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Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

05/12/2009, 8:49

Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

Il provvedimento per tutelare gli agricoltori dai danni arrecati dallo sproporzionato proliferare degli storni e "per tutelare la qualità di una delle nostre produzioni più qualificate: l'olio extravergine d'oliva" ha dichiarato l'assessore Stefano

La Giunta regionale ha approvato la delibera che regola il prelievo in deroga degli storni fino al 31 gennaio 2010. Un provvedimento scaturito dalla notevole consistenza dei danni arrecati alle attività agrarie, in particolare alle colture olivicole, verificatisi e registrati in vaste aree del territorio regionale da parte dello "Sturnus vulgaris", volatile più comunemente conosciuto come storno. Innumerevoli, infatti, le richieste di risarcimento danni presentate agli uffici regionali da parte degli agricoltori. Per quanto riguarda il piano di abbattimento, è consentito prelevare non più di 20 capi giornalieri per un limite massimo di 180 capi per l'intera stagione per ogni titolare di licenza. Primo giorno utile per il prelievo della specie "sturnus vulgaris" è il 5 dicembre prossimo e può essere effettuato solo ed unicamente da appostamento su tutto il territorio destinato alla caccia programmata, ad eccezione di boschi e canneti. Successivamente, le giornate per il prelievo degli storni, consentite fino al 31 gennaio 2010, sono quelle previste dal calendario venatorio 2009/2010. Per l'esercizio del prelievo in deroga è obbligatorio il possesso dell'apposito tesserino predisposto dalla Regione e rilasciato dal Comune di residenza, su richiesta dell'interessato. Per quanto concerne le limitazioni e i divieti all'esercizio di prelievo in deroga, si fa espressamente riferimento alla legge regionale. n. 30/2007 e n. 27/98 e successive modifiche. "Abbiamo adottato questo provvedimento - spiega l'Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - per tutelare gli agricoltori dai danni arrecati dallo sproporzionato proliferare degli storni che rischiano di compromettere le colture olivicole e per tutelare la qualità di una delle nostre produzioni più qualificate: l'olio extravergine d'oliva"."In un momento di crisi quale quello che sta vivendo il nostro sistema agricolo - conclude Stefàno - non potevamo non agire tempestivamente per alleggerire da un ulteriore elemento di difficoltà il lavoro dei nostri agricoltori".

di C. S.
05 Dicembre 2009 Teatro Naturale n. 43 Anno 7

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

05/12/2009, 15:10

Storno - Sturnus vulgaris L.
http://www.agraria.org/faunaselvatica/storno.htm

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

05/12/2009, 19:01

Tutto sbagliato, ma come spiegare a chi non vuole capire, sullo storno sono state fatte diversi studi e ricerche, rimane un uccello insettivoro per gran parte della sua vita, infatti è considerato utile nei Paesi Civili, la sua dieta sono gli insetti, imbecca le nidiate con quote altissime di zecche, ditteri, cavallette, gasteropodi, sono l'isetticida naturale delle mandrie al pascolo ... ma questo non si valuta, mentre il resto ... un altro regalo alle doppiette, saluti Mario

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

05/12/2009, 21:18

verò, per la maggior parte del tempo sono insettivori, ma in autunno - inverno si nutronbo molto di bacche, e anche delle olive, che diventano,nel periodo di fruttificazione degli olivi, il pasto principale.

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

06/12/2009, 7:59

Vivo in Puglia e sicuramente non approvo la caccia, produco solo olio per uso in famiglia, dunque i storni a noi non fanno danno. Però vorrei spiegare qual'è la problematica tra storni e produzione d'olio. Credetemi, vedo i storni tutti giorni. Sono milliaie e milliaie in un gruppo e vi posso garantire che quando hanno "visitato" un albero, rimane pocco o niente. Questo però è solo parte della problematica. In Puglia molti alberi sono secolari, dunque altissimi, e le olive vengono raccolte da terra, spazzolando le cosìdette piazzole. I agricoltori trovano questi dischi di terra battutta distrutte, perchè i storni scavano anche sotto l'albero. Se una piazzola non è perfettamente piatta, non si riesce a spazzolare bene, rimangono delle olive che si marciscono, attirano più storni e il problema continua al infinito.
Raccogliendo le olive a mano, primo dell arrivo dei storni, sarebbe la soluzione. Purtroppo economicamente non fattibile, visto che le cooperative danno soltanto € 16 per un quintale di olive!

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

06/12/2009, 9:58

Conosco bene il problema, ma la questione sta nel fatto che quando mangiano una oliva, la nostra, c'è ne accorgiamo immediatamente, ma quando ripuliscono da insetti, in modo naturale, vari centinai di ettari non abbiamo la stessa possibilità di osservazione. Il fatto che razzolano le olive a terra, ovviamente in un sistema di raccolta con la drupa caduta spontaneamente è un problema, ma nel resto del Paese dove la raccolta avviene sulla pianta e quelle cadute sono uno scarto perché tra le tante presentano un attacco di mosca, la cosa è positiva perché dalle olive cadute a terra e non raccolte riparte l'attacco primario dell'anno successivo, in esse sverna la larva, gli storni ripuliscono ed eliminano questo grosso problema con dispiacere delle industrie chimiche. Quindi queste decisioni serviranno, alla fine, solo ai produttori di insetticidi e di armi e naturalmente dei loro sostenitori, saluti, Mario

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

06/12/2009, 13:19

Hai 100% raggione. Solo vedo ogni giorno che qui in Puglia per la maggioranza non conta l'ambiente. Delle volte siamo disperati con tutti veleni che vengono usatiintorno a noi.
Noi raccogliamo solo a mano! Ma a cambiare la mentalità a questa gente ci vorranno tantissimi anni e chi sà, se le abbiamo?

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

09/12/2009, 23:17

Io sono cacciatore e sono d accordo alla caccia allo storno , ke è cacciato solo nei paesi europei mediterranei e non al nord europa come per i tordi, però l italia è in europa e in materia di caccia lo è solo per i divieti, e non ci concedono di fare le cacce come in altri paesi, in Francia cacciano anche i lupi da quest anno, poile oche che sono cacciate in tutta europa e la tortora bianca, sicchè dovrebbero darci gli stessi diritti degli altri

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

12/12/2009, 19:15

Io non sono cacciatore, ma in moltissimi Paesi Europei il cacciatore non ha il permesso di entrare e cacciare nel terreno di di chi non è concorde, solo pochissime eccezioni, vedi Romania, quindi si potrebbe cominciare da li e poi 50, 60 e oltre i morti all'anno sono un nostro vergognoso primato, saluti, Mario

Re: Guerra agli storni per salvare l'olivicoltura pugliese

13/12/2009, 22:24

Ciao Mario, mi dispiace che tu non sei cacciatore, comunque è un nostro sacro diritto entrare nelle proprietà altrui senza il permesso del proprietario e solo in Italia è cosi e cosi per sempre rimarrà e poi i morti sono una decina all anno molti meno degli incedenti stradali o della droga e noi rispettiamo le leggi e paghiamo le tasse sicchè possiamo fare cio ke vogliamo, a presto
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