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alimentazione bovini da carne e da latte
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tommy
Iscritto il: 03/08/2009, 11:08 Messaggi: 44
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a proposito delle successioni colturali vorrei dire la mia: Secondo me la migliore successione nella mia zona è ancora loietto(insilato o imballato)seguito da silomais di secondo raccolto che, almeno nella mia zona non è quasi mai inferiore a quello seminato in prima epoca. per quanto riguarda i mix con frumento, veccia, avena, triticale posso dire che sono dei buoni prodotti, vanno molto bene per il rumine delle bovine, ma vengono pronti troppo tardi, e considerando anche che in quel periodo sto facendo il fieno, rischio di compromettere troppo il raccolto di mais. per quanto riguarda il sorgo non l'ho mai considerato perchè necessita di tre tagli, dunque molta manodopera, e soprattutto il costo della trincia rischia di compromettere la convenienza di questa pianta.
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07/08/2009, 12:37 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Gent.mo Tommy siamo vicini di casa... e quindi posso avere con te un confronto un po' più diretto. Il mix di triticale o il triticale in purezza, viene sfalciato, tempo permettendo, entro il 20 Maggio ... in pura teoria, potremmo seminare entro 5-8 giorni il mais che, dopo 90-95 giorni, quindi dal 30 Agosto al 4-5 Settembre, potrebbe essere trinciato, quindi con un "ritardo" colturale in raccolta mediamente di 15 giorni. Credi, la mia non è una domanda retorica), che sarebbe così grave ? Il sorgo io l'ho visto da un allevatore di vitelli da carne vicino a Lonato, e lui ha fatto un monosfalcio con una resa, personalmente cubata, di circa 25000/27000 kg./ha con un'analisi decisamente incoraggiante. Fammi sapere ci tengo parecchio a questo scambio di informazioni... ovviamente aperto anche ad altri colleghi di altre zone ...
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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07/08/2009, 14:41 |
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tommy
Iscritto il: 03/08/2009, 11:08 Messaggi: 44
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è da un paio di anni che vedo gente che insila il triticale e i mix, che ribadisco sono ottimi prodotti, e svolgono un importante ruolo come ponte foraggio, cosa non secondaria. Tuttavia nella mia realtà opto per il loietto insilato in trincea perchè mi consente una raccolta dalla terza decade di aprile, (tempo permettendo). Questo è un vantaggio per me non secondario perchè mi permette di avere un mais SEMPRE sul livello dei primi raccolti. Il loietto ha rese leggermente inferiori al triticale (90 a 110 q ss/ha) ma li recupero comodamente nel mais. Sicuramente non posso rinunciare al fieno di loietto, che ne compro gia abbastanza a cifre indicibili e quasi mai di ottima qualità. Per questo motivo nella mia azienda ho fatto queste scelte. Per quanto riguarda il sorgo, devo essere sincero, è un prodotto che conosco solo sulle tabelle nutrizionali, potrebbe andar bene nei terreni difficili da irrigare, o in quelli in cui comunque ai 150 qli di granella di mais all'ettaro non si arriva mai.
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07/08/2009, 15:25 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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tommy 2 domanda il triticale asporta piu che il loietto , per cui un mais in secondo raccolto parte svantaggiato , o e' piu lungo di ciclo? il sorgo x me e' uan coltura un po ambigua , e ti speigo il perche
in pratica toglie tutto al terreno, il primis il potassio , anche se sembra un controsenso io preferisco di gran lunga un mais cortissimo nel limite del possibile, concimato il minimo , nn irriguo perche alemno da una fertilita residua decente . oltre che a volte a meta a gosto il mais e' caro , e un cilco corto cista proprio a pennello. oltre tutto ti da tempo a seminarci il,loioietto a settmebre con un relativa calma..
oppure insilarlo a meta luglio , anche se qualche problema lo da x il riscaldo.., ma una volta acidificato e' un insilato come gli altri , ma con un po piu di proteina .
e' un po di tempo che sto pensando se saltare il fosso e andare con una alimentazione standard tutto l'anno , per recuperare 1 sfalcio in piu di erba medica e incasinarmi meno al vita d'estate..
per0 ci sono emsi come aprtile e maggio e settembre e ottobre che usare il fieno e' un reato d'opignone..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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07/08/2009, 17:20 |
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tommy
Iscritto il: 03/08/2009, 11:08 Messaggi: 44
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la mia opinione è che il mais, dove è economicamente conveniente da coltivare è la coltura che mi costa di meno, in quanto si è vero che costa una cifra produrlo tra sementi concimi e irrigazioni, però, almeno dalle mie parti da delle produzioni insuperabili, sempre se seminato presto, prima di giugno... Se supero questa soglia ho più spese che il valore della mia produzione. Il triticale per ora nella mia azienda l'ho scartato per ora perchè vado troppo in la con la semina. Questo per ora... se magari aumentasse il prezzo del latte, ade esempio, potrei comprarmi un trattore in più in modo da poter velocizzare le operazioni di campagna in quel periodo, che sono veramente tante.
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07/08/2009, 18:52 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Ritengo interessante la discussione e stimolantissima. Certamente il triticale non è certamente la "regina" delle foraggere. Trattasi di una paglia insilata. Certamente il suo elevato livello di fibra ne fa un prodotto interessante per la rimonta/asciutta, ma con le dovute precauzioni, poichè se la trincea non è ad hoc, e non si rimuove una sufficente quantità di prodotto ... il fronte scalda. Lo si può utilizzare anche sulle bovine in latte ... in caso di estrema necessità, vista la non grande qualità del prodotto. Sicuramente il 2° raccolto fa scivolare la produzione del mais per trinciare o per granella del 20% credo, questi sono i miei dati, ma ... sarei felice di sentire le vostre esperienze in tale direzione, e quindi si perde anche in economicità della coltura, "ma", si acquisisce una quantità decisamente superiore di Sostanza Secca/Ettaro. Quindi secondo me ci sarebbe da fare i classici quattro conti. A me produrre mais "costa" € 216 la tonnellata, perdendo il 20% della produzione il costo salirebbe a € 270 la tonnellata. Ma per contro acquisirei circa € 206 di sostanza secca per la mia rimonta/asciutta. Quindi sarei comunque in area positiva guadagnando circa € 100,00 ad Ettaro di prodotto stivabile. Certamente l'appunto di Tommy va preso in considerazione, il cantiere e la disponibilità di macchie e personale. Ed io aggiungerei tempo e sfighe che ci circondano ... comunque c'è il tanto per iniziare una proficua discussione. Sul loietto insilato, la mia personalissima esperienza è quella di un prodotto non facilissimo da insilare, visto il tempo instabile di aprile, le "eventuali" concimazioni tardive e la presenza spesso di nitrati nella pianta, senza contare che la sua NDF/F è certamente ... molto aleatoria. Questo certamente non toglie validità ad un prodotto che se affienato è ad oggi uno dei capisaldi delle nostre alimentazioni. A presto cari colleghi.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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08/08/2009, 9:26 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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sul mais siamo algi antipodi.
io in seccagna devo imitare al massimo i costi x stare dentro e riuscire a stare dentro i 250 270 euro a ettaro , e'vuol dire rimanere stretti , compresi l'affitto del terreno. anche perche non ce acqua irrigugua , e non ci sono condutture interrate x irrigare a pioggia.
sul motivo per cui non ci sono stendo un velo pietosissimo , visto che la gran parte dei terreni sono di priopieta di non agricoltori , e non hanno nessuna voglia di apportare migliorie , anzi il piu delel volte si, lamentano che l'affitto e basso (quando hai delel colline dove e' gia tanto che cresce un taglio di fieno cosa vuoi di piu dalla vita?
ottima impressione i cicli corti della limagrain
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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08/08/2009, 10:37 |
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tommy
Iscritto il: 03/08/2009, 11:08 Messaggi: 44
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trovo questa discussione molto affascinante. Roby, ma i costi del mais sono comprensivi di affitto/costo capitale fondiario? Per quanto riguarda il loietto insilato posso dire che molti allevatori hanno trovato parecchi problemi, ma altri invece si sono specializzati, ponendo particolare attenzione ad ogni minimo particolare. Nella mia azienda posso dire che con la nuova razione, con 8kg contro i 4 di prima, le vacche in questi giorni, stanno aumentando l'ingestione. Il triticale personalmente lo userei anche sulle vacche in lattazione, in quanto le sue caratteristiche mi permetterebbero di ridurre la quota di fieno in razione.
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08/08/2009, 10:45 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Gent.mo Tommy la discussione è certamente stimolante e mi auguro illuminante... o per lo meno schiarente. I miei costi sono relativi al puro costo colturale, poichè includere altri costi, che pur sussistono, equivarrebbe ad includere costi particolarmente variabili. Costo dell'affitto ... dell' acqua ... della trinciatura ... son costi secondo me molto variabili da zona a zona e da sistema a sistema, non certo proponibile in un forum nazionale, e quindi estremamente variegato. Sull' aumento del silo di loiessa, senza sapere le caratteristiche nutritive dello stesso, è comunque secondo il mio parere estremamente azzeccato con il periodo che le bovine da latte attraversano. Una sorta di paracadute... quindi a priori condivido appieno la tua decisione. Io ho aggiunto addirittura la paglia dai primi caldi. La mia "preoccupazione" sull'utilizzo del loietto insilato è dato dalla sommatoria delle caratteristiche intrinseche della pianta e del momento colturale di raccolta, che "mediamente" da quei problemi. Ma ovviamente non è certo sempre così. Sull' uso del triticale nelle razioni per vacche da latte, è certamente un prodotto che si può utilizzare, secondo me in emergenza. Secondo il mio parere ... non dobbiamo dimenticarci delle sue caratteristiche di nutrimento, che come ho menzionato prima essere pressochè identiche alla paglia, diciamo una paglia nobile. Quindi, avendo a disposizione un volume non così eccessivo nel rumine della vacca e ... dovendo fare dei conti anche sui "transiti", e sull'importanza che essi rivestono nell' assimilazione e nella conversione dell'alimento, "credo" che usare il triticale sull'alimentazione della vacca sia ... limitante per altri alimenti un po' più... concreti.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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08/08/2009, 11:13 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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una domanda: il triticale lo insilate lungo o trinciato?
cioe in una pubblicita ho visto l'utcaricante della pottinger , che con una serie di lame , lo taglia lungo una15di cm. e a detta del cotruttore permette di ridurre oltre il 50% le spese di insilamento rispetto alla trinciatura e inilamento
che ne pensate?
altra domanda , qui molti stanno optando , su un unfedde di insilato di mais fieno e erba medica fasciata, che ne pensate?
secondo voi un ufeed basato su triticale e fieno di erba medica, su vacche nutrici , quando si abbasserebbe la quota di soya nella razione , optando per una razione a tutto tondo , cioe su tutta l amndria delle fattrici, considerando che son vacche che quando fanno tanto fanno 8liri di altte al gg?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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08/08/2009, 11:17 |
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