paglia e fieno vanno sempre lasciati a libitum , salvo che ognit anto togliere dalla reppia lo scarto.

abbassare il costo del ristallo , non vuol dire far fare la fame alle fattrici,
il razionare giustament ele fattrici al apscolo non e' facile, in genere al pascolo si ha un effetto benefico x quanto riguarda la ginanstica che fanno , e la quota di raggi uv che assorbono e aiutano a sintetizzare meglio la vit d e il metabolismo del calcio , sia x loro che x il redo.

ma nonc adiamo nell'opposto, troppe volte pascoli magri, si accorcia la vita produttiva dell'animale e si hanno problemi di sviluppo nei vitelli doponel epriodo del finissaggio.

io considererei un pascolo magro , alla stregua di un paddox esterno,

ne piu ne meno..

Hai letteralmente definito i problemi che riscontro, per ovviare dovro comprare delle rastrelliere su cu porre balloni di fieno per integrare apporto del pascolo, e ovviamente sto considerando l'idea della concimazione fosfopotassica e trasemina, consulterò qualcuno a tal proposito vediamo che ne esce fuori.
Pero rimane il problema della siccità estiva fine luglio agosto e settebre, alimentandole solo con fieni secchi, rischi?

secondo voi quale sarebbe l'alimentazione ideale per bovini da carne? Mi riferisco a mangimi e foraggi da acquistare.
caratteristiche intrinseche, dosaggi, razionamenti.

Si è detto che quando le vacche vivono troppo di pascoli magri si possone avere vitelli che nella fase di finissaggio tardano.
In che misura? Vale davvero la pena integrare con qualcos'altro nell'alimentazione delle vacche?

Ho letto che quando la quota di foraggi e rappresentata da paglia, sebbene offerta a volontà, i vitelli tendono a consumarne troppo provoncando turbe digestive tipo diarrea, meteorismo, acidosi ecc.
Si consiglia consiglia di inserire nella razione foraggi più digeribili nel breve periodo, e inserendo tra i componenti dei concentrati alimenti a basso contenuto in amidi e ricchi di pectine: polpe di barbabietole, buccette di soia, crusca, ecc.

"Nel breve periodo" si intende fino a quando le turbe siano passate?
Come si manifesta l'acidosi?
Siete d'accordo?

quali sono le linee guida per gestire l'alimentazione di una fattrice da carne nella fase di asciutta, preparto, postparto?

miki ma dove le leggi ste CA....................VOLATE???

come soleva dire ilmio prof di italiano ( uhela don franco tutto bene a pinerolo?) poche idee e consune, della serie nebbia spessa in val padana..


il bovino , sebbene ha adisposizione foraggi grossolani , apglia e fieni, tendono a consumare troppi concentrati( quel-ne , nn e' riferito ai foraggi grossolani , ma bensi ai concentrati!!)

sul fatto di inseriee forggi piu digeribili a basso contenuto di amidi , e' una afermazione che si contraddice da sola,

cosa ce id piu digeribile dell'amido?? allora se e' digeribile , e' ricco di amido, non viceversa..

in teoria per essere digeribile , non dovrebbe avere molta fibla lignificata acido detersa , per cui meglio il fieno che la apglai , a parare mio , e qui troverebbe giustificazione nel discorso che piu rumina , piu insaliva e piu insaliva e piu si produce bicarbonato.

grazie adesso forse comincio a capire qlcsina

ciao a tutti ..sono uno studente universitario di agraria..sapreste consigliarmi,voi che siete esperti nel mestiere qualche bel libro da comprare per alimentazione e altro di bovini suini e avicoli??perchè dei professori non mi fido tanto..

grazie a tutti