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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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mmmm...5 tagli in alta collina maremmana probabilmente asciutta....la vado dura. più che altro io vorrei consigliare di non tenere un solo bovino,i nostri amati animali amano la compagnia
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08/06/2010, 21:56 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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li faccio io in collina su terreni arillosi calcarei e non irrigo , calcola che in questi gg, sto per fare il secondo tglio di medica , del tipo che si coltiva nel centro itialia..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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09/06/2010, 7:43 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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ricky75 ha scritto: mmmm...5 tagli in alta collina maremmana probabilmente asciutta....la vado dura. più che altro io vorrei consigliare di non tenere un solo bovino,i nostri amati animali amano la compagnia Cinque tagli da noi sono letteralmente un'utopia. Generalmente si fanno 3 tagli, e solo in rari casi riusciamo a farne 4. Il bovino starebbe i solitudine sino al parto, dopodichè avrebbe un vitello/a da portare avanti e a farle compagnia. Oltre alla Bruna metteremmo anche un asina e poco distante anche delle capre: non sarebbe sola. Una delle regole dell'autosussistenza è proprio quella di mettere capi limitati al fabbisogno dell'azienda stessa: una Bruna fornirebbe latte necessario per il consumo giornaliero e per piccole trasformazioni; la carne della prole servirebbe alla famiglia; l letame di una vacca mi basterebbe per concimare il frutteto (ho già fatto i conti per questo). Insomma...ecco perchè una vacca sola. La scelta della razza bruna poi è dettata da tre fattori: per l'adattamento che questa ha ai pascoli e prati; per la sua docilità; perchè mi piace moltissimo come razza. Ma se secondo voi (considerando l'allevamento e la zona) fosse indicata un'altra razza vi prego di indicarmela. Comunque rimane l'incognita del terreno. Volevo sapere se secondo voi con 0,50ha (ditemi anche seminato a cosa...) ce la facevo per la mucca, considerando anche eventuali sfalci per l'inverno. Ed inoltre, è indicabile farla pascolare in un medicaio???
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09/06/2010, 8:00 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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grintosauro ha scritto: li faccio io in collina su terreni arillosi calcarei e non irrigo , calcola che in questi gg, sto per fare il secondo tglio di medica , del tipo che si coltiva nel centro itialia.. Noi stiamo appena terminando il primo taglio... Qui da noi le cose sono diverse: pensa che nel 2008 riuscimmo a fare solo due tagli (meravigliosi...ma solo due). Nell'arco di kilometri e kilometri è per tutti la stessa situazione, e a memoria d'uomo è sempre stato così. Generalmente, per le vacche, utilizziamo un medicaio per lo sfalcio e poi facciamo un prato con Festuca+Trifoglio L.+Ginestrino+Loglietto che sfalciamo e poi dedichiamo al pascolo delle capre o delle pecore massesi (che si accontentano degli avanzi...).
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09/06/2010, 8:09 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Nessun consiglio per me?
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11/06/2010, 9:08 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Carissimo Tosco l'argomento è finito in fondo alla lista ed il tuo post non è stato probabilmente letto. Scusa se io per primo non ho scorso fino in fondo il cursore. Sulla razza credo che la più indicata sia quella che più si adatta alle caratteristiche della zona ed al sistema di allevamento. Certo che anche l'essere la preferita dall'allevatore fa la sua enorme differenza. credo la tua sia un ottima decisione ! La superficie è da indicarsi con una doppia coltura e con la produzione di fieno/silomais. In montagna ed al pascolo "probabilmente" le stime andrebbero riviste in senso peggiorativo. Sulla ... "qualità" delle essenze foraggere io ne conosco pochine, ma credo che oltre i "saggi" locali possano darti ENORMI soddisfazioni gli inossidabili Marco e Mario. Scusa nuovamente ed in bocca al lupo !
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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19/06/2010, 13:58 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Grazie mille Robyvan, nel mentre che aspettavo una vostra risposta mi sono meglio informato dai pochi allevatori della zona. Premetto che qui in maremma l'allevamento sta letteralmente scomparendo: la maremmana sopravvive solo in pochissime realtà, la pezzata nera è la regina incontrastata delle poche aziende che producono latte, la chianina viene allevata nelle zone più alte, e di tanto in tanto qualche Limousine si vede nei pascoli. Per i bovini la latte viene praticamente utilizzato solo insilato e farine, mentre quel i bovini da carne si tendono ad usare le farine ed il fieno (oltre che un po' di pascolo). Ma..... sarà perchè amo andare controcorrente, o forse perchè sono convinto di quanto mi appresto a fare, io non credo nel concetto di "intensivo" in agricoltura. Potrei sollevare una logorroica polemica su come l'agricoltura tradizionale stia praticamente scomparendo...ma oltre ad andare in OT rischierei di rendermi troppo antipatico per quanti non la pensino come me. Quindi ritorno IT e riporto quanto ho sentito in giro. Il loglietto e la festuca sono la base di ogni prato che si rispetti: vengono inoltre seminati, trifoglio e sulla, oppure veccia e ginestrino. L'erba medica è comunque alla base dell'alimentazione foraggera. Chi alleva (come vorrei fare io) una sola vacca da latte, le dedica 4000-5000 mq in un anno: tale appezzamento di terreno viene dedicato alla medica per gli sfalci (generalmente 3 all'anno) e al pascolo (si tende a seminare loglietto e festuca). Secondo quanto mi è stato detto questo dovrebbe bastare per l'allevamento di una vacca (ed eventuale vitello). NATURALMENTE, per quanti non avessero letto i post precedenti, con queste cifre si vuole intendere l'allevamento FAMILIARE di una vacca da latte (Bruna).
Se qualcuno di voi avesse consigli ed esperienze a tal proposito vi prego di intervenire.
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20/06/2010, 10:19 |
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geo
Iscritto il: 17/03/2009, 18:36 Messaggi: 2770
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Marco ha scritto: Ti allego un file di Excel con il quale puoi fare un po' di calcoli. Modifica colture e produzioni unitarie, e tutti gli altri dati. Qui sono solo alimenti aziendali. Ciao, Marco Non riesco ad aprirlo, mi da errore.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
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20/06/2010, 20:19 |
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Robyvan
Sez. Bovini
Iscritto il: 03/06/2009, 20:51 Messaggi: 2300
Formazione: Laurea
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Certamente l'illusione che l'elevata produzione di latte della pezzata nera da è una sirena a cui è difficile resistere ... delle nobili razze Italiche da carne c'è carenza data l'elevata concorrenza fatta dalle più economiche e diffusissime razze Francesi. La tua "intervista" ai saggi locali ha comunque sortito i corretti risultati, sai qual'è la coltivazione che va per la maggiore, e quindi è anche quella che molto probabilmente meglio si adatta alle caratteristiche climatiche e di suolo. Sulla medica ... i tre sfalci mi sembrano ... pochini per la regina delle foraggere, ma se così asserisci non ho certo problema ad adattarmi, la produzione di massa verde dovrebbe aggirarsi attorno ai 25.000 Kg. l'anno rapportato a fieno ed in tre tagli azzarderei un conto molto approssimativo di 8.000 Kg. di secco più o meno (pari a 7 balloni per taglio circa ad ettaro). A questo punto puoi fare un po' di calcolo ... cercando di alternare il pascolo tra la medica ed il prato di graminacee, secondo me dividendo il tempo in 70% su prato di graminacee (loiessa e festuca) e 30% sulla medica.
_________________ Un Vincente è un sognatore che non si è arreso !
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21/06/2010, 9:33 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Robyvan ha scritto: Certamente l'illusione che l'elevata produzione di latte della pezzata nera da è una sirena a cui è difficile resistere ... delle nobili razze Italiche da carne c'è carenza data l'elevata concorrenza fatta dalle più economiche e diffusissime razze Francesi. La tua "intervista" ai saggi locali ha comunque sortito i corretti risultati, sai qual'è la coltivazione che va per la maggiore, e quindi è anche quella che molto probabilmente meglio si adatta alle caratteristiche climatiche e di suolo. Sulla medica ... i tre sfalci mi sembrano ... pochini per la regina delle foraggere, ma se così asserisci non ho certo problema ad adattarmi, la produzione di massa verde dovrebbe aggirarsi attorno ai 25.000 Kg. l'anno rapportato a fieno ed in tre tagli azzarderei un conto molto approssimativo di 8.000 Kg. di secco più o meno (pari a 7 balloni per taglio circa ad ettaro). A questo punto puoi fare un po' di calcolo ... cercando di alternare il pascolo tra la medica ed il prato di graminacee, secondo me dividendo il tempo in 70% su prato di graminacee (loiessa e festuca) e 30% sulla medica. Interessante...
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21/06/2010, 23:25 |
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