Robyvan ha scritto:Wow interventone ! Complimenti ... allora scusa per la mia errata interpretazione della rotazione. Per il resto ... andiamo con ordine sull'auto sufficienza aziendale è certamente un ottima cosa ed un traguardo a cui puntare tutti siano dislocate le aziende in monte o al piano. Condivido in pieno.
. Sugli auto-alimentatori cerco di spiegarmi meglio, dalla postazione sino al silos dove è stoccato il mangime c' è un tubo ed al suo interno una vite senza fine (coclea o molla) che serve a trasportare il mangime dal silos dentro al tubo sino alla postazione dell'autoalimentatore. Or bene se questa molla o coclea non permette data la sua forma o la sua rotazione di trasportare il mangime in farina sei obbligato ad acquistare il mangime in pellet che invece certamente è più facilmente trasportabile vista la sua forma fisica. Un altro sistema è detto a "Calata" non è molto dissimile dal precedente ma scarica il mangime farina o pellet sin nella posta dove l'animale mangia. Questi più moderni certamente portano anche il mangime in farina. Sulle possibilità colturali devi secondo me chiedere agli agricoltori locali cosa meglio cresce ed in che periodo devi seminare e raccogliere non conosco la realtà della tua zona che mi sembra di intendere essere in montagna e nemmeno troppo in basso. Per quanto mi scrivi ed interpreto credo che tu debba sfruttare al massimo il pascolo durante il periodo estivo. Ti consiglierei un prato polifita stabile da sfalciare in primavera e lasciare poi pascolare in estate. Il fieno raccolto le sfamerà in inverno e contribuirà a farlo anche in estate poco prima di uscire la mattina e la sera al loro rientro in cascina. La produzione è una conseguenza ... faranno certamente un ottima figura. Sulla semina del mais per farne farina per le bovine ottima idea, abbina come ti ho scritto anche fave o favino ed un po' di crusca ed avrai un ottimo mangime aziendale "controllato". Per condire il tutto curerei molto l'aspetto del tampone ( bicarbonato-Carbonato ecc) un po' meno le vitamine durante il periodo estivo, con tutta l'erba che mangeranno credo siano una spesa superflua. Mentre in inverno ... le metterei. ed infine "
provo a spiegarti meglio così che tu possa discutere ogni mia eventuale considerazione a-scientifica o irrazionale" come più e più volte detto NON ESISTONO DOMANDE STUPIDE MA ESISTONO PURTROPPO TROPPE RISPOSTE STUPIDE ! Chiedi senza alcuna vergogna la mia speranza sarà solo quella di essere all'altezza della tua domanda ... e di non vergognarmi io per la risposta data.
A presto e sempre a disposizione !
Ciao Robyvan,
premesso che mi fa strano chiamar qualcuno così, immagino tu ti chiami Roberto, anche mio papà sia chiamava così, va beh. Incipit: grazie. D'ora in poi ritienilo sottinteso perchè è quello che domina in me, una profonda gratitudine. Allora: per l'autoalimentatore è chiaro, ed ho capito essere un aspetto tecnico che, al momento della realizzazione della stalla, si farà. Chiederti dei terreni e del regime alimentare è per capire, visto che sono in una fase di trattative, quanta terra occorre oltre all'esistente. Calcola che ora ci sono 12 ha di prato-pascolo e, come paesaggio, immagina proprio la montagna, con i prati permanenti, i boschi di faggio e di abete, terreni spesso (ma non sempre) ripidi, montagne che arrivano sino a 2500 metri. Ora, in linea d'aria siamo a 30 km dalla pianura, nella fascia prealpina, indi non immaginarti i 900 metri dell'alto Adige, ma quelli di un posto dove la sera fa fresco ma di giorno, in estate, capita vi siano trenta gradi. Agli agricoltori non posso chieder nulla in merito a quanto ti ho chiesto, nel senso che di coltivazioni non ce ne sono. Quello è un posto dove ci sono (o c'erano) stallette con 10-15 vacche e tre suini, dove d'estate si mettevano insieme i capi e si portavano (e qualcuno ancora lo fa) in alpeggio. Di coltivazioni non ce ne sono, se non dietro il collinotto che ho davanti a casa dove c'è un paese in cui si coltiva quel mais autoctono. La gente aveva gli orti, coltivava forse delle patate e, in anni duri, qualche pertica di frumento (ad esempio nel posto in cui sono c'è un forno che avrà un secolo, e questo dice del fatto che il pane lo si faceva, in più ci son dei punti fra i terreni dove si intravedono dei muri di contegno, come a creare dei pianori nei punti migliori e, l'attuale proprietario, ci ha detto che servivano per coltivare del grano). Il modello insomma è quello della montagna, con vacche, prati e pascolo, niente più. Per la parte proteica della razione ti chiedo di esprimerti meglio sull’idea di una foraggera leguminosa. Nella zona attorno al paese, dove ci sono zone piane, pensavo infatti a rompere gli attuali prati permanenti (avranno forse decine e decine d’anni di vita) e coltivare un trifoglio. La fava o il favino qui non sanno neanche cosa siano e l’amministrazione (già si è espressa al riguardo) è molto sensibile a custodire l’attuale “paesaggio” agricolo, e devo tener conto anche di questo. Quanto fieno di leguminosa dovrei prevedere, e quindi quanta terra? Ha senso secondo te foraggiare le vacche in due battute, una col fieno da prato stabile ed una col fieno da leguminosa? Può servire? In più come tu dici da primavera all’autunno per metà della giornate le Grigie sarebbero ovviamente al pascolo. Poi, mi sarei aspettato critiche sul mais: non so se hai capito, ma io intendevo dare lo stesso mais da polenta (è un mais rosso, vitreo, tipo farina di Storo, non so se la conosci) alle vacche. Questo perché ha poche esigenze (in termini di acqua trattamenti) e, nei confronti della comunità locale, potrei giustificare la semina del mais con la sua identità autoctona, e non è effettivamente una falsità. Per dirti, immaginando: dare 1,5 Kg/giorno di granella di quel mais cosa porta? Tieni conto, pensando ad una resa dell’80% dopo l’essiccamento, avrei 28 q.li di granella da 1 ha, indi pensando 1,5 kg/giorno/capo, avrei bisogno di 30 kg al giorno di granella per 20 vacche in mungitura, e quindi 10950 kg/anno, e quindi circa 4 ha di mais. Cosa ne pensi? Ricapitolando: 4 ha di mais di quel tipo, più quanti ettari per fare del foraggio da leguminosa? Quindi, con 1,5 kg di granella di mais, il fieno da permanente, il fieno da leguminosa, l’eventuale crusca da acquistare dall’esterno, il pascolo ben gestito, cosa potrei fare? Cosa ne pensi? Insomma, con questo sistema ipotizzo che, oltre agli attuali 12 ha, dovrei cercare in zona lavorabile circa una decina di altri ettari, può essere?
Perdona la lunghezza, ma ho cercato di dirti con precisione tutto quanto ho in testa, così da esserti il più d’aiuto possibile nel dire la tua. Ti ringrazio.
Giacomo