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alimentazione bovina 
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Iscritto il: 08/02/2010, 17:08
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salve a tutti, mi chiamo Alessandro e se non è di troppo disturbo vorrei chiedervi un piccolo aiutino sull'alimentazione bovina ovvero a che cosa servono le proteine i grassi gli zuccheri le vitamine e i sali minerali, quali sono i principali costituenti e a cosa bisogna stare attenti, spero che qualcuno mi aiuti, grazie.


08/04/2010, 17:38
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...ti consiglio un libro specifico....esempio l'alimentazione della vacca da latte di edagricole......perche' spiegarlo qui diventa un trattato lunghissimo


08/04/2010, 20:35
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Sez. Bovini
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Carissimo Alessandro ... non è una domanda a cui si può rispondere in modo esauriente e velocemente. Comunque oltre al consiglio validissimo di Luca, che certamente ti permetterebbe di approfondire l'argomento e di stringere il vastissimo campo della tua attuale domanda. Comunque in modo semplicistico provo a risponderti. Le proteine sono una sorta di impalcarture e di mattoni che servono alla costruzione, l'energia (grassi-zucchei/amidi) servono ad ... "alimentare" tutto il motore della costruzione, le fibre servono a mantenere l'efficenza del laboratorio/fucina in cui si lavorano sia le proteine che l'energia ... le vitamine servono come coadiuvanti e controllori delle varie funzioni costruttive, i sali minerali servono sia come controllori che come aiutanti alla carburazione dell'energia ed alla composizione della materia (nel caso del latte). Bisogna stare attenti e molto che tutte queste componenti siano in un corretto equilibrio ed in una intrigante sinergia che permetterà a tutto il motore di produrre e di mantenere il proprio benessere e la capacità di riprodursi.
Spero di esserti stato d'aiuto ... e chiedo scusa se non ci sono riuscito appieno, ma è di una vastità l'agromento che necessiterebbe un'enciclopedia per poter tentare di dare una concreta idea... nel mio caso Alessandro sono solo 30 anni che ci lavoro sopra ed ancora mi luccicano gli occhi per lo stupore che una nuova scoperta mi si presenta. :oops:
Documentati un po' e poi richiedi, se ti è possibile stringendo l'angolo della richiesta. Grazie comunque per la fiducia che hai riposto nel nostro forum.

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09/04/2010, 19:42
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Iscritto il: 09/04/2010, 19:21
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dipende che vuoi produrre carne,latte,vitellini e come la vuoi produrre

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Ciao a tutti !
Giuseppe.


09/04/2010, 19:45
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Iscritto il: 22/04/2010, 11:25
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Gentilissimi,
non è che non abbia informazioni e idee in merito, ma vorrei confrontarvi con voi. Il progetto è la mungitura al giorno di 20 vacche di razza Grigio Alpina. Ho disponiblità di fieno e la stalla oggetto del progetto è prevista con autoalimentatore. La produzione non sarebbe spinta ma vorrebbe attestarsi sulla media di 15lt/capo/giorno (3 q.li/giorno di latte per caseificio aziendale). Ho visto allevamenti della stassa razza che con un'integrazione molto mirata nell'autoalimentatore si attestano sui 20-21 litri. Secondo voi con quanto devo integrare per mantenermi sui 15 litri? Avrei possibilità di coltivare circa due ha di un mais autotctono per produrre 70 q.li/anno di granella di mais che potrei mettere nell'integrazione. Il mais lo coltiverei inoltre per farina da polenta. La necessità è quella di stare anche basso sulle produzioni ma il più possibile indipendente dall'esterno, oltre che avere una gestione semplice e razionale, con vacche sane e longeve.. Le vacche beneficerebbero del pascolo per metà giornata dalla primavera all'autunno. La stalla è a stab. libera con, come dicevo, autoalimentatore e fieno a volontà in corsia di foraggiamento.
Grazie.
Giacomo Perletti


22/04/2010, 16:05
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Sez. Bovini
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Ciao Giacomo, grazie per i tuoi complimenti e grazie per volerti confrontare con noi, è un vero piacere scambiare leidee con te. Allora cerco di essere molto diretto ... la produzione che tu indichi prevede un apporto di circa 2.200 - 2.400 grammi di proteina e di circa 15/16 UFL (circa). Che possono essere apportati dai vari almenti che potresti avere a disposizione. L'impostazione dell' azienda che prevede un autoalimentatore prevede l'utilizzo di un mangime. Il tipo di autoalimentatore che tu hai a disposizione presumo abbia un trasporto del mangime mediante una "molla" che non dovrebbe "gradire" molto il mangime sfarinato. Se così fosse non potresti essere molto "autonomo". Se viceversa non ci sono problemi di trasporto e di peso del mangime sfarinato potresti tranquillamente arrivare a consumare prodotti tuoi. A questo punto calcoliamo che le tue belle Grigio Alpine potrebbero ingerire mediamente dai 17 ai 18 kg. di Sostanza Secca (alimento tal quale a cui si sottrae l' acqua), in poche parole "potrebbero" mangiare mediamente sui 20 Kg. di erba fresca pascolata, 8-9 Kg. di fieno di prato stabile e 7/8 Kg. di mangime composto da mais farina, soja fe e crusca (54% di farina di mais, 26% Farina estrazione di soia, 20% di crusca) ed un buon integratore vitaminico minerale circa 400-500 grammi. Ti parlo di Soja fe perchè "dovresti" trovarla facilmente ovunque, ma questo alimento potrebbe anche essere sostituito da altri alimeni proteici, pur rimanendo la soja fe la miglior fonte proteica in assoluto per la vacca da latte. Questo mix potrebbe essere un buon menu che potresti proporre alle tue graziose collaboratrici.
Per qualsiasi altra informazione o necessità ... sono qui ! ;)

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22/04/2010, 19:27
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Gentile Robyvan,
e se ipotizzassi la semina di un prato di trifolio ladino in rotazione con il mais per dare proteina e ridurre la farina di soia?
Grazie per le preziosissime informazioni. Mi colpisce la passione grazie alla quale, gratuitamente, risponedete a tutte queste domande. Grato, ne approfitto.
Giacomo.


23/04/2010, 10:02
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Ciao Giacomo, grazie per i complimenti che sono certamente graditi da tutto il forum, tra noi c'è molta molta passione ma è grazie a voi che il forum è interessante e piacevole. Quindi a questo punto il grazie lo faccio a te ... per partecipare e per dare a me ed agli altri la possibilità di essere d'aiuto e di confrontarci, permettendo così di crescere.
Fatta questa mielosa premessa ... :lol: ti dico che negli intenti la rotazione del mais con il Ladino è buona ma ahimè impraticabile, in quanto sia il mais che il Ladino hanno il loro sviluppo in estate quindi non sono ... rotabili. ;) . Per abbassare il livello della soja, potrebbe essere un'idea la medica, ma ahimè è una pianta che ha rotazioni quinquennali, oppure con una certa dose di rischio ipotizzare una rotazione invernale con la Fava che potresti raccogliere a giugno e con un extra lavoro di preparazione del terreno ed un mais a maturazione precoce, potresti raccoglierlo tra la fine settembre ed i primi di ottobre. Ma è un grande rischio soprattutto se vivi nel nord Italia.Inoltre c'è da fare parecchi conti, non so quanto costi coltivare le fave ... ma so che coltivare il mais è molto caro e se non fai un buon raccolto il gioco non vale la candela. Alla fine potrebbe essere meglio rivolgersi al mercato e comperare "altri" proteici meno cari per limitare il costo riducendo la quantità della soja, anche se spesso non è così conveniente. Una rotazione tra Loiessa fieno e Mais è comunque la più praticata e probabilmente la più ... economica.
Fammi sapere per qualsiasi cosa ... a tua disposizione

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23/04/2010, 16:31
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Robyvan ha scritto:
Ciao Giacomo, grazie per i complimenti che sono certamente graditi da tutto il forum, tra noi c'è molta molta passione ma è grazie a voi che il forum è interessante e piacevole. Quindi a questo punto il grazie lo faccio a te ... per partecipare e per dare a me ed agli altri la possibilità di essere d'aiuto e di confrontarci, permettendo così di crescere.
Fatta questa mielosa premessa ... :lol: ti dico che negli intenti la rotazione del mais con il Ladino è buona ma ahimè impraticabile, in quanto sia il mais che il Ladino hanno il loro sviluppo in estate quindi non sono ... rotabili. ;) . Per abbassare il livello della soja, potrebbe essere un'idea la medica, ma ahimè è una pianta che ha rotazioni quinquennali, oppure con una certa dose di rischio ipotizzare una rotazione invernale con la Fava che potresti raccogliere a giugno e con un extra lavoro di preparazione del terreno ed un mais a maturazione precoce, potresti raccoglierlo tra la fine settembre ed i primi di ottobre. Ma è un grande rischio soprattutto se vivi nel nord Italia.Inoltre c'è da fare parecchi conti, non so quanto costi coltivare le fave ... ma so che coltivare il mais è molto caro e se non fai un buon raccolto il gioco non vale la candela. Alla fine potrebbe essere meglio rivolgersi al mercato e comperare "altri" proteici meno cari per limitare il costo riducendo la quantità della soja, anche se spesso non è così conveniente. Una rotazione tra Loiessa fieno e Mais è comunque la più praticata e probabilmente la più ... economica.
Fammi sapere per qualsiasi cosa ... a tua disposizione

Gentilissimo,
provo a spiegarti meglio così che tu possa discutere ogni mia eventuale considerazione a-scientifica o irrazionale. In primis ti chiederei di spiegarmi la differenza tra i due autoalimentatori che dicevi perché, vedi, non tutto all’università viene spiegato. Rispetto all’azienda, che non è una fantasia ma un progetto che realmente sta andando in porto, penso che in una realtà di montagna, nel cui bilancio sono previsti altri input (suini, mele, confetture, farina per polenta e, in un secondo futuro, una realtà ricettiva ove far gustare tutto ciò), debba far fronte alla necessità di essere il più possibile indipendente dall’esterno e il più possibile capace di sfruttare in toto quanto ho. L’uscita sul ladino è mal detta: non intendevo una rotazione così ma bensì intendevo la possibilità (avendo terreni o potendone acquistare o affittare di altri a poco prezzo) di coltivare contemporaneamente mais, curare i prati-pascoli, seminare e falciare una leguminosa (il ladino è un esempio). In azienda è previsto un fienile a celle per fienagione a due tempi caricato con l’autocaricante un po’ sul modello Alto Adige, zona in cui son stato in visita di più aziende. LA mia idea, che ti chiedo eventualmente di contraddire, è quella di fornire alle vacche fieno di stabile, il pascolo razionato, un fieno di leguminosa, ed una modesta integrazione di granella di mais e integratore vitaminico ben bilanciato. Nell’ottica di un’azienda che punta ad essere ben gestibile e razionale e ben dimensionata rispetto alle risorse presenti, vorrei capire se è evitabile vedere due o tre volte all’anno il camion del mangimificio inerpicarsi per la valle e riempirmi il silo di farina di soia o quant’altro. Se quanto prevedo mi porta a non fare 20 lt/capo (come ho visto fare in Trentino secondo un’alimentazione come quella che mi hai proposto) ma 12, o 13 o 14 lt, io potrei anche pensarci. Mi occorre sapere quanto potrei fare con quanto ho pensato. Per il mais: seminerei una mais da polenta autoctono che produce, senza troppi fabbisogni, 35-40 q.li/ha. E se ne seminassi anche per far granella e darla alle vacche? Lì la terra costa poco e sono in molti che la affitterebbero. Non sono un integralista e non ho niente contro le diete calibrate al grammo, ma credo che forse nel mio contesto non sia la chiave giusta. Cosa ne pensi?
Ti ringrazio moltissimo


23/04/2010, 18:44
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Wow interventone ! Complimenti ... allora scusa per la mia errata interpretazione della rotazione. Per il resto ... andiamo con ordine sull'auto sufficienza aziendale è certamente un ottima cosa ed un traguardo a cui puntare tutti siano dislocate le aziende in monte o al piano. Condivido in pieno. ;) . Sugli auto-alimentatori cerco di spiegarmi meglio, dalla postazione sino al silos dove è stoccato il mangime c' è un tubo ed al suo interno una vite senza fine (coclea o molla) che serve a trasportare il mangime dal silos dentro al tubo sino alla postazione dell'autoalimentatore. Or bene se questa molla o coclea non permette data la sua forma o la sua rotazione di trasportare il mangime in farina sei obbligato ad acquistare il mangime in pellet che invece certamente è più facilmente trasportabile vista la sua forma fisica. Un altro sistema è detto a "Calata" non è molto dissimile dal precedente ma scarica il mangime farina o pellet sin nella posta dove l'animale mangia. Questi più moderni certamente portano anche il mangime in farina. Sulle possibilità colturali devi secondo me chiedere agli agricoltori locali cosa meglio cresce ed in che periodo devi seminare e raccogliere non conosco la realtà della tua zona che mi sembra di intendere essere in montagna e nemmeno troppo in basso. Per quanto mi scrivi ed interpreto credo che tu debba sfruttare al massimo il pascolo durante il periodo estivo. Ti consiglierei un prato polifita stabile da sfalciare in primavera e lasciare poi pascolare in estate. Il fieno raccolto le sfamerà in inverno e contribuirà a farlo anche in estate poco prima di uscire la mattina e la sera al loro rientro in cascina. La produzione è una conseguenza ... faranno certamente un ottima figura. Sulla semina del mais per farne farina per le bovine ottima idea, abbina come ti ho scritto anche fave o favino ed un po' di crusca ed avrai un ottimo mangime aziendale "controllato". Per condire il tutto curerei molto l'aspetto del tampone ( bicarbonato-Carbonato ecc) un po' meno le vitamine durante il periodo estivo, con tutta l'erba che mangeranno credo siano una spesa superflua. Mentre in inverno ... le metterei. ed infine "provo a spiegarti meglio così che tu possa discutere ogni mia eventuale considerazione a-scientifica o irrazionale" come più e più volte detto NON ESISTONO DOMANDE STUPIDE MA ESISTONO PURTROPPO TROPPE RISPOSTE STUPIDE ! Chiedi senza alcuna vergogna la mia speranza sarà solo quella di essere all'altezza della tua domanda ... e di non vergognarmi io per la risposta data. ;) A presto e sempre a disposizione !

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23/04/2010, 19:50
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