Ed eccomi qui dato l'approfondimento, ovviamente non è opera mia sono pezzi di bibliografie sopratutto Statunitensi, che ho composto in un "sintetico" collage. Dopo aver letto approfonditamente dette pubblicazioni, e aver sentito altri colleghi e visitato le loro realtà ... ho fatto l'esperienza a casa. Ed ecco i risultati che per me sono molto incoraggianti. Detto questo, non è che "amo" camminare sul filo del rasoio ...
è che spesso e volentieri la nostra efficienza è l'unica arma per combattere la "pochezza" della remunerazione che prendiamo. Quindi è fondamentale raggiungere una quantità di latte che è alla vetta della convenienza... un periodo parto/concepimento reale ed annuo < a 120 giorni, e recuperare il più possibile dai campi, io utilizzo mediamente 9-9,5 Kg. di alimenti concentrati e di questi alimenti "importo" mediamente solo il 40-45% (praticamente la sola Soja e la parte integrativo-minerale), il resto proviene dalla campagna aziendale. Ecco considera che con questo sistema e dando ovviamente un prezzo di mercato corrente ai miei prodotti coltivati ... ho il 50-55% di spese sul prezzo del latte che percepisco. Certamente ho anche il guadagno dalla campagna, ma credimi li è davvero camminare sul filo del rasoio...
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L' incidenza che ho avuto nello scorso anno è stato del 4% sulle ritenzioni, ed un 10 % di endometriti, mediamente "credo" un 10-15% di problemi di acidosi più o meno acute ... e un 20% di bovine le cui fecondazioni sono state fatte > 150 giorni. Ma devo assolutamente migliorare !!! per questo sto seguendo sempre le nuove esperienze.
Per il discorso mangime ecc... personalmente non ho nulla con i mangimisti, fanno il loro lavoro, acquistano materie prime (come me), acquistano vitamine (come me),con la differenza che io controllo e PRETENDO che i miei fornitori siano CERTIFICATI e che usino vitamine Europee o Statunitensi e protette, non le più economiche vitamine dell'estremo est che costano pochissimo e vengono assimilate al 20-25%, quindi il loro valore è puramente nominale e non "reale". Poi miscelano questi prodotti (come me). Quindi se posso farlo io ... perchè farlo fare ad un altro che è costretto a mettere dentro vari prodotti e per renderlo competitivo, sottoprodotti quali girasole f.e. (€ 0,163 al kg. per il decorticato, il colza (€ 0,208 al kg.), e crusca (€ 0,087 per Kg) senza contare le polpe ( € 0,143 per Kg.), semola glutinata di mais o tutoli di mais i cui costi sono più bassi. Se devo utilizzare un sottoprodotto, (io uso dei distiller di mais € 0,17), lo uso e lo pago poco più dei prezzi che ho scritto sopra. Aggiornati alla granaria di Milano del 9 giugno. Poi comprendo che non tutti possono fare le mie scelte, pochi capi o impossibilità di miscelare alcuni prodotti per mancanza di spazi in azienda ecc ma non vedo la differenza tra un mangime industriale e quello fatto in casa... (se non le oggettive difficoltà). Tutti i bovini sono nati per mangiare erba, fieno, mais e legumi (soja in primis visto il suo amminogruppo). E di conseguenza le qualità delle loro produzioni ... un amico vicino a Cremona alleva vitelli francesi in gran quantità ed utilizza "solo" materie prime, le sue qualità carnee sono eccellenti, da pochissimo ho visitato un allevamento dalle parti di Asti, aveva qualcosa come 11.000 capi all'ingrasso e ... alimentava i suoi capi a materie prime ... ripeto è una decisione che ognuno fa e va rispettata, certamente si possono migliorare come tutti... ma che il mangime è meglio delle materie prime di cui "dovrebbe" essere composto... insomma mi pare che sia la favola dell'uva e della volpe. Detto questo ... rispetto pienamente le opinioni di tutti e più che mai le loro esperienze. A presto... e sempre a disposizione.