibile produrre bio e sano ci mancherebbe, ma sono produzioni di nicchia, per i costi che raggiungono. basterebbe in dieci partite di mais tenere la migliore, di 100 vacche tenere la migliore, di 10 formaggi scartare i 9 peggiori ecc ecc, e come diceva totò e io pago! non so se mi son spiegato...... comunque il produrre bio è una cosa aprezzabile, ma non facciamola passare come la lotta del bene contro le forze del male (ovvero tutti noi non bio) anche io produco un prodotto diverso nella mia zona, ha il suo mercato, le sue soddisfazioni, i suoi problemi ma sta in piedi oggi perchè è un prodotto "raro" nella mia zona, altrimenti sarebbe difficile recuperare i costi.... quindi bene il bio per qualcuno, agli altri qualcos'altro. ciao